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Briko:20% in più nel 2010 rispetto al 2009

Prosegue senza sosta la crescita di Briko, il marchio italiano specializzato nellabbigliamento sportivo e negli accessori per ciclismo e per gli sport della neve. Lesercizio 2010 si chiude con il traguardo dei 7 milioni di Euro di fatturato, che rappresenta il 20% in più rispetto allanno precedente, un risultato in linea con il piano di sviluppo programmato nel 2008, al momento dellacquisto di Briko da parte della B Holding spa, facente capo alla famiglia di Silvano Boroli.

«Siamo soddisfatti del lavoro della nostra squadra in questi primi due anni di startup ha commentato Carlo Boroli, presidente di Briko il marchio è ormai consolidato e fortemente riconosciuto a livello nazionale e internazionale». Il gruppo B Holding, infatti, ha acquisito Briko nel 2008. «Nonostante questo momento difficile delleconomia e dei mercati prosegue Carlo Boroli – abbiamo raggiunto traguardi importanti sia sotto il profilo dei volumi sia della ricerca e della qualità del prodotto; tutto ciò si sintetizza in una rinnovata efficienza nel servizio al trade e nel  prodotto innovativo che offriamo al mercato».

Per proseguire nello sviluppo commerciale del brand, Briko guarda anche a oriente con lobiettivo di conquistare un posto al sole nel mercato emergente della Cina, dove Carlo Boroli ha già avviato e consolidato rapporti industriali e ora si prepara a studiare e pianificare azioni commerciali sul mercato locale. La recente partecipazione a ISPO China è linizio di una nuova avventura. «Abbiamo voluto essere presenti alla fiera dellarticolo sportivo a Pechino per valutare le potenzialità di sviluppo del mercato cinese aggiunge Boroli e impostare una strategia commerciale adeguata; ovviamente continueremo a consolidarci e crescere nei nostri mercati di riferimento».

Restando in tema di mercati esteri, i piani operativi condivisi dallazionista e dal management prevedono risorse importanti dedicate al consolidamento del business nei Paesi del nord America, dove Briko opera attraverso due società interamente controllate: Briko USA e Briko Canada. Naturalmente tutto ciò senza trascurare il mercato nazionale, punto di riferimento irrinunciabile, e puntando alla crescita delle esportazioni in Europa, dove si ritiene ci siano ampi spazi da occupare. Briko è un marchio deccellenza riconosciuto dal mercato: la proposta invernale (con abbigliamento e occhiali per sci di fondo, caschi e maschere per sci alpino e snowboard, abbigliamento per ciclismo) rappresenta il 65% del fatturato, mentre caschi, occhiali e la linea dabbigliamento bike per lestate vale il restante 35%. Labbigliamento (dallo sci di fondo al ciclismo) rappresenta oggi solo il 30% dellintera attività, ma è destinato a crescere fortemente.

«Per il futuro stiamo investendo molto nella ricerca per lo sviluppo del prodotto, perché linnovazione e la continua ricerca della qualità, ad ogni costo, è il nostro obiettivo primario, e ciò stesso è garanzia di crescita conclude Boroli il nostro interlocutore-cliente è molto esigente: i nostri prodotti devono essere belli e consentire prestazioni elevate, esattamente come il nostro motto: "Briko a beautiful performance" ».

Per Briko la ricerca è sempre al primo posto: infatti nel Piano Industriale, alla voce R&D, sono destinate il 20% delle risorse.  Le attività sono concentrate in Briko Lab, il centro di ricerca che ha lobiettivo di sviluppare concept innovativi e nuovi materiali da immettere nellofferta delle prossime collezioni. Ed è proprio da Briko Lab che, dopo la necessaria fase di sviluppo, sono nati gli ultimi due prodotti estremamente innovativi: il casco da sci con Bluetooth® integrato e la maschera da sci con GPS Inside, un concentrato di tecnologia e innovazione, veri cavalli da battaglia per la prossima stagione invernale.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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