Il gigante FIS di Cavalese consegna una giornata a colori forti, fatta di distacchi netti, rimonte ambiziose e una neve che ha richiesto sensibilità più che forza. Su questo terreno, Vittoria Rossi costruisce la sua vittoria con due manche complementari: la prima attenta, la seconda perfetta. Il suo 1:49.89 finale è la sintesi di linee pulite e di una gestione brillante del tratto centrale, quello che oggi ha fatto davvero la differenza.
Alle sue spalle Francesca Semprebon, (Falconeri) autrice del miglior tempo nel primo run, non riesce a replicare la stessa brillantezza nella manche decisiva: il secondo parziale più lento la costringe a cedere la leadership per 81 centesimi, ma il suo secondo posto resta un segnale tecnico importante.
Sul terzo gradino sale la spagnola Lisa Vallcorba Barata, precisa e costante dalla prima all’ultima porta. Non una manche dominata, ma due discese di qualità che la mantengono agganciata alle migliori. Poco distante Arianna Putzer, quarta, incisiva in avvio ma penalizzata da un finale meno fluido nella seconda manche, dove i riferimenti sono cambiati in fretta.
Il podio Giovani
La top five si chiude con Sofia Parravicini, brillante a tratti ma meno efficace nella parte bassa della seconda run, mentre Agnese Pais Bianco firma una rimonta notevole e chiude settima grazie a un secondo tempo aggressivo e pulito. Da segnalare anche la crescita di Semire Dauti, ottava, che interpreta bene il tracciato più tecnico della seconda discesa.
Molte atlete, invece, pagano la selettività del gigante di Cavalese: la seconda manche, più verticale e meno permissiva, amplia i distacchi e porta a diverse uscite eccellenti, segno di un tracciato che non perdona esitazioni.
Nel lotto delle favorite, sono uscite Maria Sole Antonini, Azzurra Ines Leonardi e Ivy Schoelzhorn
La vittoria di Rossi arriva così come un segnale chiaro: capacità di lettura, freddezza nei punti chiave e una seconda manche da manuale. Il gigante FIS di Cavalese trova la sua regina.






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