Turismo

Tre Cime: la terribile pista Holzriese

Il comprensorio Tre Cime Dolomiti propone di vivere l’adrenalina delle piste da dietro le quinte. Conosciuta come la pista più ripida delle Alpi, la «Holzriese» rappresenta una vera sfida, non solo per gli sciatori, ma anche per il personale degli impianti che ogni giorno devono prepararla in modo perfetto. Cosa davvero significhi Free Fall Ride, lo potranno scoprire solo i più coraggiosi, accompagnando l´autista del gatto delle nevi durante il turno serale, direttamente in cabina.

Il giro sul gatto per battere la pista più ripida d´Italia, con una pendenza del 72%, vi farà rabbrividire tanto quanto scendere sulla propria tavola. Con questa pendenza perfino un gatto delle nevi deve avere dei ramponi sui cingoli e affidarsi a una fune d´acciaio mentre percorre la zona rossa. Un´esperienza indimenticabile per tutti coloro che credono nella collaborazione tra uomini e macchine soprattutto se si tratta di caduta libera.

IL COMPRENSORIO TRE CIME
Chi non sogna di muoversi con gli sci ai piedi e immergersi tra le vette alpine? Sotto le Tre Cime di Lavaredo offrono una natura e un ambiente montuoso incomparabile con gli imponenti picchi che si fondono con la semplicità degli abitanti delle località alpine di Sesto, San Candido, Dobbiaco, Villabassa e Braies. Il comprensorio sciistico annovera 93 chilometri di piste e 32 impianti di risalita offrendo piste preparate alla perfezione. Il Grande Giro delle Cime, la favolosa esperienza sciistica tra Alto Adige e Comelico, è un modo perfetto per andare alla scoperta del territorio tra Alto Adige e Veneto. Durante questa escursione che dura un giorno intero gli appassionati attraversano tre valli con un dislivello totale di 5600 metri. Si può partire dal Punka di Versciaco, la nuova stazione ferroviaria, scegliendo due differenti opzioni. La prima, più breve, termina alla Croda Rossa, mentre la seconda, il Grande Giro delle Cime, porta sino alla ski area Val Comelico. Sciare alle Tre Cime però non vuol dire solamente macinare chilometri su chilometri di piste. Se non avete voglia di alzarvi all’alba o di sciare tutto il giorno potete partire con comodo scegliendo una sciata sulle ampie piste del Monte Baranci a San Candido, senza dimenticare una pausa gourmet nelle rustiche stube dei rifugi invernali. Oppure se siete tifosi del «breve ma intenso» mettetevi alla prova sulla Holzriese, la discesa più ripida d’Italia con il 72% di pendenza, 304 metri di dislivello in 720 di lunghezza. Un’altra pista che ha segnato la storia si trova a Passo Monte Croce, al confine tra due culture, quella cadorina e quella altoatesina. È il luogo dove il pluri premiato campione del mondo di sci alpino, Marc Girardelli, si allenava. Da allora i larghi pendii ai piedi della Cima Nove/Popera portano il suo nome.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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