Sl Zagabria: Hirscher condanna Kostelic

Ai Kostelic la Croazia proprio non piace! Anche sta volta Ivica, come la serella Janica, non è risucito a vincere sulle nevi di casa di Zagabria, davanti a una folla da stadio calcistico ed ha lasciato questo onore all’austriaco Marcel Hirscher, bravo a sfruttare al massimo il pettorale numero uno nella prima manche che si è rivelata decisiva. Brucia tantissimo anche a noi questo slalom al limite della "giustizia agonistica" per colpa di una neve resa fradicia da umidità, alte temperature e additivi gettati a chili sul tracciato. Brucia perché Cristian Deville ha concluso al quarto posto alle spalle proprio di Ivica, mentre la grande seconda manche di Neureuther, 4 a metà gara, è giunta un po’ inaspettata e in pochi avrebbero scommesso sulla sua seconda posizione finale. Cristian è però stato grande perché ha rischiato al massimo dimostrando un temperamento, un carattere e una tecnica da vero leader. Tutto è stato compromesso nella manche d’apertura dove tracciare in maniera così angolata non è sembrata una scelta così geniale, poiché era evidente che la neve si sarebbe spappolata dopo le prime due o tre discese. E’ andata così, amen! Onori a Hirscher autore anche lui di una prova conclusiva splendida, mentre lo svedese Myhrer è stato travolto dalla foga commettendo un errore gravissimo proprio all’inizio del piano. Al decimo posto troviamo Stefano Gross che ha dimostrato ancora una volta di aver fatto un grande salto in avanti. Meno dinamico e preciso è sembrato Manfred Moelgg, ottavo dopo la prima manche e ottavo anche dopo la seconda. Anche lui è incappato in un errore a ridosso del piano ed ha immediatamente buttato via l’ottimo inizio di manche. Patrick Thaler sarà sicuramente deluso del suo 13esimo posto, ma noi no, perché ha sciato comunque bene tranne che in due passaggi in entrambe le manche che gli hanno rovinato la gara. Male invece Giuliano Razzoli che non è mai riuscito a entrare in gara: bravo sul piano ma lento e impacciato sul ripido. Diamogli tempo per recuperar ela forma rallentata dalle botte che ha preso a dicembre e che gli hanno rovinato la preparazione. Nel complesso il gioco di squadra ha funzionato ancora una volta. E’ mancata soltanto la cigliegina. Ora tutti ad Adelboden nella speranza che il diluvio che si è scatenato proprio in queste ore, finisca presto.

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