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Alle 10:00 il primo gigante di Courchevel

Alle 10:00 il primo gigante di Courchevel.
Gigantiste pronte per affrontare il secondo appuntamento della stagione dopo l’opening di Sölden. In partenza tre assenze importanti: Lara Gut- Behrami, Alice Robinson e Katharina Liensberger, tutte in isolamento. E Meta Hrovat dovrà fare a meno del suo allenatore Livio Magoni, anche lui positivo.

Facciamocene una ragione, lo sci non è diverso da tanti altri sport.

Sarà Petra Vlhova ad aprire le danze nello stadio Emille Allais che ieri, nella zona del traguardo, ha celebrato il via ufficiale ai Mondiali, in condivisione con Meribel, del 2023, con la benedizione di Perrine Pelen, Direttore generale dell’evento.

C’è molta euforia, dunque sulle nevi della località dell’Alta Savoia, anche perché qui Tessa Worley (7) è di casa e nelle sette occasioni che ha avuto a disposizione la vittoria l’ha solo sfiorata nel 2017 quando fu seconda dietro a Shiffrin e altre tre volte terza, l’ultima ancora una volta alle spalle dell’americana e di Federica Brignone.

Sarà proprio Fede la prima Azzurra a prendere il via col pettorale numero tre, dopo Meta Hrovat. Marta Bassino scenderà invece col sei, appena dopo Michelle Gisin e Miki Shiffrin, su una pista che il dicembre 2020 le regalò la sua terza vittoria in coppa del mondo.

C’è molta attesa anche per Sofia Goggia, oggi col 15, perché in gigante è data in forte crescita. Se non altro a Sölden, pur 16esima, è stata l’unica a entrare in classifica. Dunque c’è aria di riscossa per la nostra squadra che in gigante non è seconda a nessuna. Tuttavia sarà un punto di partenza per tutte perché l’opening di ottobre non dice sempre la verità.

Noi ne schieriamo altre cinque: Elena Curtoni col 17, Karoline Pichler col 40, Roberta Melesi 43 e prima di Ilaria Ghisalberti che indossa il 59, si registra il felice ritorno in Coppa di Vivien Insam (56), atleta delle Fiamme Oro, insolitamente più in forma in gigante rispetto allo slalom che è sempre stata la sua specialità madre.

Il tempo è bellissimo, la pista preparata a dovere, barrata nel tratto finale. Condizione ideale per l’americana Paula Moltzan che gli allenatori di tutte le squadre hanno visto in questi giorni sciare come una furia. È tra le outsider tra le più pericolose, assieme ad Andreja Slokar anche se non è più certo la ragazzina spavalda dell’anno scorso. La slovena è cresciuta tantissimo soprattutto in slalom, ma la vittoria ottenuta nella specialità ibrida del parallelo di Lech, la pone tra le possibili candidate al podio.

La seconda manche è prevista alle ore 13:00 con diretta Rai ed Eurosport. Alle 10:00 il primo

L’ORDINE DI PARTENZA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).