Tecnica AlpStyle

Scuola MTB, proprio come nello sci

Imparare a guidare una MTB con una scuola composta da persone competenti, è fondamentale per la propria sicurezza. In fondo, pensando allo sci, chi si avventurerebbe in una discesa senza le giuste nozioni?

L’avvento delle biciclette a pedalata assistita ha permesso a tantissimi amanti della montagna di avvicinarsi con soddisfazione alle due ruote. Le cime che sino a qualche anno fa era inaccessibili sono diventate raggiungibili da molti.

Guidare una MTB su sentieri di collina o di montagna però non è banale. Per poterlo fare in relativa sicurezza è necessario avere un’ottima conoscenza del mezzo e soprattutto si deve aver acquisito una buona tecnica specifica. Quello che deve essere chiaro a tutti è che scendere da sentieri sterrati e pendenti non è come andare in bicicletta a prendere il pane.

Per pilotare una mountain bike muscolare o una a pedalata assistita (che è più pesante) si soggiace comunque e sempre alle regole della fisica applicata alle due ruote: distribuzione dei pesi, equilibrio, scelta del momento giusto per fare una determinata manovra, impostazione della traiettoria migliore…

Non si tratta di azioni banali che si possono apprendere in poco tempo e da autodidatti. Ma non fatevi spaventare, non si tratta di una didattica impossibile. Avvalendosi di un professionista che insegna per mestiere è possibile imparare divertendosi in sicurezza.

Per quanti frequentano le piste da sci il parallelo è presto fatto. È possibile imparare a scendere verso valle anche senza un maestro ma con un professionista l’apprendimento è più veloce, sicuro e divertente.

Provate a pensare di trovarvi a monte, grazie a una seggiovia, con gli sci messi per la prima volta ad affrontare una pista per arrivare a valle. Può far spavento.

Ebbene, con la bicicletta la situazione può avere affinità. Il motore aiuta a raggiungere la vetta e ora, con una picchiata di fronte, si tratta di scendere a valle.

Vi garantiamo che si può rimanere letteralmente impietriti dalla paura. Non è inusuale vedere affrontare i tratti più scoscesi scendendo dalla bici o, ancora peggio, vederli affrontare sperando di non cadere (magari con i freni tirati per tutto il tratto!).

I paragoni con lo sci non sono terminati poiché sono molte le località sciistiche che d’estate si avvalgono di percorsi preparati per le biciclette, lasciando le strade bianche alla portata bene o male di tutti.

I Bike Park invece, fortunatamente, non lo sono. Le piste da discesa, che siano da sci o da mountain bike, si dividono in colori in base al livello di difficoltà. E se nessuno si azzarderebbe, alle prime esperienze con gli sci ai piedi, a cimentarsi con una pista rossa o nera, lo stesso deve valere per la mountain bike. Le piste azzurre sono quelle indicate ai neofiti, ma anch’esse possono nascondere delle insidie.

Per divertirsi in un Bike Park e sulle piste è consigliabile imparare i fondamentali del ciclismo fuoristrada in una scuola MTB: equilibrio, evitare gli ostacoli impostando curve appropriate, gestire la velocità e all’occorrenza pedalare.

Imparare in una scuola MTB a praticare correttamente questo sport magnifico, tecnico e stretto parente dello sci da discesa, permette di vivere la montagna 365 giorni all’anno.

In inverno si frequentano le piste sciando, mentre in estate guidando la MTB. Grazie ai giusti mezzi e l’aiuto di professionisti che facilitano l’apprendimento senza rischi, il livello dei percorsi affrontati aumenterà velocemente.

Proprio come per lo sci, infatti, esistono vari livelli di abilità tecnica che noi di scuolamtb.it abbiamo codificato per semplificare la lettura e la comprensione dei nostri corsi: verde, blu e rosso.

Constaterete che anche per il livello verde esistono delle impostazioni posturali che potrete apprendere solo se vi vengono dette da chi vi osserva, altrimenti il rischio è di partire con il piede sbagliato.

Sul sito troverete le diverse tipologie di corso, da lezioni individuali sino a full immersion di due giorni, che si svolgono in diverse località italiane.

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About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...