Attrezzatura

Anna Veith e l’anima degli sci Head Joy

Anna Veith e l’anima degli sci Head Joy
C’è una diceria piuttosto sbagliata, ovvero che i modelli  costruiti appositamente per il pubblico femminile offrono prestazioni inferiori rispetto ai modelli unisex.

Certo, una certa differenza c’è ma si riferisce soltanto alle performance, cucite come un pregiato abito di sartoria sulla figura della donna sciatrice che, per sua natura, ha una struttura fisica differente rispetto a quella maschile.

Quindi anche gli sci devono essere strutturati in modo da esaltare le qualità che la contraddistinguono. Forza, postura, comfort e design sono le caratteristiche che i progettisti di sci e scarponi prendono maggiormente in considerazione quando devono sviluppare attrezzi dedicati.

Negli sci lady il comfort è posto tra le priorità. Comfort che spesso fa rima con leggerezza. Sì perché,  durante la sciata, il peso in più si fa sentire, quindi qualche etto in meno è sempre gradito e oltretutto aumenta la maneggevolezza. Poi per quanto riguarda stile e design i grafici disegnano serigrafie sempre attuali e alla moda.

Anche se Head con la sua linea Joy è da 15 anni è uno dei punti di riferimento per le sciatrici, per la prossima stagione presenta la nuova collezione, rivisitata sia nel look sia nelle geometrie e con dei plus, a livello di piastra e attacco, in grado di aumentare sicurezza e prestazioni.

Determinante nella creazione della nuova collezione è stata Anna Veith che, da campionessa indiscussa dello sci al femminile, ha dato il suo contributo allo sviluppo degli sci fin dalle prime fasi.

Grazie ai suoi feedback, i tecnici Head hanno costruito sci in grado di agevolare le sciatrici che amano sciare con decisione e tecnica. Numerosi sono stati infatti i test che Anna ha effettuato sui prototipi sviluppati prima di ottenere il prodotto finale voluto, ma non solo.

Oltre alla campionessa austriaca, sono state numerose le sciatrici, di differenti livelli e capacità, che hanno aiutato a sviluppare una linea completa che comprendesse modelli in grado di far divertire e di agevolare la sciata anche a chi non ha frequentato le piste di Coppa del Mondo.

La nuova geometria e il nuovo design sono stati pensati per rendere la prima parte di curva più fluida e con un maggior controllo dello sci in ogni situazione di pista e neve. Inoltre il flex più morbido al centro sci consente una distribuzione della pressione omogenea lungo tutta l’asta.

Rivista anche la piastra che, grazie ad un nuovo angolo, migliora equilibrio e carico sullo sci, aumentando la precisione e la sicurezza in curva.

E a proposito di sicurezza, la linea Joy viene fornita con il nuovo attacco Protector SLR che, oltre a fornire tutte le garanzie tradizionali in termini di sgancio, riduce, grazie alla rotazione della talloniera, il rischio di rottura del legamento crociato anteriore in caso di caduta all’indietro con torsione. Divertimento, prestazioni e sicurezza con Joy scendono in pista. Anna Veith Head Joy

About the author

Geremia Vannetti

Capo redattore di Sciare, lavora per la testata dal 1986. Maestro di sci di fondo, è nato a Varese dove tuttora risiede. È responsabile di tutto il comparto attrezzatura e moda e gestisce la Guida Tecnica all’Acquisto oltre a organizzare tutte le prove materiali. Per la testata Sciare si occupa anche dell’Agonismo Giovanile

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