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Da Åre a Cortina…

il passaggio del testimone è avvenuto: per Cortina l’avventura mondiale parte dalla Svezia. Nel corso della cerimonia di chiusura della 45ª edizione dei Campionati del mondo di sci alpino che si sono svolti ad Åre, infatti, c’è stato oggi il simbolico passaggio della bandiera della Federazione Internazionale dello Sci dalle mani degli organizzatori svedesi ad Alessandro Benetton, capodelegazione azzurro e Presidente della Fondazione Cortina 2021, comitato organizzatore della rassegna iridata in programma fra 2 anni in Italia, a Cortina d’Ampezzo, dall’8 al 21 febbraio 2021.

Fis Alpine Ski World Championships 2019. Closing Ceremony , Road to Cortina 2021
Are (SWE), 17 Febbraio 2019.
Photo: Gio Auletta / Pentaphoto

Un atto formale che segna l’avvio ufficiale del percorso organizzativo che porterà Cortina ad ospitare il più importante evento sportivo dei prossimi anni nel nostro Paese con oltre oltre 600 atleti da 70 nazioni, pronti ad aggiudicarsi i 13 titoli mondiali in palio.

 

Nel ricevere la bandiera, Alessandro Benetton ha voluto così salutare il Comitato organizzatore di Åre 2019 e gli atleti: “È per me un onore essere qui oggi a ricevere il testimone dell’organizzazione dei prossimi FIS Alpine World Ski Championships. Abbiamo ancora tutti negli occhi un momento che passerà alla storia e che ha caratterizzato queste giornate: l’abbraccio e il tributo della leggenda Ingemar Stenmark alla campionessa Lindsey Vonn che, con il suo bronzo nella gara di discesa libera, ha deciso di concludere proprio qui una straordinaria carriera che l’ha vista tanto legata a Cortina, dove ha trionfato numerose volte. Stenmark e Vonn sono tra gli esempi più belli dello sci a livello mondiale: 2 talenti di due generazioni diverse che ci hanno emozionato e a cui va tutta la nostra ammirazione. I campionati di Åre ci hanno dimostrato ancora una volta quanto lo sport possa entusiasmare, quanto stia crescendo in tutto il mondo la passione per lo sci e quanto siano seguiti i grandi eventi sulle diverse piattaforme mediatiche, non solo in tv. Parliamo di fantastiche opportunità di visibilità e comunicazione per i territori che li ospitano e per l’economia delle aree di montagna. Siamo perciò consapevoli di ricevere una straordinaria eredità di cui avvertiamo tutta la responsabilità. Vorremmo che il nostro Mondiale potesse davvero ispirare le future generazioni, nell’ambito sportivo ma anche in quello dell’innovazione e della cura dell’ambiente naturale, perché la legacy che ci lasciamo dietro è parte integrante del progetto. Ci aspetta un viaggio ricco di sfide che vogliamo vivere con impegno e grande entusiasmo”.

Con Benetton alla cerimonia, anche il sindaco di Cortina d’Ampezzo, Gianpietro Ghedina che ha così commentato: “Essere qui in questi giorni è stata un’esperienza molto importante per acquisire sul campo il know-how necessario per pianificare e gestire al meglio i prossimi campionati che si disputeranno sulle nostre Dolomiti patrimonio dell’Umanità. Siamo stati accolti con grande cordialità e amicizia e agli svedesi va perciò il nostro grazie. Inizia ora il vero conto alla rovescia di un percorso che ci vedrà impegnati quotidianamente insieme a Fondazione per farci trovare pronti e per vincere la grande sfida di un evento che promuove il nome e le bellezze di Cortina in tutto il mondo”.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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