Attrezzatura

Spyder Jet

 Gli atleti USA dello sci alpino, in procinto di partecipare ai Giochi Olimpici di Vancouver, affermano di possedere un’arma top secret che consentirà loro di rubare centesimi di secondo ai cronometri nelle gare di velocità. Si tratta di una tuta firmata Spyder (fornitore della squadra dal 1989) e confezionata con tessuti supertecnologici esclusivi: un vero e proprio di ingegneria sartoriale. I test a secco sui materiali utilizzati su questi capi sono stati realizzati in un tunnel del vento a San Diego in California da Jake Zamansky e Steve Nyman, due atleti della nazionale di sci alpino statunitense. Ed è con la tuta Spyder che il 15 gennaio scorso a Wengen Bode Miller è tornato sul gradino più alto del podio nella gara di Supercombinata di Coppa del Mondo a distanza di due anni dall’ultimo successo.
Da trent’anni la missione di Spyder è quella di offrire agli atleti di ogni livello e disciplina capi hightech ad elevate prestazioni e sfruttare l’esperienza  così acquisita per offrire ai comuni sciatori un abbigliamento funzionale, caldo e impermeabile.
Le collezioni Spyder autunno/inverno 2010/2011 saranno visibili in anteprima all’ISPO Winter di Monaco di Baviera dal 7 al 19 febbraio (padiglione B2-Stand 112).
Spyder è distribuito in Italia ai più prestigiosi punti vendita e a molti affermati sci club nazionali da Gitexpoint S.r.L.

Informazioni: www.gitexpoint.it 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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