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L’Eurotest

Come noto, fin dall’anno 2000, l’Italia, per volere del Collegio Nazionale Maestri di sci, aderisce al sistema EUROTEST, inizialmente quale strumento utilizzato come prova di ammissione in ingresso ai corsi di formazione professionale rivolti ai Maestri di sci, poi successivamente con l’introduzione del cosiddetto M.o.U (Memorandum of Understanding), ponendo il superamento di detta prova quale parte integrante del diploma di grado più elevato di qualifica professionale.
Occorre anzitutto porre in luce il quadro normativo in essere. Il M.o.U. ha istituito un progetto pilota per il rilascio delle tessere professionali destinate ai maestri di sci professionisti, nell’ambito della Direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali. In questo contesto l’art 3 del Memorandum specifica che il livello di formazione richiesto per il rilascio della tessera professionale è determinato in base:
1. Al superamento della prova Eurotest, intesa – come detto – quale parte integrante del diploma di grado più elevato di qualifica;
2. Al conseguimento delle competenze in materia di sicurezza, conformi alle esigenze determinate nella formazione cosiddetta Eurosecurité le quali, anch’esse, determinano il conseguimento del diploma di grado più elevato (allegato II del Memorandum);
Si aggiunga che l’ultimo comma dell’art. 3 del Memorandum chiarisce che i firmatari rilasceranno la tessera professionale, solo nel caso in cui il professionista abbia conseguito il livello di massimo grado, il quale per essere tale deve essere corredato di attestazione Eurotest e Eurosecurité.

LA PROVA CRONOMETRATA
Iniziamo con il definire tecnicamente l’Eurotest: questa è una prova tecnica volta a convalidare un’idoneità tecnica del candidato, la quale consiste in uno slalom gigante a tempo, organizzato in funzione delle norme tecniche sancite dalla Federazione Internazionale dello Sci (F.I.S.) e adattate in considerazione degli obiettivi e delle finalità perseguite da questo esame.
Nel particolare la prova si svolge in due manche, i candidati ammessi nel corso della prima manche non possono partecipare alla seconda, ovvero i candidati che non superano la prima possono partecipare alla seconda prova, in questo caso l’ordine di partenza è allora invertito rispetto alla prima. Detta prova è da ritenersi superata se il candidato effettua l’intero tracciato, senza salto di porte, con tempo uguale o inferiore al tempo base, addizionato del 18% (diciotto) se di sesso maschile ovvero del 24% (ventiquattro) se di sesso femminile.

TEMPO DI AMMISSIONE
Diamo conto ora del sistema numerico utilizzato al fine di determinare il «Tempo di ammissione» (tecnicamente detto: TA-M tempo ammissione maschile ovvero TA-F tempo di ammissione femminile). Anzitutto occorre determinare il «Tempo base» (T.B.), ovvero il rilevamento sul quale procedere alle addizioni percentuali di cui si è dato atto in precedenza. Questo genera dall’assunzione dei tempi cronometrici fatti registrare dagli apripista (almeno tre alla partenza con almeno due all’arrivo) e avviene più precisamente in funzione del seguente modello:
1. Si rilevano i due migliori tempi compensati fatti registrare dagli apripista (rilevazione cronometrica dell’apripista moltiplicata per il suo coefficiente correttore nominale, anche detto «parametro» di cui si darà successivamente rilievo) che hanno effettuato il percorso prima della partenza del primo candidato, procedendo a ponderare una media dei due tempi;
2. Si rilevano i due migliori tempi compensati (determinato con la stessa modalità precedentemente riportata) che hanno effettuato il percorso dopo la partenza dell’ultimo candidato della manche e si procede a ponderare una media dei due tempi;
3. Il tempo di riferimento (T.B. – tempo base) è la media risultante dalle due medie di cui sopra, ovvero il valore mediano tra i due migliori tempi compensati in fase di apertura e di chiusura;
4. La determinazione del tempo di ammissione maschile oppure femminile avviene addizionando al T.B. il diciotto per cento (18%) per gli uomini ovvero il ventiquattro per cento (24%) per le donne.
Ne consegue che i candidati che registreranno un tempo uguale o inferiore al tempo massimo di ammissione, in funzione del sesso, saranno considerati idonei alla prova.

