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Federica Pellegrini sulla neve a Livigno

Il sole bacia i belli si dice, e chi più bello di loro, i Federichi campioni del mondo e orgoglio dello sport azzurro che solo una vocale differenzia nel cognome? Pellegrini e Pellegrino si sono incontrati a Livigno in una giornata che più bella non si poteva e attorno all’anello di fondo aperto nei giorni scorsi è scaturita una promessa: lui si farà dare lezioni in piscina, lei proverà a scivolare sulla neve: “Ma non ora, troppo pericoloso, finché sono in attività preferisco non rischiare”. I piedi sulla neve però Federica li ha messi, per le foto di rito, e l’occasione è stata buona per ricordare le sciate in famiglia di 20 anni fa, a Folgaria. “Mi piaceva, ma da quando ho iniziato a nuotare sul serio non ho più provato, non vorrei mai cadere e farmi male!”.

Fede&Fede, Pellegrini&Pellegrino, sull’anello di fondo a Livigno

Luca Moretti, presidente dell’Apt del Piccolo Tibet, ha promesso che a Capodanno, quando Federica tornerà a Livigno per un altro raduno con la nazionale di nuoto, proverà a portarla in pista, sarà un evento imperdibile! Alla divina del nuoto azzurro abbiamo chiesto cosa ne sa di sci alpino e lei non si è fatta problemi a definirsi ignorante in materia, “Anche se le due sulla copertina di Sciare le conosco di nome, certo, conosco invece di persona Alberto Tomba, chi non lo conosce? Ci siamo incontrati ad una premiazione e visti in altre occasioni ufficiali, ogni tanto ci sentiamo, è una leggenda vivente!”. Per indole, con quella determinazione a non mollare mai e a reagire vincendo anche nei momenti più difficili, Federica può essere paragonata a Lindsey Vonn. Due grandi personaggi anche lontano dalle piscine e dalle piste, anche se Fede non condivide il desiderio dell’americana di competere contro gli uomini. “A che pro? Il divario è troppo evidente fra noi e loro!”. E mentre Chicco Pellegrino si chiede come faccia Federica ad allenarsi guardando sempre delle piastrelle con la testa sott’acqua, lei ammette di preferire mille volte le piscine all’aperto, purtroppo non sempre disponibili per allenarsi.

Giornalisti all’assalto della star del nuoto mondiale

LIVIGNO E IL SOGNO COPPA DEL MONDO DI SCI ALPINO
Qui a Livigno, Pellegrini e compagni hanno a disposizione il centro Aquagranda e il progetto è di allungare la vasca dai 25 metri attuali ai 50 che renderebbero ancora più proficuo l’allenamento in altura. Molti altri sono i progetti in cantiere nella stazione dell’Alta Valtellina che grazie alla tecnica dello “Snow Farming” (la neve viene protetta con teli geotermici e strati di segatura, una procedura che consente la conservazione della neve indipendentemente dalle condizioni meteorologiche) conta di poter presto entrare nel circuito della Coppa del Mondo di sci alpino con gare autunnali. In attesa di coronare il sogno, ci si prepara alla nuova stagione che comincerà il 1 dicembre con l’iniziativa Skipass Free, mentre prima, a novembre, l’anello di fondo verrà allungato e offrirà ad atleti e turisti cinque chilometri di neve sicura. “Arrivare qui stamattina e vedere 15 cannoni che sparavano polvere bianca mi ha quasi commosso” ha detto Pellegrino, che a novembre tornerà a Livigno a rifinire la preparazione prima di volare al Nord per le prime gare della stagione.

Foto di gruppo; Da sinistra, il vice sindaco di Livigno, Remo galli, quindi l’infaticabile Andrea Vidotti, il padrone di casa Luca Moretti e di due Azzurri

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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