Tecnica

Sciare Campus: l’equilibrio scorre sul filo

Nelle prime sciate di inizio stagione, dopo la pausa estiva, si è sempre alla ricerca del proprio equilibrio sciistico e delle corrette sensazioni: per far questo è necessario partire dai fondamentali. La nostra passione per la neve ci porta ad affrontare in un’intera stagione più tipologie di piste possibili e di conseguenza anche tipi di nevi differenti. è il nostro gioco, il nostro divertimento.

In questa immagine, analizziamo la direzione dei movimenti del busto e di conseguenza di spalle e braccia, in riferimento alla direzione degli sci. Si può notare come la direzione del busto (freccia verde), rispetto alla linea di massima pendenza, si muova sempre meno rispetto alla direzione degli sci (freccia gialla). Gli sci effettuano l’arco di curva che lo sciatore vuole far fare loro e il busto deve equilibrare e anticipare la nuova traiettoria di curva. Si può notare infatti come, superata la massima pendenza, mentre gli sci continuano a curvare per chiudere la traiettoria di curva e controllare così anche la velocità, Il busto rallenti la propria azione rotatoria rispetto a quella degli sci. In questo modo, sul finire della curva, 
il busto, si trova già nella direzione della Nuova massima Pendenza, anticipando dal punto di vista motorio i movimenti e le direzioni

 

Gli atleti professionisti non sono da meno: anche loro, quando ricominciano ad allenarsi, partono dai fondamentali. È l’unico modo per riuscire a migliorare le performances aggiungendo un plus al proprio stato. L’obiettivo è sempre quello di innalzare il rispettivo livello tecnico e trovare il massimo feeling e gli automatismi corretti con i movimenti. Busto spalle e braccia, che Sciare Campus spesso inserisce come materia didattica durante i corsi, possiamo definirli come il nostro equilibratore del corpo durante l’azione in pista. Le braccia ci aiutano anche nel ritmo in una fase evoluta di sciata.

L’ERRORE                                                                                                                                                                                                                    In questa immagine, giorgio Rocca simula l’errore della figura numero 3. E’ molto evidente come le spalle siano inclinate verso l’interno della curva, in senso opposto rispetto alla linea del pendio. Lo sci esterno non ha carico e si allontana dallo sciatore.
Nel gergo quotidiano, si può dire, che abbia perso l’esterno.

 

Per questo motivo reputo opportuno a inizio stagione iniziare ad analizzare proprio queste parti del corpo, nello spazio, nei tempismi esecutivi e nelle direzioni. Nei servizi pubblicati lo scorso anno abbiamo iniziato ad analizzare questi segmenti corporei, ora è il momento di approfondire l’argomento sviscerando i segmenti corporei nella dinamicità della sciata. Se osserviamo un bravo sciatore, sembra che sia molto fermo e statico con la parte alta del corpo. Se però osserviamo attentamente, Busto Spalle e Braccia si muovono in armonia con l’attraversamento del pendio. Il parallelismo delle spalle è continuo e questo comporta movimenti armonici e costanti. I movimenti bruschi e repentini sono causa di picchi di carico e scarico anche della tenuta del vincolo dello sci. Armonia dei movimenti, è ciò che reputo molto importante.

LA GIUSTA POSIZIONE
In questa immagine, l’Istruttrice nazionale Benedetta Cumani asseconda molto bene il pendio con le spalle, dirigendo il carico verso lo sci esterno. Si può notare, come proprio lo sci esterno sollevi la neve, indice di carico e conduzione.

 

L’anticipazione motoria è altrettanto importante, soprattutto quando si parla di uno sport di velocità. Mi preme sottolineare questi due concetti, perché tutti i movimenti e le direzioni di essi, devono essere collegati in armonia. Non è possibile pensare prima a un aspetto e poi a un altro.

 

Bisogna acquisire la capacità e l’automatizzazione dei gesti in modo riuscire a far le cose assieme. Abbiamo detto che l’asse delle spalle si muove parallelo al pendio. Allo stesso tempo il busto, mentre le spalle si muovono in senso laterale, si muove in senso rotatorio, per compensare le forze e inerzie rotazionali che si generano, e anticipano motoriamente l’inizio della nuova curva. Lo sci è fatto di curve, per interrompere un moto curvilineo e iniziare il moto curvilineo successivo, oltre che pensarlo, dobbiamo anticiparlo dal punto di vista fisico. Anticipo motorio significa che dobbiamo preparare ciò che avverrà.

