Attrezzatura

Neveplast Np30 Freeski è verde ma “lascia” il bianco!

Neveplast Np30 Freeski è verde ma “lascia” il bianco!
Tutti non vedono l’ora di ascoltare quel magnifico “clak” che si genera quando lo scarpone si ancora allo sci. E naturalmente che questo possa accadere su svariati metri di neve. Su questo è inutile anche soffermarsi a discutere. Tuttavia esistono diverse situazioni e motivazioni per cui è comunque richiesta l’azione con lo sci o la tavola in totale mancanza di neve.

In questo caso… “Toc, toc… buongiorno, sono Neveplast, mi avete chiamato?“. Dai, chi non la conosce… Ogni stagione l’azienda bergamasca sforna nuove idee, tecnologie, prodotti. E se lo fa è segno evidente di due fattori. Il primo: la richiesta c’è eccome e su svariati ambiti sportivi.  Il secondo: in laboratorio gli alambicchi continuano a fumare, segno che l’esperienza cresce di giorno in giorno e il prodotto pur verde nell’anima, assomiglia sempre di più al bianco!

L’ultimo bambino nato si chiama Neveplast NP30 Freeski. Fermi tutti, no, non è una outpiste di powder simulata. Neveplast arriva dove può arrivare, ovvero regalare sensazioni più simili possibili allo sci vero, senza dover snaturare la tecnica. Cerchiamo di capire allora, cos’ha di così speciale la pista Freeski.

Innanzitutto diciamo che dietro a ogni singolo aghetto di plastica (ci prendiamo questa volgare licenza), c’è dietro uno studio e uno lavoro tra prove e collaudi che fa spavento. D’altra parte gli aerei esistono perché qualcuno prima si è stampato contro qualche albero.

Il risultato che si ottiene non te lo può dare un simulatore. Produci, provi e capisci se funziona oppure bisogna sperimentare ancora. Da considerare anche che aziende produttrici di piste in plastica (quella Neveplast è totalmente ecologica) non si trovano in ogni angolo di strada. Dunque non puoi basarti nemmeno sugli errori o le intuizioni degli altri.

 

E questo spiega l’unicità di un prodotto del genere che si basa sull’esperienza, sulla passione per gli sport invernali oltre a un asso nella manica che nessun altro potrà mai avere: la guida e l’incitamento da lassù di Edoardo. Freeski esce dalla testa di un team il cui capofila è il fratello Niccolò che dice:

Da qualche anno stavamo lavorando ad un nuovo materiale che simulasse la sciata su neve più morbida. E che rendesse l’esperienza ancora più divertente, insomma per tutti.

Grazie alla nuova tecnologia e geometrica applicata NP30 FREESKI credo che sarà davvero un prodotto rivoluzionario, che mancava nel mercato delle piste da sci artificiali. Lo dico da manager ma prima ancora da grande appassionato di sci.

Sciare su Neveplast FREESKI mi diverte moltissimo e mi viene tutto più facile. Si ha la sensazione di poter spegnere per un attimo il cervello, non pensare all’ esasperazione del gesto tecnico e liberare la mente godendo di una bellissima sensazione di libertà.

Neveplast NP30 FREESKI è stato sviluppato partendo da Neveplast NP30 ALPINE che rimane sempre il prodotto di punta soprattutto per lo sciatore che vuole allenarsi e cerca, in ogni curva, l’esasperazione del gesto tecnico. È altrettanto performante in termini di prestazione ma, grazie alla rivoluzionaria geometria applicata, è ancora più trasversale.

Insomma ha la presunzione di accontentare tutti gli appassionati dello sci e dello snowboard, strizzando l’occhio in particolare al principiante, a chi nella sciata cerca principalmente il divertimento. E soprattutto è studiato su misura per accontentare le esigenze dei freestyler che vogliono chiudere nuovi trick in park, anche d’estate, senza la neve. Neveplast Np30 Freeski è Neveplast Np30 Freeski è

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).