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GS Kronpltaz: gigantiste Azzurre all’Erta!

Pensieri, parole e intendimenti delle nostre gigantiste che domani scenderanno sulla pista Erta del Kronplatz – San Vigilio di Marebbe, casa di Manuela e Manfred Mölgg.

Terza l’anno scorso, prima due anni fa, ecco la nostra numero uno del gigante, ricordando che lo scorso annio si impse Viktoria Rebensburg davanti a Ragnhil Mowinckel e Fede con Bassino quarta (che nel 2017 concluse seconda davanti a Worley e dietro a Brignone). e due anni fa . Numero uno anche della classifica di specialità (di seguito le interviste rilasciare da fisi.org)
Federica Brignone:
“Sto bene, al di là del pettorale rosso e dei miei precedenti su questa pista.

Fisicamente sono in forma, sciisticamente le sensazioni sono buone e sono anche abbastanza veloce, quindi mi presento con buone prospettive. Poi è in gara che bisogna mettere i bastoni fuori dal cancelletto ed è quello che proverò a fare. Sono più di venti giorni che non faccio una gara, ho voglia di competere, non vedo l’ora, farlo qui a San Vigilio su questa pista sarà bellissimo.

Questo è stato l’ultimo periodo di serio allenamento prima di tutto il finale di stagione, da qui alle finali farò quasi tutte le gare, per me iniziano weekend pieni, abbiamo anche qualche recupero, questa settimana sono addirittura quattro gare in sei giorni e inizia ad essere tosta. Io ho fatto un buon lavoro in questi giorni, soprattutto in gigante, e sono contenta: spero mi aiuti a restare in forma fino alla fine.

Poi è chiaro che l’annullamento di St. Anton mi dispiace, perché mi hanno detto che la pista era davvero bella e si addice alle mie caratteristiche. La pista Erta mi piace tanto perché è completamente “storta”.

A parte gli scherzi, è varia, con comparti più facili e altri molto difficili, non ti dà respiro, non puoi perderti un attimo, devi sapere dove passare e devi essere tatticamente intelligente, ma anche veloce. Bisogna attaccare giù per il muro ripido su una pista che è tutta pendente da una parte, con dossi e visibilità non buonissima quando salti giù nel muro. Bisogna avere molto coraggio e sciare anche molto bene”.

Marta Bassino: “Ripensando a questa pista, mi tornano in mente un sacco di belle emozioni, sia due anni fa con il podio condiviso con Federica (Brignone, n.d.r.), sia l’anno scorso quando arrivai quarta.

È una pista bella tosta, a me piace molto personalmente perché è varia, c’è tutta una prima parte un po’ pianeggiante in cui bisogna spingere, poi va giù con il muro e l’ultimo pezzo in contro prendenza. È bella da sciare e la cosa difficile è anche lo sbalzo di luce, ovviamente se c’è il sole, perché nella seconda manche c’è la linea netta da quando si entra nel muro, dove diventa tutto buio, in ombra.

I Mondiali si stanno avvicinando, io vivo giorno per giorno e gara per gara. Proverò a tirare fuori il meglio di me senza tanti pensieri e fare quello di cui sono capace”.

Francesca Marsaglia: “In questo periodo ho dato priorità alla velocità perché avremo due weekend molto importanti tra Cortina e Garmisch, di gigante ne ho fatto un po’ meno perché è la disciplina che mi dà un po’ più fastidio alla schiena e devo fare attenzione.

Ma sto ritrovando buone sensazioni anche in gigante, spero di fare molto presto una manche completa, penso di avvicinarmi gradualmente a questo. Sono due anni che non scio sull’Erta, speravo nella sciata in pista per rinfrescarmi le idee, ma purtroppo è stata annullata. In gara saremo tutte lì per lottare, come sempre. Punto alla qualificazione”.

Luisa Bertani: “Dopo aver partecipato alla gara di Soelden, ci siamo allenati, siamo andati in Svezia e ad Andalo con un bell’inizio di stagione e ora sono sedicesima nella start list di Coppa Europa. Sto sciando bene. Ora c’è questa gara di Coppa del mondo, poi ripartirò con la Coppa Europa. Ricordo che la pista di Plan de Corones è piena di dossi, bisogna essere intelligenti anche nella ricognizione, però è da sciare liberi senza tanti pensieri, buttare giù le punte con l’adrenalina a palla e stop”.

Karoline Pichler: “C”è bisogno di tempo per ritrovare il feeling, io fisicamente sto bene e questa è la cosa più importante. Ora bisogna cercare di migliorare giorno dopo giorno e i risultati arriveranno.

La pista mi piace molto perché è molto tecnica ed è varia, c’è un piano, ci sono dei dossi, poi il ripido. È sicuramente una pista impegnativa e bisogna crederci e andare giù a tutta. Manca ancora qualcosina, ma sto bene e spero che presto riuscirò ad esprimermi al meglio anche sugli sci. Sono fiduciosa”.

Lara Della Mea: “In questo momento non penso alle convocazioni per i Mondiali, ma solo a sciare bene. Ho buone sensazioni, anche in gigante, dicono che la pista sia bella dura, spero di riuscire ad esprimere quello che so fare. Non sono riuscito a provarla, ma a vederla così, mi piace. In gigante devo migliorare tecnicamente su certe nevi e in certe condizioni, ma mi sto muovendo nella direzione giusta”.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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