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Wierer in cima al mondo!

Con qualche brivido ma alla fine Dorothea Wierer ce l’ha fatta. La Coppa del Mondo è sua! E’ la prima del biathlon Azzurro. E Lisa Vittozzi, che ha vissuto una flessione proprio nelle ultime gare della sua incredibile stagione, è riuscita a difendere la piazza d’onore, mentre la slovacca Kuzmina è terza. Ironia della sorte, le tre contendenti sono arrivate sul traguardo praticamente assieme.

A Dorothea è bastata la dodicesima posizione sulla collina di Holmenkollen per conservare il primato: ironia della sorte, davanti a lei ci sono nell’ordine Marte Olsbu Roeiseland, Anastasiya Kuzmina e, come detto, Lisa Vittozzi. È esattamente quello inverso della classifica generale: guadagnando altri 29 punti e scartandone 19, Wierer chiude a quota 904, contro gli 882 di Lisa, gli 870 della slovacca e gli 855 della norvegese. Una vicina all’altra. La storia l’ha scritta la ragazza di Rasun, ma in parte anche Vittozzi, perché se è vero che l’Italia mai aveva vinto una Coppa del mondo nel biathlon, lo è altrettanto che mai aveva piazzato due atlete nelle prime due posizioni, impresa riuscita a pochi altri paesi.

Per la cronaca, la mass start è andata alla svedese Hanna Oeberg (coppa di specialità) che ha preceduto Tiril Eckhoff di una manciata di secondi. Terza l’americana Clare Egan, primo podio in carriera.

LA CRONACA DELLA GARA
Partenza: come dice il format, partono tutte assieme, Dorothea Wierer numero 1 col pettorale giallo e rosso in quanto leader di classifica generale e di specialità e Lisa Vittozzi numero due ancora in corsa per la generale come Kuzmina. Tra le leader non si crea una grande selezione nel primo tratto di fondo con le solite a tenere la testa. E’ la slovacca a tirare perché la sua corsa è o la va o la spacca, come Lisa che ha un giorni di riposo in più rispetto a tutte avendo saltato la pursuit. Si fa vedere la tedesca Hermann che punta alla vittoria di gara. Nei giochi di Coppa sarebbe un bene. Qualsiasi atleta si metta davanti a Kuzmina, tra l’altro alla sua ultima gara di carriera, va a tutto vantaggio di Dorothea. Diciamo che non c’è tatticismo ma tanta foga. Arrivano al primo poligono in 13 poi un leggero buco tra loro e il resto del gruppo.
Primo poligono a terra
Wirer fa zero, Vittozzi e Kuzmina invece ne sbagliano due. Si mette bene per Doro perché sono tante a fare lo zero e questo va a tutto favore dell’Azzurra. Il ritardo di Kuzmina è di circa 50 secondi, Vittozzi paga invece 1 minuto e 10. Wierer preferisce non rimanere coperta e tira la fuga. Con lei Roeiseland, Fialkova, Makarainen, Eckhoff e Oeberg. Poi Doro decide di mettersi dietro a loro. Tattica corretta. Quando Roeiseland parte Dorothea d’istinto le va dietro. L’Azzurra è così, tutto cuore e coraggio. E poi probabilmente sta facendo un pensierino anche alla classifica di specialità.
Secondo Poligono a terra
Crisi nera per Wierer che sbaglia i primi tre bersagli. Poi rimane ferma per qualche secondo e prende gli ultimi due. Per fortuna Kuzmina ne sbaglia uno e di fatto si trovano assieme. Anche Lisa commette due errori e ormai è tagliata fuori. Wierer è ora 22esima poco più avanti c’è Kuzmina, la quale è a 1″10 dalla testa della gara. E’ questo il motivo della gara: la rincorsa di Kuzmina alla vittoria, che poi è anche l’unica chance che la slovacca ha per vincere la Coppa. Intanto Wierer fa la sua gara ma è rimasta da sola.
Terzo Poligono in piedi
Sbaglaino tute le atlete di testa, ma in testa ci sono Oberg e Fialkova. Poi arriva Kuzmina che sbaglia il quarto mentre Wierer il secondo. Il distacco della slovacca è di 1″08 quello di Wierer di 1″19. Vittozzi trova lo zero. Sta cercando di dare il massimo per difendere la seconda posizione nella generale. Diciamo che la situazione Coppa sta volgendo a favore di Dorothea, ma ancora non si può dire. Il Biathlon di colpi di scena è sempre pronto a tirarli fuori, vedi l’oro di Windisch ai Mondiali di Oestersund.
Kuzmina non molla e tira come una dannata. Wierer è tredicesima in recupero

Quarto poligono in piedi
entrano in tre, Oeberg, Fialkova e Egan. Arriva il vento e i tiri sono lenti. Sbagliano tutte tranne la Oeberg che se ne va per prima verso la vittoria. Kuzmina commette doppio fallo. Wierer un errore solo. Vittozzi strepitosa trova lo zero. E’ fatta, la Coppa è di Doro, mentre Lisa conserva la seconda posizione. Al traguardo bollicine anche per Kuzmina che lascia l’attività agonistica.

 

Classifica di specialità Mass start femminile
1. OEBERG Hanna SWE 220 punti
2. WIERER Dorothea ITA 194
3. FIALKOVA Paulina SVK 194

12. VITTOZZI Lisa ITA 132
44. SANFILIPPO Federica ITA 10
48. GONTIER Nicole ITA 4

Ordine d’arrivo mass start femminile Cdm Oslo (Nor)
1 OEBERG Hanna SWE 2 35:56.2
2 ECKHOFF Tiril NOR 3 +1.3
3 EGAN Clare USA 1 +10.4
4 HERRMANN Denise GER 4 +21.6
5 HAUSER Lisa Theresa AUT 2 +48.7
6 FIALKOVA Paulina SVK 4 +54.7
7 SIMON Julia FRA 4 +56.0
8 PREUSS Franziska GER 3 +56.2
9 ROEISELAND Marte Olsbu NOR 4 +1:01.6
10 KUZMINA Anastasiya SVK 6 +1:04.1

11 VITTOZZI Lisa ITA 5 +1:06.3 
12 WIERER Dorothea ITA 5 +1:11.0

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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