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Biathlon: Nella mista l’Italia è terza

Secondo appuntamento di giornata, la staffetta mista sulle nevi slovene di Pokljuka. Per noi Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Dominik Windisch e Lukas Hofer. Partenza a razzo di Lisa che ha condotto la sua frazione, la prima, in testa dal primo al penultimo metro, quando si è fatta precedere al cambio per un paio di metri dalla francese Bescond e la finlandese Eder. Testimone che Lisa ha dato a Dorothea Wierer pronta a lanciarsi dietro le code della Makarainen e della Braisaz che però la lasciano un po’ sul passo: +5″4 al chilometro e 4. Poi sulla prima salitella erta l’altoatesina affianca la francese. Al primo poligono, serie a terra, Wierer cxommetrt due rrroi, Braiser uno, Makarainen netto, il che consente alla finlandese di scappare via con 18 e 20 secondi dalle due inseguitrici che diventano 34 fino all’ingresso del poligono per il tiro in piedi: ne sbaglia uno solo e sfrutta bene la prima ricarica. Wierer e Braiser li centrano tutti e si rifanno sotto. Ora il ritardo è di 13 secondi per Dorothea e 19 per la Braiser. Dietro Francia, Germania e Svizzera hanno un ritardo di 34 secondi. C’è ancora la parte di fondo prima del terzo cambio. La finalndese è fortissima nel fondo e Dorothea è brava a contenere il ritardo che però torna a viaggiare sui 29 secondi di ritardo, 7 in meno della francese. Tocca agli uomini: per la Finlandia c’è Seppala, mentre Dominik Windisch se la deve vedere con l’asso Fourcade che deve recuperare dall’Azzurro 10 secondi. Germania e Svizzera sono subito dietro e rimangono pericolosissime. Al km 1,9 Fourcade passa davanti a Windisch e il ritardo dei due sul foinlandese è di 34 secondi. Ma è tutto sotto controllo, l’Azzurro ha fatto bene a farsi raggiungere dal Frecciarossa francese. primo poligono a terra: Seppala fa ricorso a una ricarica e se ne va. Windisch apre male con due errori mentre Fourcade fa en plein. Dominik continua a sbagliare: tre errori e giro penalità. Lo svizzero Weger passa terzo, l’Italia è quarta a oltre un minuto, vicina alla Germania. Intanto Forucade al rilevamento rosicchia 4 secondi al finlandese che ora è a 11 secondi. Anche Weger va come un treno, ancora più veloce di Fourcade e mette per ora al sicuro il terzo gradino del podio. I mprimi due entrano sul poligono quasi assieme. Tiro in piedi: Seppala sbaglia per quattro volte l’ultimo tiro e Fourcade che non sbaglia mai può scappare via.Weger è bravo ad approfittare e diventa secondo a 17 secondi da Fourcae. Windisch è in giornata no e sbaglia due colpi: ora è quinto, superato dalla Russia. 1″20 il gap da Fourcade, 20″ dalla Russia. Al km 6.2 Weger è sorprendente e si avvicina a Fourcade: +15″ . Seppala è a 49 secondi. Malyshko a 1’01 e Windisch rimane a 1′ e 20. C’è l’ulitmo cambio. La Germania è molto indietro e così anche la Norvegia che però  ora ha Johannes Boe. Fourcade passa il testimonio a Desthieux con 15 secondi di vantaggio sull’elvetico Finello. Il finlandese Hindensalo ha 1 minuto di gap, la Russia 1′ e 5, L’Italia 1 e 27. Occhio alla Norvegia che ha 25 secondi di ritardo sugli Azzurri. Portebbe farsi sotto. Per noi il podio è a una trentina di secondi. Siamo ancora teoricamente in gara. Col primo tiro a terra la situazione cambnia a nostro favore: Francia alla grande, Svizzera un solo errore insegue a +19 secondi, Lukas Hofer fa netto e supera Finlandia e Russia. Il podio ora è un obiettivo più credibile. La vittoria diventa quasi impossibile visto che è lontana 1 minuto e 13. Ai 3,7 km Desthieux transita con 16″ su Finello, Lukas paga 1’11” ma sente il fiato sul collo dal finlandese e dal russo. Si decide tutto col tiro in piedi: Desthieux è lesto a ricaricasre un colpo e vola verso la vittoria, Finello lo copia e va a prendersi la piazza d’onore in maniera abbastanza clamorosa: non era mai riuscita nell’impresa. Poi Lukas: bravo a correggere un errore e gli errori di Russia e Finlandia mettono al sicuro il terzo posto degli Azzurri. Desthieux taglia il traguardo con la bandiera francese in mano. 38 secondi dopo la Svizzera mentre Hofer chiude a +52. Poteva andare meglio se Windisch fosse stato un po’ più preciso, ma il biathlon è così, sempre imprevedibile. Johannes Boe chiude mestamente al sesto posto dietro a Russia e Finlandia. La fortissima Germania, gara da dimenticare, è settim aa oltre 2 minuti. C’è però da dire che Germania e Norvegia hanno messo in campo formazioni decisamente rimaneggiate.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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