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Altenmarkt: capolavoro Gut

Queste sono le gare da segnare sul taccuino dei ricordi. Non ci riferiamo al punto tecnico, poiché il superg, pur bello e reso impegnativo dall’alta velocità, non ha regalato emozioni pazzesche. Quel che più rimane è il gusto della vittoria e il modo utilizzato da Lara per vincere. Ritrovare la grinta e la voglia di aggredire in una ragazzina che ha passato 12 mesi di sofferenze fisiche ed anche psicologiche, è la notizia più bella. A volte mettercela tutta non è sufficiente per raggiungere il massimo obiettivo, che invece risulta più avvicinabile se la mente è totalmente sgombra da assilli tecnici, fisici o esterni. Lara è riuscita a ritrovare l’equilibrio perfetto, con le motivazioni giuste. Ovviamente sotto a ogni cosa c’è il talento ed ora che ha spaccato l’ultimo muro che la divideva dalla possibilità finalmente di esprimere tutto il suo potenziale, la storia dello sci può cominciare ad accorgersi di lei. L’unico dubbio infatti, era  proprio questo: saprà superare il momentaccio e tornare grande o la giovane età non le consentirà di riappropriarsi dei ogni facoltà tecnica per vincere? Il superG di Altenmarkt ha offerto la risposta definitiva. Che Lara ha acceso! Questo non significa che d’ora in poi vincerà sempre. Lindsey Vonn ha ancora un altro spessore e così pure Maria Riesch, ma atlete capaci di fare tutto ce ne sono davvero poche. Lara deve perfezionar elo slalom, ma mentalmente pare una spanna sopra a, ad esempio, una Tina Maze che ci sta provando ma con scarsi risultati. Ci si trova, infatti spesso, davanti al dubbio: meglio prevalere in una o due specialità dimenticandosi delle altre, o studiare tutte le materie per conquistare con più facilità la Sfera di Cristallo? Gut pare abbia deciso la strada da percorrere e tutto sembra proprio darLe ragione. Bene così, anche perché il duello Vonn-Riesch comincia un po’ a stufare!. Si scherza ovviamente, ma Lara Gut può aggiungere quel pepe in più a un campionato che sembra ormai già affare per due. Tessa Worley e Marlies Schild decollano solo in gigante e in slalom e questo non può bastare per infastidire la coppia di testa. Stiamo a vedere anche perché Lara ora dovrà confermare che la vittoria di oggi è l’inizio di un obiettivo più grande. Questo è ancora un miraggio per le italiane, ma sappiamo che atlete capaci di vincere la Coppa non nascono sugli alberi. Forse è merito/colpa del destino. La Fanchini family è un patrimonio dello sci azzurro e l’ottimo settimo posto ottenuto oggi da Elena ne è la conferma, in attesa anche del ritorno di Nadia. Dada Merighetti ogni tanto ha delle amnesie ma quanto è cresciuta da una stagione all’altra. Schnarf deve acquisire esperienza e un po’ di potenza in più. Insomma, la squadra delle velociste sta bene e lavorando sodo prima o poi saluterà il pubblico dall’alto del podio. Non è un fatto automatico perché a differenza di talenti come Vonn, Riesch e Gut, qui c’è un po’ di costruzione artificiale in più, ma la strada rimane comunque quella giusta per essere ripagati del lavoro finora fatto. 

Ordine d’arrivo SG femminile Altenmarkt – Zauchensee (AUT):

1. Lara Gut SUI 1’12"82
2. Lindsey Vonn USA +0"53
3. Dominique Gisin SUI +0"72
4. Elisabeth Goergl AUT +0"91
5. Nicole Hosp AUT +1"31
6. Maria Riesch GER +1"33
7. Elena Fanchini ITA +1"36
8. Regina Mader AUT +1"42
9. Britt Janyk CAN +1"44
10. Margret Altacher AUT +1"58
11. Nadja Kamer SUI +1"68
12. Fraenzi Aufdenblatten SUI +1"72
13. Marion Rolland FRA +1"74
14. Johanna Schnarf ITA +1"76
15. Nicole Schmidhofer AUT +1"79
16. Julia Mancuso USA +1"82
17. Christina Staudinger AUT +1"83
18. Margot Bailet FRA +1"89
19. Ingrid Jacquemod FRA +2"03
20. Marie Marchand-Arvier FRA +2"21
21. Stefanie Moser AUT +2"24
22. Elena Curtoni ITA +2"30
23. Laurenne Ross USA +2"31
24. Andrea Dettling SUI +2"37
25. Martina Schild SUI +2"46
26. Francesca Marsaglia ITA +2"51
27. Lotte Sejersted NOR +2"78
28. Marusa Ferk SLO +2"83
29. Marianne Abderhalden SUI +2"85
30. Marie-Michele Gagnon CAN +2"88

33. Enrica Cipriani ITA +3"67

non partite:
Verena Stuffer ITA
Camilla Borsotti ITA

ritirata:

Daniela Merighetti ITA 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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