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Rossignol “One for One”: per ogni sci venduto, l’azienda ne donerà uno ricondizionato a organizzazioni benefiche

Rossignol “One for One”: per ogni sci venduto, l’azienda ne donerà uno ricondizionato a organizzazioni benefiche
Il programma denominato One for One è partito il 22 novembre e proseguirà fino al 30 aprile. Oltre a prolungare il ciclo di vita degli sci alpini Rossignol usati, il programma punta anche a sostenere organizzazioni di volontariato impegnate a fornire a comunità svantaggiate le risorse e i mezzi necessari per godersi le gioie dello sci e degli sport invernali.

“Siamo estremamente felici di annunciare l’avvio di questo nuovo programma, che si configura come il naturale prolungamento delle più ampie aspirazioni del nostro marchio, sia in termini di apertura delle montagne alle nuove generazioni e a nuove fasce di sciatori e rider, sia di miglioramento della gestione del nostro ambiente” ha detto Gabriel Authier, Direttore generale marketing del gruppo Rossignol.

Ogni anno, Rossignol raccoglie migliaia di sci usati ma ancora utilizzabili dai centri di distribuzione e assistenza della propria rete sia attraverso varie partnership regionali, sia nel quadro di programmi di assistenza e post-vendita a livello globale.

La possibilità di prolungare il ciclo di vita di questi sci ampliando al contempo le opportunità di accesso agli sport invernali è perfettamente in linea con le più ampie ambizioni sociali e ambientali che il gruppo Rossignol ha implementato attraverso il suo  programma RESPECT.

L’impegno del marchio nel rimettere a nuovo e certificare l’integrità di ogni sci e di ogni sistema di attacchi prima che vengano rimessi in circolazione richiede l’attivazione di importanti risorse umane e finanziarie del centro di produzione di sci Rossignol di Sallanches (Francia).

Ogni paio di sci ricondizionati verrà fornito con attacchi integrati premontati facilmente regolabili, anch’essi testati e certificati prima dell’uso.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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