Turismo

La cabinovia Symphony di Stubai

Non più un «semplice» impianto di risalita, ma una vera e propria struttura multifunzionale a servizio della giornata dello sciatore e del fruitore della montagna combinata con una delle cabinovie più performanti e comode d’Europa.
La nuova 3S Eisgratbahn, realizzata a Stubai in collaborazione con LEITNER ropeways, diventa un termine di paragone sia per prestazioni, qualità e comfort offerto dall’impianto in quanto tale, sia per funzionalità e piacevolezza degli spazi e delle strutture proposte dalle 3 stazioni poste alla base, al livello intermedio e a monte. Tutto inserito in un involucro in cui è stato particolarmente curato l’aspetto architettonico, al fine di permettere una piacevole integrazione con la montagna e gli edifici già esistenti.

Il nostro inviato (Architetto) Andrea Bagnoli verso la stazione di partenza della Symphony

Ci hanno fatto da guida Andreas Kleinlercher, Direttore della funivia e Erwin Santer, montatore responsabile di LEITNER ropeways.
Iniziamo con qualche dato: è l’impianto trifune (due portanti e una traente) più lungo mai realizzato nell’arco alpino. è composto da due sezioni distinte collegate tra loro e consentono al viaggiatore di raggiungere dalla stazione posta a valle (a 1697 metri), in soli 12 minuti, la stazione di monte (a quota 2900 metri), passando attraverso la stazione intermedia (a quota 2300 metri). Un percorso lungo circa 4,7 km, servito da 48 cabine ultramoderne, disegnate da Pininfarina, una portata di 3000 persone/ora a una velocità di circa 25 km/h con la possibilità di viaggiare con venti oltre i 100 km/h. Il costo dell’opera? Complessivamente 64 milioni di euro interamente finanziati dalla società degli impianti. Ancora due cifre: un anno e mezzo per la costruzione e piloni sino a 50 metri di altezza (equivalenti a un edificio di 16 piani).
Numeri impressionanti, che raccontano tante cose ma non tutto. è la sensazione di comodità e di facilità di fruizione di ogni spazio cha fa di questo impianto un esempio da prendere a riferimento. Ogni punto è accessibile per chiunque in modo piacevole. La stazione di valle è stata posizionata circa 600 metri più in basso rispetto alla preesistente, così si trova proprio nel mezzo dell’ampio parcheggio (più di 1800 posti auto) già realizzato tempo fa.

L’impianto gode di un’ampia area di parcheggio per le auto

Questa scelta ha garantito un accesso diretto ottimale, un grande risparmio in termini di inquinamento e di tempo, in quanto non è più necessario utilizzare il bus navetta per raggiungere l’impianto dal parcheggio. Da considerare che non è stato necessario abbattere nessun albero. Anzi, a titolo di ulteriore compensazione ambientale, è stata ampliata di 45 ettari l’area protetta del Ghiacciaio dello Stubai.
La scelta è stata quella di dotare le stazioni ai tre livelli di molti servizi: ristoranti, bar, negozi, spazi di sosta e panoramici in cui non è stato necessario realizzare percorsi ad hoc accessibili ai disabili in quanto già di base sono fruibili da chiunque. Facilità di trasferimento. è questa la parola d’ordine del funzionamento della stazione intermedia di Fernau. Questa piattaforma centrale diventa il nodo tra la nuova linea e la cabinovia Gamsgarten che rimane operativa, il tutto naturalmente con percorsi a livello o serviti da scale mobili ed ascensori. Da questo punto parte una nuova e spettacolare pista lunga quasi 4 km che permette di scendere a valle. Questa stazione è anche il cuore operativo dell’impianto, ci sono i motori di servizio e quelli di emergenza (in grado di alimentare da soli tutta la valle in caso di necessità), le cabine di controllo, i depositi per le telecabine, i locali tecnici e le officine per le manutenzioni.

La Symphony è stata costruita l’anno scorso. Ecco una fase della sua costruzione della stazione intermedia

Completamente rinnovata la stazione di monte. Anche qui la «regola» è facilità di movimento. Ampi spazi, servizi, bar, ristoranti, un vasto e fornitissimo negozio di sport, terrazze panoramiche mozzafiato, il tutto inserito in un fabbricato dalla linea pulita in cui coesistono cemento armato a vista, ampie vetrate e rivestimenti metallici di colore chiaro per meglio armonizzarsi con il colore della neve e del ghiaccio che sono sempre presenti a questa quota. In questa stazione sono alloggiati anche i motori per il funzionamento del tratto superiore. Il loro posizionamento garantisce una resa migliore e richiede minore potenza complessiva.

C’è voluto solo un anno e mezzo per costruire la cabinovia Eisgratbahn dotata di piloni alti fino a 50 metri! 64 milioni il costo totale per un impianto lungo 4,7 km con una portata oraria di 3.000 persone/ora.

La scelta architettonica, compiuta dallo Studio di progettazione «Ao-architekten», è stata quella di realizzare edifici con forme e materiali semplici in grado di dare forza e definire forme e volumi chiari e ben delineati. Materiali elementari: cemento armato, legno, ferro e vetro che generano edifici moderni e funzionali e nel contempo ben integrati nel contesto, seppur i fabbricati siano di grandi dimensioni.
Un cenno a parte meritano le cabine «Symphony»- in totale 48 – disegnate dalla Pininfarina, dotate di 8 posti in piedi e 24 posti a sedere con poltroncine in vera pelle, vetri panoramici, wi-fi gratis e un sistema di ammortizzatori pneumatici per stabilizzarle. Un vero salotto sospeso.
Un altro dato per stupire, il nuovo sistema di azionamento LEITNER DirectDrive garantisce maggiore economia di esercizio, facilità di manutenzione, un avanzamento più «dolce» e silenzioso mentre il sistema 3S garantisce una grande stabilità anche in caso di vento, infatti l’impianto è in grado di funzionare con venti sino a 130-140 km/h che possono arrivare sino a 180 km/h se la loro direzione è frontale rispetto alle cabine. Questo sistema ha permesso, da quando è in funzione l’impianto, di avere solo 7 giornate di fermo per vento. Altro grande vantaggio è la grande riduzione di energia necessaria per azionarlo. Ciò si traduce in risparmi di costi e riduzione di inquinamento. è questo un altro un aspetto cui è stata prestata grande attenzione. Tutta l’energia impiegata per il funzionamento proviene da fonti rinnovabili e molti materiali derivanti dallo smantellamento della vecchia linea sono stati riciclati, comprese le vecchie cabine che sono state vendute come souvenir a ospiti affezionati e fan in tutta Europa. Si tratta certamente di un altro intervento che si colloca nel solco di quella nuova generazione di impianti in cui il «focus» diventa il «progetto di insieme», non più solo la necessità di trovare un modo semplice per assolvere alle mere funzioni tecniche previste offrendo un risultato d’eccellenza. è anche una grande risorsa per la valle, perché alcune centinaia di persone sono impiegate a vario titolo nel funzionamento della azienda che effettua ogni servizio e ogni lavorazione con personale dipendente.

Le 48 cabine viaggiano a una velocità di 25 km/h e l’impianto può funzionare anche con venti che soffiano  a 100 km/h!
Le cabine Symphony in ingresso alla stazione intermedia

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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