Attrezzatura

SCIARE SKITEST: Slalom Gigante Fis

 Panoramica pre-stagionale sugli sci da slalom gigante a norma Fis che Sciare magazine ha provato per voi a Limone Piemonte e a Pampeago. Ricordiamo che questi modelli hanno una sciancratura da 27 metri, parametro indispensabile per partecipare a competizioni Fisi e Fis. Si differenziano nettamente dai Race Carve gigante sia per struttura che per geometrie. Gli sci sono stati testati da professionisti tuttavia una prova per questo genere di modelli va considerata in maniera differente rispetto a quella di uno sci da negozio per qualsiasi sciatore. Non abbiamo preso il tempo cronometrico, nè sono stati effettuati test altamente scientifici come avviene per gli atleti di Coppa del Mondo. Tuttavia i risultati offrono un’indicazione utilissima per chi, senza velleità estreme, desidera accedere a questa tipologia di modelli.
I testatori di Sciaremag che hanno provato i modelli da slalom gigante Fis sono: Gianluca Grigoletto, Matteo Nana, Andrea Giordano, Francesco Dalpozzo, Federico Richetta, Andrea Caruso, Alain Pini, Loris Bonelli, Marco Demartin  e Stefano Pacinelli

 

ATOMIC RACE GS FIS

Davvero difficile trovare difetti a questo sci, sorprendente fin dalla prima curva, quando si dimostra tutt’altro che difficile. Per capirlo, e soprattutto per riuscire a sfruttarlo al 100%, serve però qualche discesa, poi, statene certi, arriveranno solo soddisfazioni. «Davvero difficile non divertirsi con questo sci: ad ogni curva incrementa la velocità mantenendo sempre stabilità e precisione incredibili» commenta Pacinella e proprio l’accelerazione è la dote migliore di questa macchina da gara.  

BLIZZARD GS MAGNESIUM

Non risulta subito facilissimo e dà il meglio ad alta velocità, quindi nei pali. Per essere sfruttato nelle sue doti migliori, che sono la precisione e la stabilità, richiede una buona preparazione atletica e una sciata decisa, «soprattutto nella fase di svincolo e in caso di terreno scalinato, dove tende a imbizzarrirsi se non si rimane ben centrali con il peso» (dal commento di Pini). Per goderselo anche in campo libero serve una pista molto larga, dove fare velocità e curvoni ampi.

 

 

BOTTEROSKI LIMONE RACE GS BY MARC GIRARDELLI
 Il marchio di Limone Piemonte conferma di saper fare ottimi sci. Questo modello, realizzato con la consulenza di Marc Girardelli, è particolarmente adatto per gli agonisti ben preparati fisicamente e tecnicamente, perché, come ha scritto Giordano, «risponde meglio agli stimoli quando è messo sotto torchio». Non risulta subito facilissimo e fatica un po’ ad essere corretto durante la fase di curva, soprattutto quando la velocità è bassa. La reattività è la dote in cui potrebbe migliorare.    

DUEL 4 WIN GS

Ancora una volta Duel non delude, proponendo uno sci quasi perfetto, capace di abbinare facilità e prestazioni. «Molto intuitivo, permette di andare al limite senza problemi e anche sul terreno più duro dà la massima sicurezza» scrive Dal Pozzo, con Pacinella ad esaltarsi per come questo sci «fa divertire senza chiedere in cambio fatica grazie a reattività e precisione straordinarie». Sia fra i pali che in campo libero offre le stesse ottime prestazioni di stabilità e precisione. 

 

DYNASTAR SPEED COURSE WORLD CUP

Non eccessivamente «cattivo», per via delle sue doti di estrema facilità è parso adatto a sciatori leggeri più che pesanti e sempre per lo stesso motivo è da consigliare ad agonisti non troppo esasperati. A bassa velocità risulta molto facile e stabile, dote quest’ultima che perde invece un po’ nel momento in cui sale il contachilometri, soprattutto nella seconda parte della curva. In campo libero fa divertire e dà belle soddisfazioni, «anche variando l’ampiezza degli archi di curva e la velocità». 

 
 
 
ELAN GSX FIS WAVEFLEX PLATE 
 
Ecco un altro modello da gara che ha fra le sue doti principali la facilità e la capacità di entrare subito in sintonia con chi gli sta sopra, ciò che infonde grande fiducia e rende tutto molto più piacevole. Non gli mancano d’altra parte altre qualità importantissime, come ad esempio la stabilità o la precisione. Inoltre: «Ha un’ottima gradualità di deformazione, è progressivo e l’ho trovato molto valido sia nei pali che in campo libero» è il commento di Castellano. Buona anche la reattività nei cambi. 
 
