Attrezzatura

Atomic Remedy 130, la precisione da gara incontra il freeski

A Livigno il freeski si fa arte. Alla partenza della cabinovia del Mottolino, nel cuore della Valtellina, Atomic ha inaugurato un’installazione dedicata al nuovo scarpone Remedy 130, trasformando uno spazio di montagna in un simbolo di libertà creativa e innovazione tecnica.
L’opera, firmata Atomic x Mottolino, celebra l’anima più autentica del freestyle moderno: potenza, precisione e libertà espressiva.

Un dialogo tra arte e performance, tra design e cultura di montagna, che consolida Mottolino come epicentro internazionale del freeski e conferma il marchio austriaco come leader anche nel mondo del “park and powder”.

Dal DNA della Coppa del Mondo alla libertà del park

Dopo oltre sessant’anni di successi in Coppa del Mondo, Atomic trasforma la propria eredità race in un linguaggio nuovo.
Il Remedy 130 nasce infatti dalla base tecnica del Redster TX, sviluppato con il contributo diretto del team freeski internazionale del brand.


L’obiettivo: offrire ai freeskier la stessa trasmissione di potenza e stabilità dei modelli da gara, ma con la capacità di assorbire gli impatti di atterraggi, salti e linee aggressive nel backcountry.

Il risultato è uno scarpone pronto all’uso, senza più bisogno delle modifiche artigianali che per anni gli atleti freestyle hanno dovuto apportare ai modelli Redster da gara.
Il Remedy 130 porta quindi la precisione del mondo race nel terreno creativo del park, con una struttura pensata per ammortizzare ogni impatto e restare stabile a velocità elevate.

La risposta alle esigenze dei freeskier
“È un qualcosa di totalmente nuovo,” spiega Ian Rocca, freestyler professionista di Livigno.

«Robusto, leggero e solido, assorbe gli urti come nessun altro grazie alla struttura rinforzata nella zona del puntale e della caviglia. Il colore Butter lo rende unico: si riconosce ovunque, anche in mezzo alla neve fresca.»

Anche l’atleta Atomic Nick McNutt, volto del Freeride World Tour, lo definisce «potente e indistruttibile, con una calzata migliorata rispetto al Redster Club Sport da cui deriva. La suola GripWalk e la punta più ampia fanno la differenza nelle giornate intense in park e freeride.»

Design, comfort e tecnologia

Il nuovo Remedy 130 si distingue per lo scafo ad alta rigidità torsionale e una flessione progressiva che garantiscono una trasmissione diretta dell’energia.
La tecnologia ShockStopper integra una base ammortizzante e uno spoiler interno morbido, per assorbire vibrazioni e urti nelle fasi più critiche.
La scarpetta Competition Elite Liner, completamente personalizzabile, blocca il tallone e lavora in sinergia con il nuovo Ankle Retention System, che avvolge la caviglia per una connessione perfetta tra piede, scarpone e sci.
La suola GripWalk offre maggiore trazione e comfort negli avvicinamenti o nelle camminate sul park.

Visivamente, il Remedy 130 rompe con la tradizione race: la tonalità “Butter”, un giallo caldo e riconoscibile, rappresenta il punto di contatto tra stile e sostanza.

Livigno, arte e movimento

L’installazione al Mottolino non è solo una celebrazione di prodotto, ma un manifesto di stile.
Unisce estetica contemporanea e cultura freeski, creando un punto d’incontro tra arte, sport e tecnologia: l’essenza di una disciplina che non smette mai di reinventarsi.

Atomic porta così a Livigno non solo un nuovo scarpone, ma un messaggio: la montagna è anche un laboratorio di idee, dove la precisione della Coppa del Mondo incontra l’energia del park.

Il Remedy 130 è già disponibile nei negozi specializzati al prezzo consigliato di 629,99 euro.
Pensato per chi scia con potenza, velocità e stile — nel park, nel powder o sul Freeride World Tour — rappresenta la nuova sintesi tra tecnica e libertà.
In una parola: freeski, ma con la maiuscola.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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