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Coach: così potrebbero cambiare i quadri azzurri

Abbiamo lasciato l’ultima Coppa domninata da Hirscher e Shiffrin con sorrisi Azzurri al femmimnile, e non poche smorfie maschili. L’attenzione verte al 100 per 100 sui Giovani deputati a raccogliere l’eredità dei nostri numeri 1 non più in tenera età e giustamente un po’ logori, seppur presenti nei posti caldi delle liste Fis. Proprio i Giovani l’anno scorso non hanno lasciato segni particolari sulla neve. Parlando di slalom, Florian Bacher dovrebbe far parte del gruppo A con Moelgg, Gross e Razzoli e con Tonetti jolly tuttofare alle dipendenze di Stefano Costazza. Tommaso Sala, Federico Liberatore, Simon Maurberger, Alex Vinatzer e Hannes Zingerle. dovrebbero essere invece affidati a Giancarlo Bergamelli affiancato da Roberto Saracco che già ha lavorato in A l’anno passato. Per Max Carca che in tempo di Olimpiadi aveva già dichiarato di non volere più in dossare la giacca del direttore tecnico, si prospetta l’ipotesi della Squadra C. Potrebbe sembrare un declassamento, quasi un castigo, ma l’idea è ottima. Max ha l’esperienza necessaria sia per tirare sù a dovere le giovani leve ma anche per l’abilità di scoprire il vero talento che c’è nelle promesse Azzurre. E chi prenderà il suo posto? Andata a farsi benedire l’ipotesi Matteo Guadagnini, che rimarrebbe così alle donne, l’unico nome attualmente caldo è quello di Alexander Prosch, già coach di Coppa Europa e allenatore di CdM in passato. Al suo posto Roberto Lorenzi. Dovrebbe entrare nell’organico femminile Davide Brignone, fratello di Federica che la segue privatamente ormai dal dicembre 2016. Assieme a Ettore Mosca Barberis sarà agli ordini di Gianluca Rulfi per la gestione tecnica Goggia-Brignone, mentre Marta Bassino potrebbe incontrare il suo vecchio allenatore di Comitato Fabrizio Martin, scelto come coach delle gigantiste. Il concetto è quello di creare squadre nella squadra, piccoli gruppi capaci di creare più attenzione e personalizzare meglio i programmi di lavoro. Dal Canada arriverebbero invece Paolo Deflorian (velocità donne). Per quanto riguarda il gigante maschile si attende l’ufficialità dal prossimo Consiglio Fisi di giugno per Alessandro Serra

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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