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SG Gardena: Ferstl, è una sorpresa?

Quanto piace l’Italia al tedesco Josef Ferstl non si può dire! Nelle sette occasioni in cui il 29enne bavarese è riuscito a classificarsi nei primi 10, finora in carriera, quattro volte è accaduto sulle nostre nevi. Ma questa, quella di oggi, quella della Saslong, quella del superG in Val Gardena, se lo

Josef Ferstl

ricorderà per molto tempo. Suo il miglior tempo ottenuto sull’austriaco Max Franz per un nonnulla: solo 2 centesimi tra i due, e appena 10 su Matthias Mayer, terzo, tallonato a 12/100 dal primo norvegese di giornata, Aleksander Aamodt Kilde. Poi tutti vicini anche gli altri: +0,30  Vincent Kriechmayr, +0,38 il connazionale  Andreas Sander a completare la festa tedesca. Davvero sorprendente la stagione delle squadre germaniche quest’anno.

L’austriaco Max Franz

Un volto completamente cambiato ed esploso all’improvviso. Quando capitano questi fenomeni, la mano dell’allenatore si rivela complice assoluto. Ricordate lo slalomista austriaco Matthias Berthold, anni 80? Sì, proprio lui, quello che conclusa la carriera si mise ad allenare gli aquilotti del suo paese, poi l’addio nel 2014 e il successivo ingresso tra le file tedesche. Restituiamo comunque i meriti a Josef Ferstl (figlio d’arte, il padre Josef ma soprannominato Sepp, vinse due volte Kitzbühel), bravo, quanto fortunato, caratteristica che accompagna quasi sempre i leader. Kjetil Jansrud, il migliore interprete del superG da diversi anni, lo stava battendo. Poi, una situazione davvero insolita: un’indecisione su una delle numerose gobbette e il telo di una porta che gli si presenta davanti alla faccia. Gara finita, conclusa a oltre 3 secondi. Giornata insapore anche per Svindal, a +0,60, che non ha saputo aggredire dove serviva, cioè sul Ciaslat e ad accarezzare la neve sui tratti più filanti.

Christof Innerhofer, visibilmente contrariato al traguardo del superG della Val Gardena

Non abbiamo ancora parlato dei nostri. Beh, non si sono visti, sia per quel breve periodo di nebbia che è entrata nella zona centrale della pista solo quando sono scesi Innerhofer e Paris (poi gara interrotta e ripresa dopo 15 minuti) , un po’ perché hanno sciato senza verve. Non se lo spiegano nemmeno loro e ci sono rimasti davvero male. Ci ha pensato Peter Fill a mettere un piedino nei top ten: ottavo a mezzo secondo dalla vittoria. Ha sciato bene, o comunque molto meglio degli primi superG di stagione. Ha preso 4 decimi al primo intermedio per poi far corsa parallela a Josef. Da Mattia Casse non potevamo attenderci chissà che e in effetti, le troppe indecisioni lo hanno proiettato nel fondo della classifica (+2″27)
Sorprese, pettorale dopo pettorale, non se ne sono verificate, come invece spesso è capitato su questa pista. L’aumento dell’umidità ha compromesso le baldanzose speranze delle seconde fila.

La gara è stata interrotta e conclusa dopo il numero 38, quindi non sono potuti partire  Matteo Marsaglia, Guglielmo Bosca, Emanuele Buzzi ma verrà ritenuta comunque valida anche se non verrà completata. Nella classifica generale di coppa Kristoffersen occupa la prima posizione con 285 punti, lo inseguono Svindal e Hirscher appaiati al secondo posto con 274 punti, Fill è tredicesimo con 155. Sabato 16 dicembre alle ore 12.15 è prevista la discesa maschile.

Classifica finale

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 2 FERSTL Josef

GER

1:35.28
2 7 FRANZ Max

AUT

1:35.30 +0.02
3 4 MAYER Matthias

AUT

1:35.38 +0.10
4 13 KILDE Aleksander Aamodt

NOR

1:35.50 +0.22
5 9 KRIECHMAYR Vincent

AUT

1:35.58 +0.30
6 8 SANDER Andreas

GER

1:35.66 +0.38
7 12 THEAUX Adrien

FRA

1:35.67 +0.39
8 19 FILL Peter

ITA

1:35.80 +0.52
9 5 SVINDAL Aksel Lund

NOR

1:35.88 +0.60
10 1 FEUZ Beat

SUI

1:35.99 +0.71
11 37 KOECK Niklas

AUT

1:36.23 +0.95
12 3 GUAY Erik

CAN

1:36.24 +0.96
13 20 KLINE Bostjan

SLO

1:36.40 +1.12
14 30 COOK Dustin

CAN

1:36.60 +1.32
15 17 REICHELT Hannes

AUT

1:36.66 +1.38
16 22 BAUMANN Romed

AUT

1:36.70 +1.42
17 18 GANONG Travis

USA

1:36.71 +1.43
18 21 BIESEMEYER Thomas

USA

1:36.74 +1.46
19 14 CAVIEZEL Mauro

SUI

1:36.84 +1.56
20 25 DRESSEN Thomas

GER

1:36.86 +1.58
21 11 PARIS Dominik

ITA

1:37.02 +1.74
22 26 GIEZENDANNER Blaise

FRA

1:37.10 +1.82
23 31 WALDER Christian

AUT

1:37.11 +1.83
24 10 INNERHOFER Christof

ITA

1:37.14 +1.86
25 36 ALLEGRE Nils

FRA

1:37.30 +2.02
25 32 ROULIN Gilles

SUI

1:37.30 +2.02
27 16 PINTURAULT Alexis

FRA

1:37.39 +2.11
28 24 WEIBRECHT Andrew

USA

1:37.41 +2.13
29 38 NETELAND Bjoernar

NOR

1:37.53 +2.25
30 23 CATER Martin

SLO

1:37.54 +2.26
31 33 CASSE Mattia

ITA

1:37.55 +2.27
32 27 WEBER Ralph

SUI

1:37.57 +2.29
33 28 TUMLER Thomas

SUI

1:37.88 +2.60
34 35 KRENN Christoph

AUT

1:38.11 +2.83
35 15 JANSRUD Kjetil

NOR

1:38.39 +3.11
36 34 KOSI Klemen

SLO

1:38.53 +3.25
39 CAVIEZEL Gino

SUI

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29 SEJERSTED Adrian Smiseth

NOR

DNF
6 OSBORNE-PARADIS Manuel

CAN

DNF

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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