Attrezzatura

Fai la scelta giusta

Siamo arrivati a giugno, un periodo molto intenso per alcuni nostri testatori impegnati prima a Les 2 Alpes per i test consumer e in Val Senales poi per quello degli scarponi. Questo appuntamento si è rivelato molto importante e interessante. Dopo un’attenta riflessione, il nostro staff composto da Geremia, Ninna, Antonio e Michele ha suggerito una radicale trasformazione delle valutazioni degli scarponi presentati dalle aziende. Se ne era già parlato alla fine dei test dello scorso anno quando erano stati messi in discussione i sistemi di valutazione in seguito ai cambiamenti che ha subìto ultimamente il settore dello scarpone. Un attrezzo questo divenuto sempre più determinante grazie al carving, è attraverso lo scarpone che lo sciatore trasmette sulla neve la sua tecnica e contemporaneamente riceve dal terreno le sensazioni che deve poi essere in grado di adattare. Questo processo di adattamento ha bisogno di essere abbinato ad altri fattori quali condizione della neve, velocità sostenuta e raggio di curva scelto, il tutto nel più breve tempo possibile. Più il piede è fermo, più le sensazioni saranno rapide e immediate. Lo scarpone deve «parlare» allo sciatore. Abbiamo deciso di anticipare l’arrivo in Val Senales con una riunione presso il Bar Class a Rovereto. Il bar diventerà in futuro un punto di riferimento per gli spostamenti del team essendo da poco divenuto proprietà di Marcella e Grigo. Un incontro necessario, data l’importanza del cambiamento delle schede di valutazione che i testatori hanno dovuto compilare con le loro valutazioni. Abbiamo notato con piacere che tutti hanno accettato e seguito con attenzione le novità, quasi fossero una logica conseguenza. La guida si mostra particolarmente attenta all’abbinamento degli scafi degli scarponi alle svariate forme dei piedi. Del team fanno parte testatori con piedi di forme diverse che seguono un equilibrio preciso e stabilito. Abbiamo a questo proposito fotografato ed elencato ogni forma di piede indicando misure precise, ovvero larghezza e altezza del collo che consentono di calcolarne il volume. Il lettore deve cercare di capire con molta attenzione a quale forma del piede si avvicina la sua per poter andare a leggere le indicazioni fornite dal testatore con cui si è identificato. La scelta dello scarpone deve essere fatta con particolare oculatezza. La lunghezza dello scafo deve essere il più vicino possibile a quella del proprio piede e dev’essere misurata con gli attrezzi a disposizione nei negozi di articoli sportivi. Dopodiché è necessario abbinare la larghezza del piede a quella dello scafo. Più alto è il livello della tecnica sciistica, maggiore è l’importanza della scelta dello scafo. Per poter avere uno scarpone più performante, per avere la possibilità di migliorare la propria tecnica, la scelta deve cadere su uno scafo in grado di trasmettere più sensibilità, la calzata dev’essere come quella di un guanto e il piede essere «bloccato» il più possibile. Il top consiste nel trovare il giusto compromesso tra comfort e performance. Per quanto riguarda il flex, si deve tenere conto della temperatura. Quando si provano e scelgono gli scarponi i gradi centigradi del negozio sono certamente superiori a quelli che si troveranno sulle piste in una giornata d’inverno. Si tenga quindi conto che un flex «giusto» e rigido potrebbe rivelarsi eccessivo una volta trasferiti gli scarponi dal negozio alla pista. Il flex dev’essere scelto in base al proprio livello sciistico. Nella Guida trovate gli abbinamenti tra flex e livello tecnico nonché i consigli dei nostri testatori per variare la scelta della durezza in base al proprio peso. A questo punto il consiglio che vi do è quello di non esitare a cambiare scarpone, solo così potrete avere soddisfazioni e gioie una volta in pista. Buon divertimento!

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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