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Le pillole di Head: il processo di sviluppo della linea WC e Rebels Pro

Le pillole di Head: il processo di sviluppo della linea WC e Rebels Pro
Costruire lo  sci è come comporre un puzzle, per avere le risposte volute  tutti i pezzi che lo compongono devono avere determinate caratteristiche e essere collocati al posto giusto. Con stefano silvestri vediamo le scelte fatte per dare vita alla linea WC e Rebels Pro, nuove non solo nel look

Il clima e la neve sono in continuo mutamento. Il fondo su cui si sciava vent’anni fa non è uguale a quello su cui si scia oggi. Nuovi metodi di battitura, la neve artificiale e il cambiamento climatico influiscono, in generale, sullo stato delle piste.

E anche i progettisti, alla luce anche delle innovazioni tecnologiche, devono ripensare alla progettazione degli sci in modo da creare attrezzi sempre più facili e performanti al tempo stesso.

Partendo proprio da questi presupposti ecco che i tecnici Head hanno dato vita e sviluppato i nuovi modelli della linea Worldcup Rebels che rappresenta il Top di gamma della Casa austriaca per quanto riguarda il segmento performance race.

Un segmento che vede la presenza di 6 modelli, i tre nuovi sci della LINEA PRO (e-Speed Pro, e-Race Pro, e-SL Pro) e tre per quanto riguarda la linea World Cup (e-Speed, e-Race, e-SL).

«Queste due linee – ci dice Stefano Silvestri, Category manager Head – si differenziano per il target finale per cui sono pensate. La linea Pro, caratterizzata visivamente dalla livrea azzurra, si rivolge allo sciatore che cerca le la massima precisione in conduzione anche nelle discese più estreme a livello di pendio, velocità e dinamismo.

La linea World Cup, che ha mantenuto il tradizionale look bianco,

è sempre pensata per sciatori tecnicamente evoluti e alla ricerca delle massime performance ma è più permissiva e un po’ meno impegnativa anche utilizzando una sciata, sempre di alto livello, ma un po’ più rilassata».

Al di là della serigrafia, quali sono le particolarità che differenziano le due linee?

«Le differenze che caratterizzano a livello comportamentale la linea Pro dalla World Cup sono legate sia alla struttura sia al setup. Partendo dall’analisi, del terreno dove si scia, dalla tipologia di curva ideale e dalle capacità tecniche dell’utente finale i progettisti di Kennelbach sono intervenuti sui legni e sulla struttura stessa dell’anima dello sci in legno lamellare in modo da combinare facilità d’utilizzo e performance.

Per questo hanno studiato una nuova combinazione di essenze legnose in grado di dare risposte adeguate alle finalità richieste, ma non solo. Intervenendo anche a livello di spessore e di alternanza tra un tipo di legno e l’altro si è riusciti ad ottenere risposte estremamente precise per ogni modello.

Diminuendo ad esempio la larghezza dei vari listelli che compongono l’anima sono stati eliminate del tutto le possibili imperfezioni strutturali dei vari legni in modo da avere poi risposte più omogenee e costanti.

Per realizzare le due strutture Rebels WC e Pro i tecnici di Kennelbach hanno modificato struttura e sciancratura per ottenere più performance e più facilità nell’utilizzo

Partendo da questi presupposti, il nucleo degli sci della linea Pro è formato dall’abbinamento di tre legni: abete, faggio e frassino.

Quest’ultima essenza legnosa che è dotata di una grande resistenza alle sollecitazione e di una grande risposta elasticità viene posizionata esternamente a contatto con il rivestimento del fianco in fenolo un materiale incomprimibile che aumenta ulteriormente la risposta elastica e la precisione dell’asta.

Per quanto riguarda invece l’anima dei modelli World Cup vengono utilizzati listelli di abete e faggio mentre per il rivestimento dei fianchi al posto del fenolo si utilizza l’ABS che favorisce l’assorbimento».

In pratica questa diversa struttura tra le due linee cosa comporta?

«Le differenze – continua Silvestri – sono evidenti e legate anche alla sciancratura dei vari modelli che in generale è minore rispetto agli sci dello scorso anno. Il Pro e-Speed e il WC e-Speed, entrambi pensati per curve medio/ampie, si differenziano per una diversa sciancratura e una maggiore resistenza alla torsione del primo che richiede grande precisione da parte dello sciatore, mentre il secondo con una risposta elastica più dolce può essere utilizzato anche in modo meno esasperato e più tranquillo.

Il medesimo discorso, ovviamente con tipologie di curve differenti, si può applicare ai modelli e-Race Pro e e-Race, i primi più rigidi torsionalmente ma entrambi versatili a livello di arco di curva. Stessa cosa anche per e-SL Pro e e-SL, che offrono una sciancratura più aggressiva, risultando ideali per eseguire curve più chiuse».

La piastra Race Plate Evo 14 montata sui WC Rebels e  WCR 14 dei modelli Pro

Oltre alla struttura quali sono le altre differenze sostanziali?

«Direi quella legata al setup piastra/attacco. Nei modelli Pro si utilizza la piastra di Coppa del Mondo WCR 14 molto precisa in grado di trasmettere carichi importanti sullo spigolo dal momento che si posiziona su tutta la larghezza dello sci. 

Per quanto riguarda invece i World Cup viene montata la piastra Race Plate Evo 14 che divisa in due elementi e più stretta è un po’ meno diretta e consente carichi minori per poter deformare l’asta».

I tre modelli WC Rebels: e≠Speed, e≠SL, e≠Race

Il percorso per creare e commercializzare lo sci con le caratteristiche volute non deve essere semplice, quanto tempo ci vuole per passare da un’idea al prodotto finito?

«In genere ci vogliono circa 2 anni e mezzo. La nuova linea Pro, ad esempio, nasce a settembre del 2020 per vedere la luce a fine 2022. Un percorso che, come abbiamo visto la puntata precedente, si sviluppa sia in laboratorio sia sul campo con l’utilizzo di testmen anche di  differenti nazionalità in relazione al target di riferimento dello sci in cantiere.

I tre modelli della linea WC Rebels Pro: e-Race Pro, e-SL Pro ed e-Speed Pro

Ad esempio nel caso delle linee Race performance gli italiani son sempre in prima fila. Per non parlare poi di quando si vogliono utilizzare nuove serigrafie e colorazioni che devono catturare l’attenzione dello sciatore già al primo colpo d’occhio e evidenziare, come nella linea Pro, il cambiamento».

Tra le due linee qual è lo sci più bello?

«Lo sci più bello in assoluto per noi di Head non esiste, la nostra filosofa – conclude Silvestri – è quella di creare attrezzi che siano in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative di ogni sciatore. Per cui ognuno può trovare nelle nostre collezioni lo sci più adatto a lui e che lo invogli a tornare sulla neve con il sorriso e la voglia di divertirsi». pillole Head linea WC Rebels Pro pillole Head linea WC Rebels Pro pillole Head linea WC Rebels Pro


About the author

Geremia Vannetti

Capo redattore di Sciare, lavora per la testata dal 1986. Maestro di sci di fondo, è nato a Varese dove tuttora risiede. È responsabile di tutto il comparto attrezzatura e moda e gestisce la Guida Tecnica all’Acquisto oltre a organizzare tutte le prove materiali. Per la testata Sciare si occupa anche dell’Agonismo Giovanile

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