 
 
 

 

FISCHER RC4 WORLDCUP GS 

 Sci di alta qualità, dà il massimo in velocità e fra i pali, in curve con raggio oltre i 27 metri, ma offre ottime sensazioni anche in campo libero con archi diversi. «Rapido e deciso a inizio curva, in uscita aiuta a diminuire la presa di spigolo e accelera molto bene» commenta Pini, con De Martin ad aggiungere che «nel finale di curva è molto reattivo e ben gestibile». La misura testata (193 cm) va consigliata a sciatori potenti e ben allenati, gli altri possono sceglierlo più corto.  

 

 

KNEISSL WHITE STAR GS FIS

È uno sci facile, adatto a chi pratica un agonismo non esasperato e vuole ai piedi un attrezzo non troppo faticoso, ma capace di infondere sicurezza in ogni situazione. «Si mantiene stabile e preciso in tutta la fase di curva, nel finale non spinge tantissimo, ha una reattività intermedia ma molto ben gestibile, per questo è da consigliare a sciatori non troppo aggressivi o pesanti» il commento di Bonelli, confermato da Grigoletto: «Non spinge tantissimo, ma non fai mai fatica a gestirlo, infonde sicurezza». 

 

 

NORDICA DOBERMANN GS-R

Buonissime le sensazioni con questo sci, capace di adattarsi ad ogni richiesta di chi lo guida. Se spinto ad alta velocità regala prestazioni di alto livello, se tenuto «a bada» si fa gestire docilmente senza chiedere troppa fatica. «L’entrata curva è rapida e su tutto l’arco offre stabilità e tenuta» scrive Pini, con Castellano a far invece notare che «nei pali, su terreno mosso, difetta un po’ nella fase del cambio». Pacinella infine: «In gigante permette di dare il meglio, ma non perdona molto gli errori».     

 

 

SALOMON GS LAB

 

Stimolante già al primo impatto per il suo look aggressivo, questo sci si rivela davvero tosto anche in pista, offrendo prestazioni fantastiche per sciatori aggressivi e potenti. «Macchina da guerra che accelera da paura» è stato il commento unanime, abbinato al consiglio di «scatenarlo soprattutto fra i pali, dove diventa una belva da domare con attenzione». Straordinario per precisione e stabilità, per Grigoletto «dove lo metti sta e quando prende va!». Non è facile da manovrare in campo libero a bassa velocità.  

 

 

STOECKLI LASER GS WC FIS

 Non si smentisce lo sci del marchio svizzero, purosangue di razza: stabilità, precisione di altissimo livello e reattività non gli mancano, a inizio curva non è faticoso da girare e nel finale offre una spinta davvero notevole. Per Pacinella «è uno sci tutto sommato semplice, dà subito sicurezza e ti invita a portarlo al limite, l’unico consiglio è di non arretrare, infatti non perdona molto in caso di errore!». Concorda Dal Pozzo: «Per sfruttarlo al 100% bisogna stargli sempre bene sopra». Pali o libero, sempre ok. 
 
 
 
VIST SUPER FRONT ONE 
 

 Si mostra subito tranquillo, adatto senz’altro per fare bei curvoni da gigante in campo libero, un po’ meno per spingere a tutta fra i pali. Facile da mettere in curva, va tutto bene fino a quando la velocità resta entro certi limiti e fino a  quando il terreno non diventa ripido e ghiacciato, situazioni in cui mostra qualche limite, soprattutto per sciatori potenti e aggressivi. «Lo consiglio a chi vuole sciare usando anche i piedi e a chi non ricerca accelerazioni esagerate» il parere di Bonelli.   

 
 
 
VOELKL RACETIGER GS R
È nel complesso un buono sci da gigante, non ha mostrato picchi né carenze in nessuna delle qualità tipiche dei modelli di questa categoria. È insomma uno sci che può andare bene ad agonisti amatoriali di vario livello e di tutte le età, pesanti o leggeri non fa grande differenza, purché amino fare pali, dove questo sci dà il meglio. Sintesi di Dal Pozzo: «È intuitivo, entra bene in curva e resta solido lungo tutto il suo arco, ma se si esagera a spingere cede un po’, non è omogeneo nella deformazione».  

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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