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Team Event: Bronzo Tricolore

Colpo di scena nel team Event di Åre nella finalina per la medaglia di bronzo, con la sfida tra Italia e Germania.
L’italia era in vantaggio due a uno contro la Germania, con Della mea vincente su geiger, Maurberger su Tremmel e Curtoni battuta da Duerr, dunque a un passo dal bronzo. Mancava l’ultima sfida quella tra Strasser e Vinatzer. Ma l’Azzurrino che fino a quel momento aveva vinto tutte le sue sfide, esce a metà percorso. 2 a 2 ma tempo a favore della Germania. Delusione e musi lunghi ma davvero per pochi secondi: la giuria alza la mano e il mega screen mostra la netta inforcata di Strasser a metà percorso. Onori ad Atle Skaardal perché è stato il suo occhio ad averlo beccato! (prenderà anche una sanzione per aver proseguito)

E l’Italia a quel punto è medaglia di bronzo. Una medaglia stra meritata per quello che si è visto sul campo. Una formazione tutta grinta, coraggio e nessun freno. La mentalità giusta per un Mondiale. E’ la nuova generazione, tanto agognata, che sta venendo fuori. Certo, questo è il team Event, specialità ben diversa da slalom e gigante, ma in ballo ci sono le medaglie e la cosa che rende più felici è proprio il temperamento messo in campo. Il bronzo è solo un premio bellissimo, ma il quarto posto avrebbe fatto venire solo un poco di rabbia e non avrebbe tolto la consapevolezza di poter lavorare attorno a un’ottima base per il futuro.
Irene Curtoni, Lara Della Mea, Alex Vinatzer e Simon Maurberger (Bassino e Tonetti come riserve) sono stati davvero bravi e ammirevoli.  E’ stato il Team Event migliore mai portato a termine dagli Azzurri. Risultati a parte il quartetto italiano ha sciato molto bene, senza mai arrendersi e combattendo da leoni. E soprattutto sciando bene.
Dando onore ai vincitori, manco a dirlo, oro  Svizzera e argento all’Austria, abbiamo davvero poco da rimproverare ai nostri. Parliamo di quartetto ma non è propriamente esatto dal momento che abbiamo schierato Irene Curtoni visibilmente ancora sofferente per i noti problemi alla schiena. E’ evidente che non si è voluto rischiare né Federica Brignone né Marta Bassino. I tecnici italiani non hanno voluto distrarle dal prossimo slalom gigante. Stesso ragionamento fatto da tutte le nazioni e questo spiega l’assenza di tantissimi numeri uno.
Irene a parte che aveva più di una giustificazione, è difficile indicare chi tra Simon, Alex e Lara è stato più decisivo. Diciamo, se non altro per un senso di cavalleria, che Della Mea ha davvero impressionato. Sembrava squarciasse in due ogni porta, ma con intelligenza tecnica non solo col furore. Maurberger dal canto suo ha vinto tutte le sue sfide, mentre Alex si è dovuto battere sempre con gli atleti più forti senza mostrare alcun senso reverenziale.

Abbiamo perduto in semifinale con l’Austria, dopo aver eliminato la Finlandia al primo turno e nientemeno che la Norvegia al turno successivo, ma solo per la differenza tempo a nostro sfavore. Purtroppo la guerriera Della Mea ha commesso un errore grave ed è rimasta in pista miracolosamente tagliando però il traguardo in netto svantaggio contro la Liensberger. Anche Irene ha perduto la sfida con la Tippler. Maurberger e Vinatzer avevano invece battuto i rispettivi avversari, Michael Matt e Marco Schwarz. Davvero un grande peccato.

In finale abbiamo battuto poi la Germania, eliminata in semifinale dalla Svizzera che dovrebbe ringraziare il gigante Zenhauesern, principe di questo format e comunque in grande spolvero

E’ la terza medaglia Azzurra a questo Mondiale dopo l’oro di Paris conquistato in superG e l’argento di Sofia Goggia, sempre in superG.
La giornata di domani è dedicata al riposo

Ordine d’arrivo Team event Mondiali di Are
1. SVIZZERA (Danioth/Holdener/Yule/Zenhäusern)
2. AUSTRIA (Liensberger/Truppe/Matt/Schwarz)
3. ITALIA (Curtoni/Della Mea/Maurberger/Vinatzer)
4. GERMANIA
5. FRANCIA
5. NORVEGIA
5. SLOVACCHIA
5. SVEZIA

Il tabellone
Ottavi di finale
1) Austria-Argentina 3-1
2) Slovenia-Slovacchia 2-2 (Slovacchia -0.98)
3) Norvegia-Repubblica Ceca 4-0
4) ITALIA-Finlandia 3-1
(Della Mea b. Korpio +1.21/Maurberger b. Henttinen +0.04/Henkanen b. Curtoni +0.68/Vinatzer b. Rasanen +0.10)
5) Francia-Russia 3-1
6) Germania-Gran Bretagna 3-1
7) Svezia-Canada 3-1
8) Svizzera-Belgio 4-0
Quarti
9) Austria-Slovacchia 4-0
10) Norvegia-ITALIA 1-3
(Stjernesund b. Curtoni +0.02, Vinatzer b. Foss-Solevaag rit., Della Mea b. Lysdahl +0.37, Maurberger b. Nestvold-Haugen +0.02)
11) Francia-Germania 1-3
12) Svezia-Svizzera 2-2 (Svizzera -0.33)
Semifinali
13) Austria-ITALIA 2-2 (Austria -0.29)
(Truppe b. Curtoni +0.35/Vinatzer b. Matt +0.06/Liensberger b. Della Mea +2.37/Maurberger b. Schwarz +0.05)
14) Germania-Svizzera 2-2 (Svizzera -0.20)
Finale 3° posto
ITALIA-Germania 3-1
(Della Mea b. Geiger +0.26, Maurberger b. Tremmel +0.69, Duerr b. Curtoni +0.29, Vinatzer b. Strasser squal.)
Finalissima
Austria-Svizzera 2-2 (Svizzera -0.77)

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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