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Alex Vinatzer che gioia! È di bronzo dietro a Kristoffersen e Ginnis

Alex Vinatzer che gioia! È di bronzo dietro a Kristoffersen e Ginnis
Rimonta pazzesca di Henrik Kristoffersen che vince l’oro dietro a una storica medaglia d’argento di AJ Ginnis ma l’Italia è pazza di gioia per il bronzo di Alex Vinatzer. L’ideo di casa, Clement Noel rimane a 3 decimi dalla medaglia. ne più ne meno come Alex a Cortina 2021! Sarà felicissimo il tedesco Sebastian Holzmann, petorale 36 che è quinto nel suo migliore risultato della classifica, mentre sesto è Marco Schwarz il suo peggiore risultato nelle gare cui ha partecipato, ovvero tutte tranne team event e parallelo. Incredibile!

La cronaca parte da lontano con la discesa del norvegese solo 16esimo dopo la prima manche

Henrik  aveva solo una possibilità: rischiare al massimo e sperare che gli andasse bene. Nella prima parte più di tanto non si poteva fare, ma nell’ultima ha prodotto una velocità indescrivibile. 15 porte dove soltanto un’analisi matematica potrà svelarci come abbia fatto a produrre così tanta velocità.

Ma basterà per andare a medaglia? Vediamo 16esimo dopo la prima, si sbarazza di Rochat, Pertl, Steen Olsen, Zenhaeusern, Pinturault (ha annunciato che di slalom non ne farà più). Poi Marco Schwarz, Tommy Sala, Clement Noel.

È qui che ha iniziato a crederci perché in quella parte finale, dopo Clement era evidente, aveva compiuto uno dei suoi miracoli tecnici. Poi Fabio Gstrein che compie un disastro alla fine e a quel punto ne mancavano soltanto 4 per andare in medaglia. Tocca ad Alex Vinatzer che fa una manche stupenda.

Nel finale però ci rimette le penne anche lui e si mette dietro al norvegese per 38 centesimi.

Ne mancano tre per toccare almeno il bronzo, anzi due perché Foss-Solevaag sbaglia prima del rush finale e sprofonda in classifica. Ora Strasser nel tracciato disegnato dal suo allenatore, ma niente, perde 7 decimi nelle ultime 15 porte e finisce dietro anche all’Azzurro, a Noel a Holzmann e a Schwarz.

C’è il suo pupillo Lucas Braathen ma è durissima e i decimi da recuperare non sono pochi. Il fenomeno arriva a metà percorso aumentando il vantaggio che è di 9 decimi, Spinge come un matto. Perde qualcosa, tre decimi ma arriva l’errore nel punto peggiore. Niente da fare dietro anche lui. Una medaglia c’è. E Alex Vinatzer mal che vada è quarto come a Cortina.

AJ Ginnis lotta con la storia. Fino al penultimo settore è davanti ma perderà ancora finendo alle spalle del norvegese per due decimi. Dannazione davanti a Vinatzer per 18 centesimi. La storia c’è: la prima mondiale per la Grecia! Manca soltanto Manuel Feller. Troppe volte si è trovato davanti l’austriaco per poi uscire nella seconda. Scende con prudenza, perde il suo vantaggio ma nel tratto finale anche lui deve alzare la mani: sarà settimo!

Ora, in tipico stile italiano, si comincerà a dire che Alex alla fine ha tirato su troppo il piede! Aveva 3 decimi di vantaggio prima che iniziasse l’ultimo tratto e ha chiuso con 38 centesimi di ritardo dal norvegese. Ma tutti in quel punto hanno preso sberle da Henrik, Vinni è stato soltanto normale! Diciamo piuttosto, che questa performance è una bella risposta a tutti coloro che non perdono l’occasione di tirargli dietro ogni tipo di impropero, considerandolo solo una eterna promessa che mai diventerà! Ora, silenzio per favore e magari qualche applauso! Una medaglia che torna in Italia dopo 11 anni quando Manni Moelgg vinse l’argento a Aare 2007.

Bellissima la seconda manche di Tobias Kastlunger. l’ha affrontata come se dovesse puntare a una medaglia. Intelligente nei primi angoli dove non è pulitissimo, ma superati i primi pericoli libera i cavalli e mantiene un ritmo altissimo spingendo con ogni forza. Guadagna dodici posizioni e ottiene uno dei migliori tempi di manche (terzo tempo) finendo 15esimo. per rendere l’idea, con quello che ha fatto Kristoffersen è dietro di soli 29 centesimi!

Meno efficace l’azione di Stefano Gross che si è schiacciato in un paio di occasioni perdendo la velocità. Il tratto molto filante conclusivo, poi, non si addiceva troppo alle sue caratteristiche: 18esimo.

Crolla mentalmente Tommy Sala (23) che scia troppo in difesa fin dalle prime porte. Ma anche dopo rinuncia ad attaccare e a spingere. E questo è molto strano: si è spenta la luce cosa che non gli capita mai. Che metta via al più presto questa prestazione e torni il Tommy di sempre!

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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