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Scialpinismo: La Sportiva Epic Ski Tour

La prima gara nazionale ufficiale di scialpinismo è datata 1915, anno in cui a Courmayeur si corse una prova a squadre su un percorso di 30 chilometri con 1000 metri di dislivello. Il conseguente boom si ebbe negli anni Trenta, ove nacquero eventi leggendari quali il Trofeo Parravicini (1933) e il Mezzalama (1936), mentre la vera proliferazione dello scialpinismo agonistico arrivò negli anni Cinquanta, grazie ai rally scialpinistici. Un’evoluzione cresciuta fino ai giorni nostri, richiamando l’attenzione degli amanti delle emozioni vere. Oggi questa lunga storia viene proseguita anche da “La Sportiva Epic Ski Tour”, pronto ad emozionare dall’8 all’11 marzo nelle Valli di Fiemme e Fassa (TN).
La prima delle tre tappe vedrà protagonista l’Alpe Cermis sotto l’egida di Massimo Dondio, dal fondovalle percorrendo la parte destra della pista illuminata ed inerpicandosi per le vie del bosco, affrontando alcuni spettacolari tornanti, partendo ed arrivando all’inizio della cabinovia, con il finish posizionato a circa 100 metri di distanza dallo start.
La tappa numero due, il cui allestimento è affidato a Thomas Zanoner, avverrà a Passo San Pellegrino, lungo un tracciato che farà duellare scialpinisti più tecnici ed “avventurieri” delle cime innevate, ma qualche sosta per prendere fiato e per soffermarsi sul paesaggio circostante (per chi non avrà particolari esigenze di classifica) sarà d’obbligo, ne varrà davvero la pena. Il Passo San Pellegrino si trova a quota 1.918 m s.l.m ed era anticamente chiamato Monte di Alocco, laddove il termine “aloch” o “alochet” indicava i vasti prati dove pascola il bestiame. Numerose testimonianze storiche della zona sono legate a fatti risalenti alla prima guerra mondiale, ma anche ad avvenimenti sportivi con gli arrivi di tappa ciclistici del Giro d’Italia.
A Passo Pordoi Oswald Santin si occuperà di organizzare forse il più tecnico dei tre tracciati, un’affascinante cavalcata innevata subito a presentare una salita impegnativa sulla Forcella del Pordoi, lungo un itinerario ricco di inversioni prima di affrontare la Val Lasties, la quale richiede preparazione ed attenzione seppur non vi siano pendenze proibitive. Anche il Pordoi è noto quale meta del Giro d’Italia e per ben 13 volte punto di passaggio più elevato del Giro, con anche un monumento dedicato al grande Fausto Coppi.
Iscrizioni a 180 euro per tutte le tappe (comprensive di pacco gara del valore di 139 euro), oppure 50 euro per ogni singola tappa (100 euro con gadget La Sportiva), mentre proseguono le partnership dell’evento con gli sponsor di supporto, Erwin Morandell di Mortec afferma: “Ho visto che questa era un’organizzazione valida e mi sono detto: partecipiamo! Abbiamo obiettivi comuni anche per il futuro”. In chiusura un commento di Lorenzo Delladio del main sponsor La Sportiva: “Ci troviamo dinanzi alla seconda edizione dell’evento, la prima è stata di rodaggio sia per noi che per i partecipanti, e quest’anno ci aspettiamo un maggior numero di concorrenti, anche perché la manifestazione è valida e noi di La Sportiva ci crediamo molto. Dobbiamo spingere in questa direzione per far sì che questa diventi una manifestazione per tutti, come i classici “bisonti” di Marcialonga!”.
Iscrizioni a 180 euro (139 euro il valore del gadget omaggio), 50 euro o 100 euro
Info: www.epicskitour.com

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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