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Kitzbuehel, con Mayer e Kriechmayr l’Austria si riprende la sua Streif

A Kitzbuehel, con Matthias Mayer e Vincent Kriechmayr, l’Austria si riprende la sua Streif, che da troppi anni mancava nella patria mondiale dello sci. Sono stati eccezionali, per alcuni memorabili, sicuramente indimenticabili per la folla oceanica della Mecca della velocità. Matthias ha avuto la meglio sul compagno di Casa per soli 22/100 ma anche su Beat Feuz che ha fatto di tutto per diventare il successorie di Dominik Paris.

Ma Matthias oggi non si poteva battere, perché quando questo grande campione non sbaglia, è quasi sempre davanti a tutti. Una classifica strettissima, con i due francesi Johan Clarey e Maxence Muzaton a 22 e 27 centesimi dalla vittoria, lì a mangiarsi le punte dei guanti, fuori dal podio.

Molti avevano scommesso su Kjetil Jansrud, ma rispetto a ieri quando aveva trionfato nel superG, oggi ha sbagliato troppo nella seconda parte di gara.

L’Italia oggi praticamente non c’era. Oltre a Domme che ha il gambone, a Inner che è già andato a Garmisch, soltanto Mattia Casse e Matteo Marsaglia potevano provarci. Emanuele Buzzi infatti non sembrava ancora in piena forma per dire qualcosa.  Così Tutti contro due, forti, i nostri velocisti, ma oggi per battere quelli lì davanti occorreva una vera e propria impresa.

Matteo ci ha fatto sognare fino a metà Streif quando era davanti a tutti. Poi si è messo un poco di traverso ed ha pagato un conto fin troppo salato per quello che aveva fatto di eccezionale prima. Dodicesimo posto, 99 centesimi dal Mayer. Applauso!
Mattia Casse, è stato un poco meno incisivo ma pur sempre bravo: 14esimo posto a +1″06.

Più indeitro Emanuele Buzzi che ha tagliato il traguardo con un ritardo di 2″36. Spavento invece per Peter Fill che a velocità folle, in mezzo a una piega da paura ha visto il suo sci destra schizzare prende la strada degli alberi. Troppo forte quella sollecitazione per rimanere incollato agli scarponi. per fortuna, Peter si é fermato e rialzato subito, pronto a salutare forse per l’ultima volta, quella folla di ammiratori.

Intnato Aleksander Kilde si gode la vetta della classifica generale dove è entrato prepotentemente anche Matthias Mayer. l’Austriaco ora è secondo con 692 punti, otto in meno del norvegese. Ovviamente fermi al palo, Henrik Kristoffersen, terzo con 691 punti e Alexis Pinturault quarto con 642. Ovviamente domani le cose cambieranno ancora. E questo fa venire ancora pià rabbia, perché nel gioco poteva benissimo starci anche il nostro immenso Domme.

 

A Kitzbuehel con mayer

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).