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Alex Vinatzer: “La maglia Fulmine delle 3-Tre mi piace proprio tanto…”

Non può che essere soddisfatto Alex Vinatzer, quarto nello slalom di Badia che ai microfoni Rai dice: “La maglia Fulmine delle 3-Tre mi piace proprio tanto...”

Torniamo sulla Gran Risa con il giovane altoatesino, reduce 25 giorni fa, da un’operazione di appendicectomia.

Se prima della gara qualcuno mi avesse detto che sarei arrivato quarto a 19 centesimi dal vincitore, avrei immediatamente firmato.

Adesso però c’è grande rammarico dentro di me, se analizzo le due manches, un paio di piccole frenatine qua e là mi sono costate i 7 centesimi dal podio, la consolazione è che ho raccolto una grande carica che credo mi farà bene. Nella seconda manche la neve era più umida e ho fatto un po’ fatica, ma hanno fatto un gran lavoro gli addetti alla pista.

Voglio dare appuntamento sul canalone Miramonti, lì è veramente lucido. In ottica futura lavoro per ottenere una maggiore costanza e meno errori, è difficile in questo momento della mia carriera raccogliere due manches di altissimo livello, mi manca ancora un pizzico di esperienza.

Sono sicuro che insieme ai miei compagni ci toglieremo delle soddisfazioni. Ero più nervoso all’inizio della gara, perché erano undici mesi che non gareggiavo, nella seconda me la sono giocata. Avrei sperato di raggiungere Madonna di Campiglio con il pettorale rosso, ci riproverò domani“.

Stefano Gross: “Sicuramente nella seconda manche faceva più caldo, ma io devo pensare a fare il mio. Non sono riuscito a imprimere il ritmo che avevo in allenamento.

Però vengo da una stagione difficile con un infortunio e tante uscite di pista. Ho bisogno mentalmente di portare a casa qualche gara completa, per poi tirare fuori qualcosina in più e tornare nelle posizioni più importanti.

Già da Madonna di Campiglio cercherò di fare qualcosa di meglio, mi sento bene fisicamente, devo riuscire a sbloccarmi mentalmente“. Alex Vinatzer la maglia Fulmine

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).