Attrezzatura

I nuovi Stöckli Laser GS, SX e SC

È stata una di quelle trasferte in cui mi sono chiesta, più volte: ma possibile che mi paghino pure? Lenzerheide, Stöckli Product Days 2017. Pomeriggio in aula come una brava scolaretta ad ascoltare la teoria, mattino dopo in pista, a sperimentare sulla neve. Certo, quando ti senti dire che gli sci Stöckli si vendono come il pane, che i rappresentanti vengono accolti con i tappetini rossi quando vanno a proporre le novità e che in un mondo dove si tende a svendere tutto, spesso anche l’anima, i prezzi di questi sci sono stabili e gli sconti non esistono, bé, ti viene davvero da stringere la mano a chi tiene alto il nome di quest’azienda 100% made in Swiss che ha recentemente inaugurato una nuova sede a Malters, 800 metri quadrati di assoluta modernità, e ha l’obiettivo di diventare il migliore marchio di sci nel mondo, sviluppare il mercato dei noleggi con nuovi prodotti ad hoc, crescere nell’export e, ultimo ma non ultimo, mantenere la qualità degli sci a livello top. Simbolo dell’immagine Stöckli nel mondo è Tina Maze, ma i recenti successi di Ilka Stuhec, diventata fenomeno da quando ha messo ai piedi gli sci svizzeri, sono lì a confermare e rafforzare la bontà del prodotto nel mondo delle gare.
Ed eccomi finalmente in pista con questi gioielli: a Lenzerheide ha nevicato poco e fa molto freddo, il fondo è quindi molto duro, con neve per lo più artificiale. Parto subito con il Laser GS, proposto quest’anno in una nuova misura, 176 cm, con raggio 23 metri e con punta e coda allargate. Per il primo giro scelgo però la misura più corta da 170 e la prima sensazione, andando verso la seggiovia, è di avere ai piedi uno sci estremamente stabile. In pista, poi, ho sentito uno sci davvero portato per girare, girare e girare ancora, chiude le curve che è una meraviglia e dà piacere anche nel raggio corto. Inutile dire che dopo questo primo giro avevo una gran curiosità di provare la novità più lunga, che va a sostituire la misura 173. Ed eccomi di nuovo in cima alla pista. Ohh adesso sì che posso mollare a tutta, perché questo sci si esalta in velocità, tanto meglio se il terreno è liscio e compatto.

Dopo essermi scaldata per bene, passo al modello SC, misura da 170 cm. Che facilità… che leggerezza, che sci rilassante! Via, avanti il prossimo, scelgo un altro Laser, l’SX, per completare la bandiera tricolore passando al verde dopo il rosso e il bianco. Nella misura 177 cm l’ho trovato davvero stabile, divertente per tirare curvoni in velocità, dove dà una sicurezza incredibile. Lo dovessi usare tutti i giorni però lo preferirei un po’ più corto. Comincio ad essere un po’ stanca e per concludere la giornata scelgo quindi un modello molto più tranquillo della nuova linea O Tree/O Tree Motion (ha sostituito la O Two). L’estetica è da urlo con l’inserto in bambù: con questo modello ai piedi mi sento veramente una signora e scio di conseguenza… senza esagerare con la velocità e dimenticando le prestazioni dei Laser. Ma mi diverto lo stesso!

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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