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DH Crans: Sofia e Goggia e Federica Brignone straordinaria doppietta!

DH Crans: L’urlo di Sofia Goggia: “Only the brave” ed è vittoria. E Lolli Pirovano è quinta!
Ho detto, adesso qui sotto mi fotte...” Scherza Sofia Goggia con Federica Brignone entrambe abbracciate nel leder corner, la prima e la seconda della discesa libera di Crans Montana. Una doppietta Azzurra fantastica per come è maturata, perché ormai la gara sembrava aver preso la sua strada definitiva, con Sofia nettamente in testa davanti a Ragnhild Mowinckel staccata di 43/100 e all’elvetica Joana Haehlen terza a +0,62. Ma poi col 21 si è presentata al cancelletto Federica Brignone su una pista che le ha sempre regalato tante gioie, accesa da una luce migliore rispetto alle prime scese.

Tuttavia nell’unica prova disputata non sembrava gradisse troppo il tracciato. Invece si è messa subito davanti tirando in modo esemplare le curve piuttosto impegnative, oltre a coprire il primo tratto di scorrevolezza in linea con i tempi migliori. La differenza su Sofia si è concretizzata, probabilmente, nell’ultima curva, dove la bergamasca l’ha indovinata di più rispetto a Fede che ha concluso con 15 centesimi di ritardo, cacciando in terza piazza Mowinckel. Che però con l’arrivo della francese Laura Gauche scalerà in quarta. Accade, infatti, che la visibilità migliora nettamente e questo permette alla francese, che indubbiamente è in crescita tecnica, di realizzare la sua miglior performance in carriera in discesa: è passata in un sol colpo dal decimo posto al terzo!

Bellissima prestazione anche di Laura Pirovano, soprattutto nel tratto centrale, poi qualche linea un po’ sporca ha fatto lievitare il suo tempo di qualche decimo, ma è uno splendido settimo posto a 7 decimi da Sofia.

Troppo lenta, invece, nel primo settore di pista Elena Curtoni (20esima) che prende 1″63 da Sofia, ma ben 7 decimi accumulati in alto. È fuori dalla top ten e non sarà contenta, come d’altronde anche Ilka Stuhec, finita al nono posto, dietro a una ritrovata Gisin a 73/100, e Lara Gut-Behrami, mai entrata in gara dal momento che la sua sciata è sembrata sempre un po’ sulle uova: +0,89 il suo ritardo che gli vale la 12esima piazza.

Poco brillanti le austriache, con Mjriam Puchner, decima a +68/100, mentre Huetter, Venier, Ortlieb  e Siebenhofer sono addirittura fuori dalle 15, poco più indietro di Corinne Suter.

Con la 17esima vittoria in discesa (la quarta più vincente nella storia) e la 22esima in totale che la porta a essere la più vincente in Italia, con un successo in più di Federica Brignone, Sofia allunga le mani sull’ennesima coppa di specialità con 580 punti. Ilka Stuhec è seconda con 179 punti da recuperare mentre sono 289 in meno i punti di Elena Curtoni che rimane terza, inseguita da Corinne Suter, quarta a +348.

Non male anche la discesa di Marta Bassino che conclude al 16esimo posto a +1″19 con un errore di linea a metà percorso. Nadia Delago è 23esima a +1″72 con una prestazione migliore di quelle precedenti, mentre Nicol continua la sua striscia negativa, sicuramente bloccata più di testa che dal punto di vista tecnico: +2″52. 38esima, infine, Roberta Melesi mentre Pichler non ha concluso la prova. Migliore performance in discesa, infine, di Alice Robinson che si colloca in 11esima piazza.

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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