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4MATIC: la trazione integrale di Mercedes-Benz

La trazione integrale Mercedes-Benz nasce nel 1979 con Classe G, rendendo il fuoristrada più famoso della Stella capace di arrivare ovunque le leggi fisiche lo permettano. Successivamente, nel 1987, il 4MATIC debutta sulle autovetture come elemento di sicurezza attiva, incrementando l’aderenza su qualsiasi fondo stradale, asciutto, bagnato, fangoso, innevato che sia, beneficiando dell’integrazione con l’ABS e il blocco elettronico del differenziale. Ma è nel 1997, con l’integrazione dell’ESP, che il 4MATIC segna un pietra miliare: grazie all’azione selettiva dei freni, capaci di frenare singolarmente le ruote che slittano, i blocchi dei differenziali vengono emulati e il controllo della trazione diventa istantaneo.

Come funziona

Lo schema è quello più efficace ai fini di trazione e controllo, declinato a seconda dell’uso prettamente stradale delle vetture, o più specialistico come i SUV, fino ad arrivare al fuoristrada estremo della Classe G

Lo schema:

  • tre differenziali, di cui quello centrale integrato con il cambio automatico.
    Grazie a questo schema, le prestazioni della trazione rimangono inalterate nel tempo, perché non ci sono frizioni ma ingranaggi a trasmettere la coppia.
    Nel caso di Classe A, Classe B, CLA, GLA per aumentare la compattezza la ripartizione della coppia tra i due assali è ottenuta tramite un giunto viscoso.
  • uso del sistema 4ETS per emulare il blocco dei differenziali con l’azione dei freni sulle singole ruote, permettendo di trasferire la coppia sulle ruote in presa.
    Grazie a questo sistema, la gestione è istantanea e dolce, perché non affidandosi a blocchi meccanici non sono possibili bruschi trasferimenti di coppia che possano sorprendere il conducente.

Come agisce:

  • Part-time (sui modelli Classe A, Classe B, CLA, GLA): variante studiata per un uso prevalentemente su strada ed autostrada. In condizioni normali di aderenza l’auto si comporta normalmente, la trazione integrale si attiva solo se le ruote davanti tendono a slittare, trasmettendo in questo caso, la trazione ad entrambi gli assi. Anche qui i freni bloccano i differenziali indirizzando la coppia motrice alle ruote che hanno più trazione.
  • Full-time (Trazione integrale permanente su tutti i SUV, sulle C, E, CLS ed S): Tre veri differenziali gestiscono la forza di queste auto. Il segreto e la grande innovazione è stato usare i freni in modo selettivo per bloccare i differenziali indirizzando la coppia motrice alle ruote che hanno più trazione. Anche se una sola ruota ha grip riuscite a muovervi. In modo semplice, facile e intuitivo.

Ripartizione della coppia:

  • ottimizzata a seconda della gamma, per rendere indistinguibile la dinamica di marcia rispetto alle versioni a due ruote motrici in condizioni normali. Per esempio su Classe C la ripartizione è 45:55 tra i due assi per privilegiare il comportamento di base da trazione posteriore.

Peso:

  • contenuto, grazie al sistema 4ETS e alla integrazione del differenziale centrale nella scatola del cambio automatico, con conseguente ottimizzazione dei consumi

Classe G:

Caso a parte, il modello da cui tutto ha avuto origine.

In questo caso il 4MATIC ha una connotazione specialistica da off road estremo, coerentemente con l’origine militare del modello.

Alla gestione elettronica, si aggiungono le marce ridotte e la possibilità di bloccare manualmente ognuno dei tre differenziali al 100%; in questo modo Classe G può procedere anche con una sola ruota in presa su quattro.

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...

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