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La Festa Nazionale Master del Gustalla, esclusa da tutto, dice addio!

La Festa Nazionale Master del Gustalla, esclusa da tutto, dice addio!
Dopo vent’anni la nota manifestazione Festa Nazionale Master sembra proprio destinata a morire dopo vent’anni! Si prospetta, infatti, uno stop per il 2023 come ci riferisce Carlo Rodolfi, responsabile organizzativo e ideatore di questo importante evento del mondo Master

Carlo Rodolfi, Giudice di gara, Direttore di gara, master in marketing e comunicazione, Organizzatore di importanti eventi internazionali di atletica, creatore della Festa Nazionale Master ed ideatore della Festa del Leoncino (Festa Nazionale dei Bambini) che ha ricevuto il premio dalla F.I.S. “Children back ti Snow”. Resp. Organizzativo dello Sci Club Guastalla asd, realtà con oltre 400 associati. È anche Stella di Bronzo del Coni, e Distintivo d’Argento FISI, Benemerenza Coni.

Che succede Carlo, non hai più voglia di far festa?
Figuriamoci, quella non passerà mai. Si chiama festa Nazionale Master proprio per questo motivo. Tutto, tra l’altro, nato quasi per caso. Circa vent’anni fa, due soci dello Sci Club Guastalla, Luca Ghiselli e Davide Boaini e il sottoscritto pensammo di organizzare una gara Master in quel di Pampeago. Diciamo un evento simile a tanti altri. Sai però come siamo noi emiliani, con la premiazione organizzammo un semplice “spuntino”. Niente di che, qualche salume, un po’ di schiacciata. Ma sai in quanti gradirono?

Poi è diventato un banchetto…
Dall’anno seguente la cosa è cresciuta sempre più, si è passati alle forme del Parmigiano Reggiano, al Lambrusco, dagli affettati di Casa Modena a… Insomma, per farla breve, nell’ultimo decennio quelle due bancarelle non bastavano più. Così, ecco la creazione di un grande villaggio sulla neve, grazie anche alla condivisione e collaborazione di Piero Degodenz, direttore dell’Alpe di Pampeago.

Tanti concorrenti?
Una crescita costante di partecipanti. La Festa Nazionale Master si posiziona tra le prime tre manifestazioni nazionali per numero di presenze da tutta Italia.

Merito del banchetto?
Merito del giusto connubio tra aspetto agonistico e goliardico. Abbiamo sempre cercato di ascoltare i suggerimenti che ci arrivavano dagli atleti e questo ci ha permesso soprattutto nella fase agonistica di crescere, fino a organizzare 2 SuperG, 2 Giganti e 2 Speciali. In questo caso abbiamo coinvolto anche la stazione dell’Alpe Cermis grazie al Direttore Silvano Seber.

Diamo qualche numero?
Abbiamo superato abbondantemente i mille partecipanti durante l’organizzazione di una finale di Coppa Italia, grazie anche alla condivisione di alcuni progetti con Enrico Ravaschio che allora era responsabile della commissione Master. E comunque anche negli ultimi anni i numeri di presenza di atleti in Val di Fiemme si son sempre avvicinati alle mille unità. Una formula molto apprezzata. Da sempre il mio principio è “ascolta la Base, i partecipanti, gli appassionati e non imporre solo la tua idea”. Pertanto il successo di una qualsiasi manifestazione e soprattutto di un buon organizzatore deriva da questi fattori: ascoltare, vivere le giornate in presenza e di conseguenza progettare. Per tanti versi ricorda il successo della Festa del Leoncino dedicata ai Bambini che seguì la medesima impostazione.


Mille partecipanti sono tanti, tutti delle regioni del Nord?
In questi anni abbiamo visto atleti pervenire da tutte le regioni del nord Italia ma addirittura dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Sicilia e anche della Sardegna. Questo perché abbiamo cercato di far sì che la Festa Nazionale master coincidesse con le Finali di Coppa Italia. In pratica non si trattava soltanto di assistere a sfide tra i top player dei vari gruppi, ma anche gli atleti meno forti trovavano lo stimolo per vivere tre giorni di divertimento puro. Ricordo che il villaggio allestito al parterre per due giorni ha fornito logistica e supporto enogastronomico gratuito per tutti. Questo grazie anche al Consorzio Val di Fiemme che con Flavio Delvai ha messo a disposizione diversi punti alloggio per tutti gli atleti.

