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Are: Il dopo prova e il quartetto del SuperG

La pista piace a tutte, il freddo è tosto ma si sopporta, al parterre dopo il primo assaggio sono sfilati visi rilassati e soddisfatti (molti coperti da tape contro il freddo), ma domani si farà già sul serio con la gara di superG.

Le quattro italiane al via saranno Sofia Goggia (2° posto a Garmisch), Federica Brignone (4° sempre a Garmisch), Nadia Fanchini (miglior risultato in stagione l’11° di Garmisch) e Francesca Marsaglia (10° posto a Garmisch e 6° in Gardena). Ieri in prova, come detto tutt’altro che attendibile, sono finite rispettivamente 20a, 33a, 17a e 30a. Le nostre sono tutte atlete molto brave tecnicamente che preferirebbero una neve più ghiacciata a questa dove non serve essere regine di conduzione per stare in linea. Ma si prende quel che c’è e ovviamente si cercherà di adattarsi.

Sofia Goggia: Ho bellissimi ricordi di questo posto, ci torno con solo tre gare nelle gambe e mi sento all’80% del mio potenziale. Basterà? Non lo so, sono serena, in gara potrei trasformarmi. Oggi ho assaggiato la pista, studiato le linee, domani la gara è secca, bisognerà trovare quelle giuste al primo colpo. Auguro a Lindsey Vonn di vincere una medaglia.

Federica Brignone: Oggi per me era importante fare una prova tranquilla, con buona visibilità, per riacquistare un po’ di sicurezza dopo la caduta di Garmisch. Da domenica scorsa ho in pratica fatto solo la mezza manche di gigante a Maribor e qualche giro di riscaldamento prima di quella gara. Oggi ho rimesso gli sci lunghi e mi sono sentita bene, domani è un altro giorno, molto dipenderà dalla tracciatura (dell’allenatore svizzero, ndr). Contano solo le medaglie, lo so benissimo, l’obiettivo è quello.

Nadia Fanchini: La pista è tecnica ma la neve è facile, oggi ho solo provato le linee. In superG quest’anno mi è girata maluccio finora, alterno tratti buoni con altri in cui perdo tantissimo, ho mancato tante occasioni, spesso mi è girata male. Sono però fiera di essere qui ancora una volta a difendere i colori dell’Italia (c’era già ai Mondiali 2007, ndr), la gara del Mondiale è secca, devo sognare, devo crederci anche per onorare le assenti, penso soprattutto a mia sorella Elena e ad Hanna Schnarf.

Lindsey Vonn (11° tempo in prova): Scendere con il numero 1 non è mai il massimo nella prima prova di una discesa, sono scesa senza tanta idea delle linee giuste, ora metterò a punto la strategia e già domani in superG sarà un’altra storia.

Viktoria Rebensburg (10° tempo in prova): Ho dimenticato le ultime delusioni di Garmisch e Maribor, sono qui e voglio dare il massimo, correre con questo sole è fantastico, la pista è bella e mi sento veloce, non vedo l’ora di cominciare!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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