Attrezzatura

Scarponi Atomic Redster Fis 150 Lifted

PROVA A SECCO
Fornita ai test nella versione con flex 150 e pianta 95, ha confermato tutte le qualità già emerse in passato: rigidità e bloccaggio serrato sono le prime che vengono segnalate dopo la prova a secco, iniziata con la sorpresa di una calzata tutto sommato facile. Da navigato negoziante Gattiglio scrive che questa scarpa «regala sensazioni forti quali precisione, avvolgimento, serraggio e tenuta, mi chiedo cosa penserà chi la prova per la prima volta, potrebbe anche spaventarsi!». Volete la risposta? Penserà che la sensazione di comfort non è ottimale, ma in una scarpa di questo livello ci sta. Molto valide le chiusure, come assicura Gennari: «Il gancio largo chiude bene anche se schiaccia un po’ il collo del piede; il velcro con booster, unico nel suo genere, è davvero molto efficace». E dopo una calzata no problem, «con le plastiche che scivolano una sull’altra inghiottendo il piede» (Gennari), ecco «un’uscita un po’ meno agevole» (Verdecchia): ma la giornata è finita ed è ora del meritato relax, anche per i piedi.

Atomic Redster Fis 150
Atomic Redster Fis 150

PROVA SULLA NEVE
«Appena scendi dalla seggiovia capisci che la discesa sarà molto divertente e in effetti così è, perché questa scarpa è precisa e aggressiva al punto giusto, con un flex perfetto» esordisce Mallen, e perfetto è proprio il termine esatto per definire il flex di questa Redster, almeno per sciatori pesanti e potenti come lui. Certo, «servono preparazione fisica e ottima tecnica per sfruttarla al 100%» (Verdecchia), ma le sensazioni di controllo, tenuta e conduzione saranno poi esaltanti. Ecco il pensiero di Gattiglio: «È una scarpa reattiva e dinamica, richiede decisione, ma poi si adatta splendidamente ad ogni arco di curva e quando la velocità aumenta la sensazione di solidità e tenuta dà grande sicurezza». E Marchetti: «La rigidità del flex e la pastosità della plastica danno come risultato grande precisione in tutte le fasi della curva e la scarpa non risulta mai nervosa». Chiusura a Bonelli: «Lo scafo trasmette una bella sensazione di sensibilità all’arco plantare e ciò consente di gestire molto bene l’appoggio sullo spigolo dello sci».

 

CARTA D’IDENTITA’
Calzata: tradizionale
Scafo: 95 mm
Leve: serie 7000 in alluminio
Regolazioni: doppio cinturino RS da 55 mm
Scarpetta: World Cup Linear
Particolarità: Memory Fit, 3 Flex Fram inclusi. Scafo con incluso spessore da 3 mm e Carbon Spine
Misure: 23 – 29.5
Prezzo: NC

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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