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Dominik Paris, vittoria e Coppa!

Se avessimo tolto il cronometro sulla discesa di Dominik Paris, chiunque avrebbe detto: “Avrà almeno un secondo di ritardo“. Sbagliato, il Paris di oggi può anche combinarle di tutti i colori ma rimane imbattibile. Ha trovato un senso della velocità impressionante. Sa capire come trovarla anche se sa che il rischio di uscire è altissimo.
Dominik Paris ha vinto anche oggi su un percorso che non dovrebbe sposarsi alle sue caratteristiche, lui che certamente predilige disegni più filanti. Invece la vera differenza Domme l’ha fatta proprio nel circo di curve terribili, rimanendo comunque tra i più veloci anche nei tratti di scorrevolezza.
La coppa di specialità è il premio minimo per un atleta gigantesco. Un fuoriclasse destinato a un proseguo di carriera straordinario. Soltanto Vincent Kriechmayr avrebbe potuto portargli via la sfera di cristallo, ma l’austriaco non è mai riuscito a stargli davanti, finendo terzo, alle spalle di un Mario Caviezel autore di una performance di alta fattura. Solo 15 i centesimi di ritardo da Paris. Ci ha provato anche Aleksander Aamodt Kilde, non ancora condannato dalla matematica, ma il forte norvegese ha tenuto testa a Domme solo nella prima metà, poi sul tecnico ha sbagliato perdendo al traguardo 1″23. Ultimo pericolo, ma solo per le favole, Matthias Mayer. Per vincere la coppa avrebbe dovuto battere Domme e sperare che altri 10 atleti finissero davanti all’Azzurro. Non credendo ai miracoli, Mayer ha fatto la sua gara su un trcciato a lui favorevole, ma non è riuscito a spingere fino al limite come Dominik. Anzi, sul primo salto ha rischiato la ghirba, ma con un virtuosismo atletico e tecnico è riuscito a rimanere in linea appena in tempo per passare la porta. Da lì in poi ha alzato il piedino concludendo a +1″02 da Paris al sesto posto. La Coppa ora è matematicamente di Domme! Davanti a Mayer è finito Christof Innerhofer, ottimo quinto.  Inner ha commesso diversi pasticci su entrambi i salti. E’ rimasto  sul tracciato perché ha incredibili doti di recupero ma il suo tempo è stato inclemente. Peccato perché nelle curve di questo difficile disegno è stato bravo, per non dire il migliore, specialmente nelle seconda parte. Ha avuto la sfortuna di scendere col pettorale numero uno, dunque non ha potuto vedere, come gli altri, i punti più delicati del tracciato.
Finisce così alla grande la stagione della velocità per la squadra Azzurra.

Il vincitore della coppa di specialità degli ultimi tre anni , Kjetil Jansrud, non è andato oggi oltre il quarto posto, stessa posizione nella specialità, superato da Mario Caviezel al terzo posto.

La stagione di Domme si conclude così con sei vittorie, quattro in discesa, due in superG, nove podi in totale (tre terzi posti, due in SG, 1 in DH), e la medaglia d’oro di Åre in superG. Tra le vittorie dobbiamo mettere quella ottenuta sulla pista delle piste, la Streif, Kitzbühel. Tre le doppiette, discesa e superG, a Bormio, Kvitfjell e Soldeu.

Il superG di Soldeu si è chiuso con il vincitore del titolo Mondiale Junior, l’americano River Radamus che ha chiuso col 19esimo tempo a +2″74, ponendosi dietro al francese Brice Roger che ha corso metà gara con l’air bag aperto, a causa di un’insaccata evidentemente troppo violenta. Non era mai successo in gara.

Classifica SuperG Soldeu

Classifica generale di SuperG

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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