GLI APRIPISTA
Abbiamo parlato del cosiddetto parametro, ma vediamo di argomentare meglio dando conto delle sue peculiarità.
Gli apripista sono sottoposti annualmente ad una valutazione collettiva, organizzata congiuntamente dai diversi Paesi aderenti al sistema M.o.U. che organizzano prove di Eurotest sul loro territorio. Ciascun apripista ottiene (sulla scorta di un sistema di computo che prende a riferimento le discese di alcuni apripista indicati quali «referenti» dai singoli Stati/Associazioni) un coefficiente di correzione nominale, utilizzato per la rettifica del rilevamento cronometrico al fine del calcolo del Tempo base.

IL CALIBRATION TEST
In Italia, per decisione congiunta della F.I.S.I. e del Col.Naz., possono essere impiegati in qualità di apripista solo Istruttori Nazionali FISI di sci Alpino, i quali si sottopongono annualmente al «tallonaggio». L’ultimo «Calibration Test» si è svolto in Germania a Oberjoch il 18 gennaio 2017, in questa occasione hanno conseguito il parametro 13 istruttori i quali, successivamente, hanno prestato brillantemente e autorevolmente il proprio servizio nel corso delle prove svolte in Italia e non solo (Romania e Slovenia) nel corso della stagione 2016/2017.
Per questa stagione la revisione dei parametri è fissata nella località Francese dell’Alpe d’Huez dall’8 all’11 gennaio 2018. Il Team Italia consterà di 12 Istruttori, che sapranno certamente distinguersi per efficacia e ripetibilità della prestazione fornita in sede di Test. Seguono i 12 nominativi: Paolo BORIO – Davide CECCARELLI – Edoardo CERISE – Benedetta CUMANI – Fabio GUIDORENI – Matteo MAGNANI – Giordano MAGRI – Eugenio MARSAGLIA – Massimiliano NOVENA – Luca TIEZZA – Alfonso TRILLI – Thomas VOTTERO.
Occorre dare risalto che l’allegato I del M.o.U. ha sancito un sistema di riconoscimento dell’Eurotest in regime di esenzione, per motivi di classificazione FIS., di fatto, tenendo conto dell’esperienza professionale dei candidati, risultano dispensati dalla prova (acquisendo la certificazione di diritto) i candidati aventi cento punti (100 pt) FIS acquisiti in una delle discipline tecniche (slalom oppure gigante) nel corso degli ultimi cinque anni per gli uomini, oppure con un punteggio di ottantacinque (85 pt) punti FIS, con pari requisito temporale di rilevamento, per le donne. L’attestazione di classifica dei punteggio FIS, è rilasciato dalla Federazione dello Stato del richiedente.

LE PROSSIME PROVE
Ma veniamo al modello organizzativo utilizzato in Italia: di norma il Collegio Nazionale pubblica nel mese di settembre di ogni anno il calendario delle prove per la stagione invernale entrante. Detto elenco quest’anno (2017/2018), consta di cinque prove, ognuna composta di due giornate oltre ad una prova di recupero della stagione precedente (svolta a Carezza (BZ) il 4 e 5 dicembre 2017) e più precisamente come segue:
I prova 2017/2018 – Sestola (MO) 30 e 31 gennaio 2018;
II prova 2017/2018 – Sestriere oppure Sansicario (TO) – 6 e 7 febbraio 2018;
III prova 2017/2018 – Alleghe (BL) – 20 e 21 febbraio 2018;
IV prova 2017/2018 – Ponte di Legno – Temù (BS) – 27 febbraio 2018;
V prova 2017/2018 – Passo Furcia (BZ) – 20 e 21 marzo 2018 (data da confermare).
Successivamente alla pubblicazione ogni sessione viene ufficialmente istituita attraverso la pubblicazione, sul sito del Col.Naz. (www.collegionazionalemaestridisci.net) e sul portale del/i Collegi locali co-organizzatori della prova, del «Documento istitutivo». Questo, contiene le informazioni di dettaglio circa lo svolgimento della prova in oggetto, quali a titolo di esempio: luogo e data di svolgimento, termine ultimo per le iscrizioni, posti disponibili, formulario di iscrizione.

