Gare

Noel che manche!

Clement Noel ha fatto un’altra gara. La pista ormai la conosciamo, bellissima, tosta, ripida e ricca di dossi e lui, il baby fenomeno francese, è stato l’unico a interpretarla alla perfezione. Con quella famosa sciata moderna ha dato una lezione a tutti. In realtà il distacco di 84/100 su Ramon Zenhaeusern, vincitore a Kranjska Gora, è tale perché lo spilungone elvetico  ha commesso un super errore sul ripido. Si è quasi fermato e questa è la prova che il ragazzone c’è ancora eccome. Alle sue spalle, al terzo posto, il connazionale Daniel Yule, quello che ha sbagliato di meno, Noel a parte, ma forse un po’ troppo aggrappato alle lamine. Di fatto, il loro allenatore italiano Matteo Joris, ancora una volta sorride.

Un dato interessante: l’altezza dei primi tre, sopra l’1 e 85. Qualcosa vorrà pur dire!
Poi tutti i protagonisti della stagione ma lontani anni luce: quarto Kristoffersen a +1″40, quinto Pinturault a +1″41, sesto Hirscher a +1″43. Migliore Azzurro Manfred Moelgg, discreto fino a metà manche: settimo a +1″52 senza errori gravi.
Stefano Gross, che ha annunciato di volersi operare al ginocchio (crociato anteriore) entro breve e, conciato com’è, è stato fin troppo eroico a tagliare il traguardo su un percorso così tosto: 12esio a +2″04.
Giuliano Razzoli è stato fenomenale, nonostante un errore, fino a metà pista, quella più pianeggiante (+0,56), poi sul muro non ha voluto rischiare ed ha concluso la sua manche in 14esima piazza a +2″14.
Ultimo a partire il nostro Alex Vinatzer, in partenza grazie al titolo conquistato in slalom ai Mondiali Junior della Val di Fassa. Forse un po’ emozionato per essere lì, con i grandi, nonostante le numerose gare fatte quest’anno in Coppa, non è riuscito a sciare alla Noel. Il paragone è lecito solo perché anche lui appartiene alla new school, ma non è ancora maturo come il quasi coetaneo francese (L’azzurro è due anni più giovane). Alex è partito alla stragrande, pagando solo 18/100 al primo rilevamento, poi sono iniziati i guai con un +0,99 prima del muro, situazione che ha pagato tanto: +1″77 senza migliorare la situazione nel tratto finale: +2″63 al traguardo, 17esimo tempo

Si è celebrata anche l’ultima volta di Felix Neureuther che si è piazzato all’ottavo posto a +1″67. vedremo se nella seconda affronterà la manche per vincere o se scenderà regalando baci e dolcetti come Frida Hansdotter. Un altro “vecchietto, Andre Myhrer, che è uscito sul muro, ha un piede nel ritiro e uno nella conferma. La sua federazione forza perché rimanga, e questo aspetto lo trattiene dall’appendere gli sci al chiodo. Decisione che non ha preso il francese Julien Lizeroux, quarant’anni. Ci sarà anche l’anno prossimo, almeno questa è l’impressione.

CLASSIFICA PRIMA MANCHE – SLALOM SOLDEU

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment