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Giochi 2018-Short Track: l’oro di Arianna!

Una finale da infarto, che è proseguita diversi minuti anche dopo la sua conclusione, quando il pattino dell’Azzurra aveva tagliato il traguardo un filo prima di quello della coreana Choi. La vittoria sembrava certa, ma poi i giudici che si consultano e allora il terrore scorre nelle vene di tutti. Lo Short track non è la prima volta che tira brutti scherzi in maniera inaspettata. Ci si mette anche l’Azzurra poi, inquadrata dalle telecamere in lacrime. Sa forse di aver perso? Sotto controllo l’ultimissima curva, quando la Choi passa all’interno facendosi un po’ largo con eccesso di forza nei confronti di Arianna che comunque era riuscita a resistere. Eppure quell’attesa infinita.  Arianna continua a piangere e stende le braccia verso il marito Lobello. Sono momenti di enorme tensione mista a emozione assoluta. Poi finalmente un colpo di scena che fortunatamente non ci coinvolge. La coreana Choi viene squalificata! L’oro di Fontana è comunque salvo mentre l’argento finisce al collo dell’olandese Yara Van Kerkhof e il bronzo alla canadese Kim Boutin che era già quasi negli spogliatoi. E’ rimasta invece a bocca asciutta la favorita inglese Elise Christie che cade nel terzo giro.
La nostra portabandiers sentiva addosso la responsabilità di onorare il proprio paese per la scelta fatta dal Coni. Eccoci qui… fiducia straordinariamente ripagata!

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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