Attrezzatura

Le divise Spyder per gli americani di PyeongChang

Spyder è sponsor ufficiale della squadra nazionale di sci americana da ben 29 anni (per chi sta facendo il conto… correva l’anno 1989!) e per l’ottava volta consecutiva fornirà loro le divise da indossare ai giochi olimpici. Le uniformi realizzate riflettono, da un lato, i 40 anni di storia del brand americano e, dall’altro, vogliono omaggiare Tommy Moe, uno dei testimonial Spyder di più lunga data, nonché punto di riferimento per la maggior parte degli atleti di sci alpino statunitensi.  A seguito della medaglia d’oro vinta dal campione nel 1994 a Lillehammer, Spyder lanciò sul mercato la collezione di abbigliamento “Moe”. E proprio da questa linea prendono spunto le divise olimpiche che verranno indossate a febbraio 2018 dalla squadra di sci statunitense. Uniformi altamente performanti e tecniche ma che offrono, al contempo, uno stile classico e intramontabile che rispecchia, così, la storia dell’azienda; una storia lunga 40 anni e otto Olimpiadi.

Julia Mancuso
Jared Goldberg

 

Info: www.spyder.comwww.oberalp.it

Chi è Spyder?
Negli anni ’70 sulle nevi delle più prestigiose località montane del nord America, fanno la loro prima apparizione alcuni maglioni e pantaloni dalla confezione originale e innovativa. Sono capi studiati da David Jacob per i propri figli che partecipano alle prime competizioni di sci alpino al motto di ‘for racing, by racers’. È così che nasce Spyder, uno dei brand di riferimento del Circo Bianco internazionale. Dalla sede di Boulder, in Colorado, il “ragno americano” conquista, stagione dopo stagione, i cuori di sempre più sciatori grazie alla tecnicità dei propri capi e per quel design tipicamente made in USA. Oggi Spyder è il brand esclusivo scelto dai migliori atleti al mondo a partire dalla nazionale di sci a stelle e strisce, della quale è sponsor dal 1989, con membri di spicco come Julia Mancuso e Steven Nyman.

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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