SULLA MASSIMA PENDENZA
La direzione del Busto e degli sci sulla Massima Pendenza è la medesima. La velocità e il vincolo permettono allo sciatore di inclinarsi con gli arti inferiori. è altrettanto evidente come dal bacino alle spalle, l’inclinazione diminuisca, formando una figura a «banana». L’Asse delle spAlle è parallelo al pendio. Solo nella prima fase di curva, e cioè dal cambio degli spigoli fino alla massima pendenza, è «concessa» un’inclinazione maggiore del busto rispetto al pendio, proprio per favorire la presa di spigolo (IN AZIONE, MAURILIO ALESSI)

 

Questo è uno dei motivi per il quale il busto, nella seconda parte di curva, rallenta l’azione rotatoria rispetto agli sci. Sulla massima pendenza gli sci e il busto hanno la stessa direzione. Nella seconda parte di curva il busto controlla l’inerzia rotazionale. Se questo non accadesse, e il busto continuasse a seguire la direzione degli sci, non ci sarebbe la fine della curva e si farebbe un cerchio. Solitamente si parla di busto verso valle. Il motivo è proprio questo. Possiamo anche dire che, superata la massima pendenza, mentre gli sci chiudono la curva, il busto inizia a dirigersi (come direzione) verso la massima pendenza successiva. Questo permette, al momento di effettuare il cambio degli spigoli, di essere pronti con gli equilibri e direzioni della nuova curva. Anche le braccia in tutto questo discorso sono importantissime. Oltre a essere il punto più esterno e largo della parte alta del corpo, sono «flessibili» e come tali, danno armonia ai movimenti.
Lo sci è un sport di equilibrio, non dimentichiamolo! Avete presente quei fenomeni che sanno camminare sul filo? Per mantenere l’equilibrio, quando sono in difficoltà, si aiutano allargando le braccia e dirigendo i movimenti in senso contrario alla perdita di equilibrio. Possiamo semplificare dicendo: gli arti inferiori si inclinano verso l’interno e busto-spalle-braccia si dirigono verso l’estero per far sì che il carico si diriga verso lo sci esterno.

PRESA DI SPIGOLO
Nell disegno si può notare come l’asse delle spalle rispetto al pendio, incida sulla tenuta degli sci sulla neve e ne modifichi anche l’angolo di incidenza
Figura 1: lo sciatore è in una posizione ideale perché gli sci abbiano una buona tenuta a medie-basse velocità
Figura 2: Il centro di massa, indicato con il cerchio rosso, dirige il carico verso lo sci esterno, ottimizzando carico e tenuta. PIù è alyta la velocità maggiori sono le forze da contrastare. Si può notare come IL busto debba riuscire a essere parallelo al pendio. In questo modo, il carico si indirizza sempre verso lo sci esterno, ottimizzando la tenuta anche ad alte velocità
Figura n.3: si nota subito CHE le spalle non sono parallele al pendio. In questo modo, l’angolo di incidenza degli sci diminuisce e di conseguenza, la lamina non incide sulla neve, scivolando verso valle

IL PROSSIMO SCIARE CAMPUS A ST. MORITZ DAL 26 AL 29 NOVEMBRE
Ormai è diventata un classico di Sciare Campus: dal 23 al 26 novembre, il secondo corso della stagione, dopo quello di apertura disputato a Hintertux, si terrà a Saint Moritz e, neve permettendo, si scierà sul Diavolezza, sul Corviglia e sul Corvatsch, quindi, ogni giorno una location diversa. La base logistica rimane invece sempre lo splendido hotel Belvedere di Silvaplana. Il corpo docenti sarà disponibile in base al numero dei partecipanti, considerando che ogni gruppo è composto al massimo da sei allievi. Quindi, a disposizione ci saranno Massimiliano Blardone, Davide Simoncelli, Giorgio Rocca, Fabio De Crignis, Gianluca Grigoletto, Alberto Schieppati, Mirko Deflorian, Simone Arfino,Barbara Milani, Luca Bertagnolli, Stefano Bosio, Maurilio Alessi, Chiara Carratù, Francesca Di Padova e Andrea Caruso. Si può scegliere tra corso Top, dedicato a chi desidera perfezionare stile e tecnica ed è in possesso di una discreta tecnica (sciata in conduzione) o corso Light introdotto per chi comunque scia almeno col parallelismo e ha come obiettivo quello di affrontare tutte le piste in sicurezza.

L’hotel bellavista di Surlej – Silvaplana

Il prezzo è di 790 Euro/quota che comprende tre giorni di mezza pensione presso l’hotel Bellavista **** (www.bellavista.ch) , tre giorni di skipass, 5 ore di lezioni sulla neve al giorno e momenti di teoria in aula con videoanalisi. Sciare Campus, nonostante la presenza di questi campioni, non è però soltanto tecnica. Grande parte è infatti dedicata sia al relax che al massimo divertimento. Anche in questo caso curiamo molto lo stile.
Informazioni e prenotazioni su www.sciarecampus.it (mail:info@sciaremag.it)

COME PRENOTARE
Attenzione, per iscriversi ai corsi è stato introdotto un unico sistema di prenotazione on line
Si va sul nuovo sito www.sciarecampus.it che offre anche ogni tipo di informazione sulla filosofia ideata dai docenti di Sciare Campus. Alla voce «Booking & Info» si sceglie il corso cui si vuole partecipare e si compilano i vari campi. Prima cosa si seleziona l’hotel dove si desidera pernottare. In alcuni casi, infatti, c’è più di una soluzione. Quindi si precisa se si è Top, light o accompagnatore, la tipologia di camera ed eventualmente la/le persona/e con la/e quali si desidera dividere la camera. Tutto qui! L’ultimo passaggio riguarda il pagamento dell’anticipo che può essere effettuato o via bonifico bancario o con carta di credito. Il costo del corso è di 790 Euro.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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