ISCRIZIONE E PARTECIPAZIONE
Ad ogni giornata di prove sono ammissibili un massimo di cento iscrizioni, dopodichè, raggiunto il contingente, eventuali ulteriori candidati sosterranno la prova nella seconda giornata e fino a concorrenza del numero massimo di registrazioni, duecento se previste due sessioni. Possono partecipare alle prove i candidati provenienti da cicli formativi organizzati in Italia attraverso i Collegi territoriali, oppure i candidati provenienti da formazione non Italiane aderenti al sistema M.o.U. oltre ai formandi della Repubblica di San Marino, in forza degli accordi tra la Federazione di San Marino, la F.I.S.I. e il Col.Naz. Le iscrizioni devono pervenire attraverso il proprio Collegio/Associazione/Stato estero di provenienza, pertanto sono escluse richieste personali.

L’ATTESTATO
Concluse le prove e validati i risultati ad opera della Commissione d’esame, il Col.Naz. provvederà all’emissione dell’attestazione, la quale avviene su di uno specifico modello Europeo. Si precisa che l’unico organo autorizzato all’emissione delle attestazioni Eurotest in Italia è il Collegio Nazionale dei Maestri di sci.

CONSIDERAZIONI FINALI
Da più parti si diffondono illazioni sulla difficoltà di questa prova che, in veste di Presidente dei Maestri di sci Italiani, mi sento di poter smentire in radice, non solo quale sostenitore del sistema Europeo, ma soprattutto confortato dai dati statistici, che annualmente il Col.Naz. rileva sulla totalità degli esiti conseguiti.
In particolare mi riferisco alle risultanze dei giovani che frequentano annualmente i corsi di formazione per aspirante maestro di sci, organizzati dai Collegi territoriali. Basti pensare che l’ultimo dato disponibile, riferito alla stagione 2016/2017, riporta una percentuale di ammissione prossima al 95% (per la precisione il 93,53%). Detta percentuale prende in considerazione la totalità degli iscritti ad un corso di formazione svolto in Italia ad opera di un Collegio Regionale/Provinciale, che hanno sostenuto la prova nel corso della stagione in premessa. Ma vi è di più, considerando la totalità degli iscritti ad una delle formazioni (417 nel corso della stagione 2016/2017) ben 154 hanno potuto godere dell’esenzione, questo a rappresentare – una volta di più – la tecnica dello sci Italiano e il lavoro autorevole e impareggiabile svolto nel settore giovanile che, come noto, genera dai vivai delle Scuole di sci e dalla passione con la quale ogni singolo Maestro opera fin dalle prime ore di insegnamento, svolte nel «campo Scuola».
La tecnica Italiana è unanimemente riconosciuta quale la migliore al mondo e i Maestri di sci sono l’unico e naturale elemento di trasmissione di questa storia, alle nuove (e non solo) generazioni di sciatori, che popolano le Nostre meravigliose montagne.
Il Collegio Nazionale si adopera da anni affinchè attraverso la garanzia di un alto livello tecnico dei maestri di sci Italiani, con l’utilizzo delle nuove metodologie didattiche, possa essere garantito l’insegnamento dello sci ad opera di professionisti altamente qualificati e la fruizione delle piste di sci, ed è ciò che più importa, con la sicurezza che solo un professionista della neve è in grado di garantire.
Come Presidente dei maestri di sci, Vi invito a rivolgerVi ad uno dei 15.000 Maestri Italiani, che saprà trasmettervi le tecnica dello sci Italiano e la passione per questo sport e, perché no, farVi apprezzare l’ambiente che vi circonda, in totale sicurezza.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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