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Adelboden: vince la coppia Richard-Svindal

 Prima o poi doveva pur accadere e tuttosommato è un peccato che si capitato nel gigante numero uno al mondo: Ted Ligety, dopo aver stra dominato la prima manche, è uscito a metà gara nella prova conclusiva. Così la rimonta pazzesca del Francese Cyprien Richard, 21esimo, è stata premiata con la vittoria, in condivisione con il norvegese Aksel Lund Svindal. I colori francesi esultano anche per il terzo posto di Thomas Fanara, che è stato 2 centesimi più svelto dell’austriaco Benjamin Raich e di 4 del croato Ivica Kostelic. Distacchi ridottissimi anche per tutti gli altri, perché Max Blardone che ha concluso al decimo posto la gara che riuscì a vincere nel 2005 (2° invece nel 2009 e ne 2004), ha registrato un ritardo complessivo di 45 centesimi. Ridotto anche lo scarto di Simoncelli, dodicesimo a +47, mentre Michael Guffler, tra i migliori azzurri in allenamento è sceso fino alla 23esima posizione a +1,35. Male invece Manfred Moelgg che dalla 17esima piazza è finito in 25esima, appena meglio di Alexander Ploner. Si pensava che Giovanni Borsotti potesse dire la sua, ma la sua gara è durata 10 centesimi, giusto il tempo di incespicare col bastoncino al cancelletto di partenza. Peccato. 
Bella gara comunque, disputata al cospetto di 30 mila spettatori, e su un terreno che ha retto nonostante i dubbi alla vigilia, peraltro giustificato, a causa della pioggia e del caldo degli ultimi giorni Niente ghiaccio, a parte le tremende ultime 6 porte, ma altra storia rispetto allo slalom disputato a Zagabria. Anche in questo caso si è registrato un recupero incredibile (a Zagabria Hargin dalla 30esima finì 3°) ma è solo per il merito tecnico di Richard. Insipegabile seconda manche, invece, per lo svizzero Carlo Janka, secondo a metà gara e autore di una seconda prova folle. E’ uscito dal cancelletto come una iena per poi sprecare tutto nella seconda parte di gara, affrontata lontano dal palo e in stato confusionale. La tredicesima posizione lo allontana dal top della classifica generale, che vede ora in testa Svindal con 435 seguito da Walchhofer (409) e da Ivica Kostelic (404). Battuta d’arresto per Ligety che con la vittoria sarebbe balzato al comando della Coppa. In un passaggio poco impegnativo è uscito arretrato e un effetto timbalzo non gli ha permesso di rimanere in linea, scivolando a bordo pista. Tutto comunque è ancora da decidersi perché la classifica è molto corta. Domani c’è lo slalom sempre ad Adelboden, poi si va a Wengen per il tradizionale trofeo Lauberhorn con  super combinata, discesa e slalom (14-16 gennaio)

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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