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Altra gioia: Pellegrino e De Fabiani: la Team Sprint Mondiale è d’argento!

Altra gioia: Pellegrino e De Fabiani: la Team Sprint Mondiale è d’argento Maestosi Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani nella team Sprint a tecnica libera dei Mondiali di Planica. I due azzurri sono medaglia d’argento grazie ad una gara superba e sempre condotta in controllo, fino all’assalto finale. Per quasi tutti i sei giri della gara, l’Italia si è mantenuta al terzo posto, alle spalle di Norvegia e Francia, con Francesco De Fabiani molto veloce e Federico Pellegrino a trattenere l’energie per il finale. Succede tutto all’ultimo giro, quando Pellegrino supera e distanzia Richard Jouve per andare ad attaccare Johannes Klaebo. L’azzurro affianca il supercampione norvegese, che accelera e si allontana di qualche metro. Pellegrino continua ad incalzarlo, ma non riesce a superarlo e va a tagliare il traguardo con 2″48 di ritardo per un argento che apre il medagliere azzurro. la Francia si deve accontentare del bronzo, mentre per l Norvegia si tratta dell’ennesimo oro.

“La giornata è stata stupenda – ha detto de Fabiani -, ognuno ha fatto del suo meglio. Sono molto contento perché una medaglia è qualcosa di diverso dalla Coppa del mondo, ci sono pressioni diverse. Sono molto contento di come ho gestito le energie, anche perché la gara è stata tirata fin dall’inizio. Non mi sono neppure reso conto che ci siamo staccati così facilmente rispetto alle squadre alle spalle. Sapevamo che questo era un giorno su cui puntare e ci siamo riusciti. Un conto è puntare su una gara, un altro è riuscirsci”.

“In questo format di gara siamo nazione da battere per molte squadre, come strategia di gara riusciamo ad ottimizzare le energie. Anche oggi ce l’abbiamo fatta e abbiamo provato anche impensierire la Norvegia, che sembra imbattibile. Su quella salita mi sono sentito come ai Mondiali di Seefeld, quando Klaebo doveva vincere la sua prima medaglia. E’ importante riuscire ad esserci e mettere in pista tutto quello che si ha nel momento giusto e oggi era un’occasione da non perdere. Voglio ringraziare Francesco perché mi ha dato il cambio lì dove doveva. I materiali sono stati fantastici, le condizioni della neve sono cambiate. Le gambe giravano veramente bene, il lavoro fatto sta pagando. In questo Mondiale c’è ancora la staffetta e qualche gara per dimostrare il nostro valore”.

La vittoria nella gara femminile va alla Svezia, che chiude con il tempo di 19’40″73, ben 2″42 meglio della Norvegia e 5″33 prima degli Usa. Italia decima, con Federica Sanfilippo e Nicole Monsorno a 1’15″93 dalle vincitrici.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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