È sempre spumeggiante lo slalom di Kitzbühel e ricco di colpi di scena. La prima manche di oggi ne regala uno niente male: comanda lo svedese Kristoffer Jakobsen che non è certo un novellino, ma l’errorino ce lo ficca sempre dentro alle sue manche, Questa volta è filato tutto liscio e allora eccolo a comandare la classifica per una seconda manche che si prospetta assolutamente spettacolare. Perché Daniel Yule è a soli 5 centesimi,
L’elvetico quando scia sulla Ganslern infila la tuta da Superman e trova sempre lo spunto per sciare alla grande. Vincitore nel 2023 e nel 2020, terzo nel 2018, dovrà guardarsi da Manuel Feller che conferma il suo stato di grazia e tira giù un a manche di grande qualità. Lui che qui non è mai andato oltre il quinto posto sei anni fa, ha tutte le intenzioni di migliorare il suo score e consolidare la leadership nella specialità: terzo posto a soli 18/100 da Yule a 23 da Jakobsen.
È perfettamente in linea con la vittoria anche il tedesco Linus Strasser, formidabile nella parte centrale, meno in quella finale dove commette un errore abbastanza pesante: +40 centesimi il suo ritardo. Clement Noel gli è appiccicato, solo due centesimi di ritardo e quei 42/100 è in grado di recuperarli.
Tra i primi cinque e il resto del gruppo c’è un bel buco. Loic Meillard è sesto ma a 99/100, 6 in meno di Marc Rochat, mentre il britannico Dave Ryding, che qui ha uno dei ricordi più belli della sua vita paga +1″23.
Bene ma non eccezionale Tommaso Sala che è + nono a +1″27, ma dall’Azzurro delle Fiamme Oro non si può pretendere la luna perché non bisogna dimenticare l’infortunio di quest’estate che gli ha tolto due mesi di allenamento. Ora sta cercando la precisione, gara dopo gara verrà fuori quella sicurezza necessaria per poter esprimere uno sci ancora migliore.
Alex Vinatzer è rimasto dentro, ma la sua sciata non è ancora fluida. Poi sugli sci è sempre veloci, ma con il livello di oggi in slalom serve qualcosa di più per entrare nei premi. 14esimo il suo tempo a +1″68
In netta crisi Henrik Kristoffersen che in questa manche ci capisce davvero poco e senza commettere errori clamorosi si trova a +2″51, e trova la qualifica col trentesimo tempo. Come nella run d’apertura partirà dunque per primo, tentando la rimonta.
Tra i soliti protagonisti escono diversi pezzi da 90: McGrath, Gstrein, Steen Olsen e Popov. Al traguardo solo 37 atleti su 70 partiti!
Dovrebbe riuscire a qualificarsi anche Simon Maurberger che trova un bel ritmo e segna il 27esimo tempo quando mancano una quindicina di atleti. Non si qualificano invece Matteo Canins e Corrado Barbera!
In aggiornamento
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