Attrezzatura

Elan Amphibio: due sci in uno

Inizio inverno, Kaprun Austria,  arriviamo che è sera nel mega albergo che Elan ha fatto diventare la sua base la presentazione ufficiale dei rivoluzionari modelli pensati per la stagione 2011/2012. Prima di cena Luka Grilc, project and Design director di Elan, e Matjaz Meglic, direttore vendite internazionale, con gli ex campioni Christian Mayer e Bojan Krizaj, illustrano alla stampa europea Amphibio l’innovazione che  accompagnerà Elan nei prossimi anni. Amphibio, due elementi che si incontrano, come la terra e l’acqua, per dare vita ad uno sci completamente nuovo in grado di dare vantaggi concreti agli sciatori. Questi due elementi che sono combinati nella tecnologia Amphibio sono il Camber e il Rocker. Il camber è la classica conformazione dell’asta che prevede un ponte centrale con l’appoggio dello sci sul terreno lungo tutta la sua lunghezza, dalla coda a tutta la spatola. Il Rocker è invece la tecnologia di tendenza, mutuata dai larghi modelli da freeride, che prevede un appoggio dello sci al terreno più limitato grazie alla spatola con una curvatura verso l’alto più «lunga» rispetto agli sci tradizionali. Il camber ha il vantaggio di offrire una superficie d’appoggio ampia con una conseguente tenuta, stabilità e presa di spigoli efficaci su ogni  terreno e con qualsiasi di neve. Il Rocker ha il grosso vantaggio, di offrire una superficie d’appoggio più corta a livello di spatola e quindi un’inversione di spigoli estremamente semplice, rapida e facile. Quando poi lo sci è posto sullo spigolo la tenuta è garantita al 100%. Inoltre il Rocker posto sulla lamina a monte diminuisce il rischio di spigolate improvvise, aumentando in questo modo la sicurezza  dello sciatore. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Elan Amphibio Insomnia

Queste due tecnologie, unite per la prima volta in un solo attrezzo, hanno come scopo quello di avere uno sci facile nell’inversione ma estremamente stabile e sicuro nell’esecuzione della curva anche nelle situazioni più difficili che si possono trovare in pista e al di fuori di essa. Tra l’altro questa combinazione di struttura ha comportato un cambiamento nella distribuzione dei materiali e nella costruzione delle due aste. Tanto per iniziare si ha uno sci destro e uno sinistro.

 
 
 
 
 
 
 
 

Elan Amphibio WaveFlex 12

La costruzione a onde Waveflex è stata modificata per variare la resistenza alla torsione tra la parte interna e quella esterna dello sci. Anche i materiali inseriti nella parte interna e in quella esterna dello sci hanno diverse dimensioni e disegni, proprio per integrarsi con il rocker da una parte e con il camber dall’altro. Quindi c’è un notevole lavoro di progettazione, di ottimizzazione dei processi produttivi perchè vengono creati due sci differenti (destro e sinistro). La tecnologia Amphibio sarà applicata, a partire dalla prossima stagione (2011/2012) ai modelli della linea Waveflex e, in particolare al Wave Flex 12, al Waveflex 14 e al Waveflex 82, oltre al bellissimo modello lady Insomnia.  Anzi tutti i modelli Amphibio, anche esteticamente, sono molto belli, dal momento che sono stati disegnati a livello di design da Porsche Studio che, oltre a firmare le auto del gruppo omonimo, collabora con con tantissime altre realtà produttive. Tanto che dall’anno della sua fondazione nel 1972, Porsche Studio ha ricevuto ben 130 premi nazionali e internazionali di design. 

 
 
 
 
 
 
 


Elan Amphibio WaveFlex 14

In pista, nonostante il tempo non fosse proprio ideale per una prova estremamente precisa, gli sci hanno rispettato e superato le aspettative, mostrando grande facilità nell’inversione e tenuta sicura e stabile lungo tutto l’arco di curva. In particolare, visto il fondo con neve fresca, è risultato molto divertente l’Amphibio Waveflex 82. A livello d’inversione, non sembrava di avere sotto i piedi un 82 millimetri, tanto è rapido e facile il cambio, ottimi anche il galleggiamento e la capacità che ha lo sci di adattarsi alla morfologia del terreno consentendo una sciata stabile e sicura in ogni situazione. Il particolare molto interessante è che gli sci risultano così facili che è possibile, anzi consigliabile, utilizzarli di una misura non troppo corta, tanto questi modelli girano solo col pensiero.

 

 

 

 


Elan Amphibio WaveFlex 82

Belli e facili i due modelli Allround, con il 12 estremamente maneggevole e il 14 decisamente più performante, ma per questi due modelli rimandiamo ad analisi più approfondite nel corso dell’inverno. Già da quest’inverno Elan organizzerà un tour per testare sulla neve queste primizie in grado di portare vantaggi concreti agli sciatori. 

L’IDEA CHE PRENDE FORMA, ECCO COME NASCE UNO SCI

Elan in questi ultimi anni ha sempre presentato nuove tecnologie. Luka Grilc è a capo del team che sviluppa e produce gli sci Elan. Approfittiamo della presenza di Luka a Kaprun per chiedergli come in Elan si passa dall’idea al prodotto finito. «Si è cominciato a lavorare al progetto Amphibio – esordisce Luka – già da febbraio 2010 quando si è visto che il trend della struttura rocker iniziava a prendere piede. In Elan si sono studiati i vantaggi e gli svantaggi della tecnologia rocker. Si è deciso di creare questo nuovo sci, top di gamma per l’allround, che fosse sì facile da mettere in curva, ma che mantenesse sempre una grande precisione e tenuta. Per unire queste due caratteristiche si sono creati uno sci destro e uno sci sinistro con camber all’interno e rocker nella parte esterna dove è stata posizionata anche una struttura più morbida in grado di far deformare leggermente di più lo sci, grazie anche al waveflex posizionato in modo diverso. Da febbraio è iniziata la sperimentazione, prima su sci esistenti, poi a fine marzo si è iniziato a collaborare con Porche Studio per creare uno sci ex novo anche dal punto di vista del design. In luglio si sono iniziate le prove sugli sci nuovi. Si è lavorato su 20 prototipi dei tre modelli, con oltre 25 giorni sulla neve sia su ghiacciaio sia negli ski-dome per avere delle risposte certe su ogni tipo di neve. Prima di confermare lo sci a settembre sono state fatte prove con più di 30 agenti, tra cui Christian Mayer con donne e varie tipologie di sciatori. Poi si è iniziato subito a fare il marketing plan. Ad un’agenzia slovena è stato affidato il compito di organizzare il demo tour e la comunicazione attraverso concetti semplici ma rivoluzionari che scaturiscono  dalla sinergia tra i vari team di lavoro che si interfacciano tra di loro in modo continuo, riuscendo a risolvere problematiche e sviluppare concetti in modo rapido ed efficace. Per il momento, il progetto Amphibio, è focalizzato sulla linea Allround Waveflex con l’obiettivo di vendere circa il 30% in più di sci e di posizionare il marchio  in una fascia medio alta, ma non esclusiva, soprattutto a livello di prezzo, grazie anche al contributo stilistico di Porsche Design. In un futuro, non è escluso che questo progetto, con le dovute modifiche, possa essere trasferito ai modelli race carve, in cui la precisione può essere coniugata con la maneggevolezza».  

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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