Attrezzatura

Colmar, il graphene e il vento…

Sono cinque anni che Colmar effettua, presso un laboratorio del politecnico di Milano, importanti test, sfruttando la galleria del vento. E’ proprio grazie alla costanza delle prove che l’azienda monzese può contare su uno storico utile per regalare  Colmar_vento2

importanti informazioni a tutto lo staff produttivo. Naturalmente sotto la lente di ingrandimento ci sono le tute delle prove veloci sulle quali, come già descritto nel report dell’Ispo, c’è l’importante novità del graphene.
Questo materiale ha proprietà eccezionali e non ha caso è valso il Premio Nobel nel 2010 per coloro che l’hanno scoperto, vale a dire ai russi Andre Geim e Kostya Novoselov. Usando un normale nastro adesivo e un blocco di grafite, riuscirono a Colmar_galleria34

dimostrare di poter isolare il materiale più sottile del mondo: uno strato singolo di atomi di carbonio ordinati secondo una struttura a nido d’ape. Il graphene è costosissimo, ma la genialità dei due russi è stata proprio quella di renderla disponibile all’industria, con una sorta di polverizzazione. Pur diminuendo le sue proprietà è comunque garanzia di risultati straordinari. Tanto per citarne alcuni, è forte 200 volte più dell’acciaio. Come conduttore di elettricità funziona meglio del rame ed è poi un eccezionale conduttore di calore. É quasi trasparente, ma è così denso che nemmeno l’elio, il più piccolo gas atomico, può attraversarlo. Colmar ha già iniziato a utilizzarlo e questo giustifica il colore grigio chiaro che caratterizza le tute dei francesi (non è possibile colorare il graphene) viste già alle finali di Saint Moritz. Naturalmente non è possibile disporre dei risultati di queste importanti ricerche, ma riteniamo che l’azienda italiana saprà farne tesoro.
I prototipi sottoposti a un vento che ha raggiunto i 120 km/h sono stati numerosi per trovare la combinazione migliore per costruire le tute della Francia. Nei giorni successivi gli atleti poi sono stati in azienda per adattare il risultato ottenuto alla loro personalissima vestibilità.
Novità assoluta di quest’anno è che anche gli atleti dello ski cross, capitanati dal grande Chapuis, potranno usufruire di questa tecnologia totalmente taylor made. Colmar infatti è l’unica azienda del settore a produrre internamente i capi da gara garantendo precisione millimetrica e una seconda pelle estremamente tecnologica.

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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