Annunciati al Festival dello Sport di Trento la giuria, la “big list” delle salite e la Menzione Speciale per l’Alpinismo Femminile
La montagna come linguaggio universale, come ricerca di sé e misura della libertà. È questo lo spirito che ogni anno anima il Piolets d’Or, il riconoscimento più prestigioso dell’alpinismo mondiale. Durante il Festival dello Sport di Trento sono stati presentati i primi protagonisti dell’edizione 2025: la giuria internazionale, la lista delle ascensioni più significative del 2024 e la Menzione Speciale per l’Alpinismo Femminile, dedicata a una straordinaria impresa sull’Himalaya indiano.
Sul palco trentino, insieme agli alpinisti Manuel Corso e Christian Trommsdorff, si è ricordato l’appuntamento con i “Oscar dell’alpinismo mondiale”, che si terranno a San Martino di Castrozza dal 9 al 12 dicembre 2025.
Un ritorno atteso per la località trentina, prima destinazione delle Dolomiti ad ospitare l’evento per la seconda volta, grazie al supporto di Trentino Marketing, Comune di Primiero San Martino di Castrozza, Comunità di Primiero, FPB Cassa di Fassa Primiero e Belluno, ACSM Group, Le Aquile di San Martino, APT locale, Trento Film Festival e con il patrocinio della Fondazione Dolomiti UNESCO.
Le montagne che uniscono il mondo
La giuria internazionale del 2025 riunisce sette grandi alpinisti: Ethan Berman, Aymeric Clouet, Young Hoon Oh, Ines Papert, Enrico Rosso, Jack Tackle e Mikel Zabalza.
Ognuno di loro rappresenta un modo diverso di vivere la montagna, ma tutti condividono gli stessi valori: coraggio, misura e rispetto.
Sarà questa squadra a scegliere, tra le ascensioni della “big list”, quelle che meglio incarnano l’etica dell’alpinismo contemporaneo.
Tra le notizie più attese c’è la Menzione Speciale per l’Alpinismo Femminile.
Il riconoscimento va alle slovene Anja Petek e Patricija Verdev per la prima salita e traversata del Lalung I (6.243 m), nello Zanskar, Himalaya indiano. Le due alpiniste hanno percorso la cresta orientale della montagna in puro stile alpino, affrontando cinque giorni di arrampicata e tempeste di vento. Hanno raggiunto la vetta il 14 settembre 2024 e completato una discesa complessa su terreno tecnico.
Un’impresa che unisce tecnica, resistenza e solidarietà.
La giuria ha premiato la forza e la purezza del gesto, la determinazione e il rispetto per la montagna.
È un riconoscimento al valore crescente delle donne nell’alpinismo moderno, capace di esprimere una forza diversa: meno ostentata, più profonda.
San Martino di Castrozza, cuore delle Dolomiti
“Chi non conosce San Martino di Castrozza non conosce le Dolomiti.” Le parole di Gunther Langes, scrittore e alpinista, risuonano attuali.
A 1450 metri di quota, la località trentina domina le Pale di San Martino, il gruppo montuoso più esteso delle Dolomiti.
Qui si erge il Cimon della Pala, il “Cervino delle Dolomiti”, simbolo riconosciuto in tutto il mondo.
San Martino di Castrozza è da oltre un secolo una capitale alpina autentica, dove tradizione e innovazione convivono.
Le sue Aquile, le guide alpine che aprirono vie leggendarie come lo Spigolo del Velo o il Gran Pilastro, sono ancora oggi il simbolo di una montagna vissuta con passione e rispetto.
Il Piolets d’Or porta nel cuore delle Dolomiti non solo un evento, ma un’idea di montagna: umana, culturale e consapevole.
A dicembre, quando le luci si accenderanno su San Martino, il mondo guarderà verso queste vette.
Le Pale diventeranno un palcoscenico naturale per celebrare un messaggio universale: salire non per conquistare, ma per comprendere.
Perché l’alpinismo, nella sua essenza più pura, non appartiene al passato: è il racconto del futuro che continua a salire.
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