Ecco, ma allora perché dovrebbe fermarsi tutto questo?
L’anno del covid è stata una grandissima scommessa. Noi abbiamo rispettato il regolamento dettato dalla FISI e dal CONI. Inoltre abbiamo redatto un nostro regolamento interno molto rigoroso, di tutela per noi, per i volontari che operano in questa manifestazione (oltre 30!) e anche per tutti gli atleti. Ebbene, devo dire che i numeri dei partecipanti sono stati incredibili e tutti hanno rispettato le regole. Perché non ci saremo nel 2023? Non è facile rispondere. Sintetizzo: ci siamo travati dinnanzi ad alcuni ostacoli che non ci aspettavamo e senza che nessuno ci desse spiegazioni.

Quali ostacoli?
Dopo vent’anni di successi con la piena soddisfazione degli atleti che ormai considerano la Festa Nazionale Master un appuntamento fisso nel calendario agonistico, quasi come una festa di fine stagione dedicata al mondo Master, ci ci hanno tolto, già due anni fa, le finali di Coppa Italia. Poi ci hanno escluso anche dal calendario della stessa Coppa Italia. E per finire, quest’anno, avrebbero inserito una gara di Coppa Italia in concomitanza con la nostra data). Perché questa decisione? Me lo chiedono anche gli atleti, ma io non lo so. Recentemente anche gli stessi responsabili di alcune regioni, come Veneto, Trentino, Alto Adige ed Emilia Romagna, sono rimasti senza parole. Avevamo sponsor, coperture televisive importanti (Sky, Odeon, Sportitalia, ecc.) radiofoniche, giornali e riviste come voi di SciareMag, gli stessi vertici della FISI, il Pres. Flavio Roda, l’ex vice Angelo Dalpez e il referente Carmelo Ghirardi hanno spesso presenziato. Io l’unica cosa che ho fatto è chiedere informazioni o chiedere anche un confronto con la Federazione, ma sto ancora attendendo una risposta.

Quindi, niente più Festa nazionale Master per il Guastalla?
Penso che il Guastalla si limiterà a dare un grosso aiuto all’Unione Sportiva Cornacci per organizzare un weekend di gare dedicato ai Master in Val di Fiemme, però senza il villaggio. Cercheremo comunque di mantenere il nostro solito cliché con premi veramente per tutti i partecipanti e di grande valore. Sottolineo per tutti perché, alla fine, ogni master deve tornare a casa ricordandosi dell’evento, della Festa Nazionale Master e dello Sci Club Guastalla che ha un unico obiettivo: far divertire tutti.

È un gran peccato però…
Il dispiacere maggiore lo sente chi recita, anzi, recitava, una parte attiva, come dei volontari che ci tenevano davvero tanto a divertirsi insieme agli atleti. Immagina, per tre giorni la bellezza di 30 persone partivano da Guastalla (RE) per raggiungere la Val di Fiemme al fine di realizzare questo grande evento.

È paradossale ma credo dispiacerà anche alla stessa Federazione, alla quale, negli ultimi 5 anni abbiamo riconosciuto un contributo (al progetto Pasqua delle Alpi Centrali) di circa €5000. Così come ai vari enti di beneficenza sempre nostri partner In questo importantissimo Evento,  ai quali mancheranno chiaramente contributi che abbiamo riversato in questi anni: AIRC (Ricerca Cancro), AISM (Sclerosi Multipla), Scuola Caldarola (MC) post terremoto, Caritas (Profughi Ucraina a RE) per un totale complessivo che supera i 15.000 euro. 

Un messaggio a chi sarà il prossimo presidente Fisi?
Al futuro Presidente non posso che chiedere di prendere questa manifestazione come punto di riferimento o quantomeno di mantenerla, visto che molti atleti ne sarebbero immensamente contenti. Io comunque sono sempre disponibile a mettere a disposizione la mia professionalità, conoscenza e organizzazione per favorire la crescita degli sport Invernali sia che si tratti di Bambini o Master. Tuttavia per mia natura non pesterò i piedi a nessuno, pertanto sarò disponibile ma non invadente. La Festa Nazionale Master La Festa Nazionale Master

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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