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Autodrive Ski Cup al via

L’attesa è finita per gli atleti dell’Autodrive Ski Cup, chiamati a dare fuoco alle micce sabato 12 e domenica 13 gennaio al San Pellegrino per l’opening stagionale.Quest’anno infatti gli organizzatori hanno ritenuto opportuno evitare di iniziare a dicembre, per il rischio di rinvii e cancellazioni. Dunque tutto ora è pronto, concentrato e carico!
Si inizia sabato 12 al passo San pellegrino con due slalom giganti, seguiti da un altro gigante e uno slalom la domenica, il tutto con l’organizzazione del “Delta Pò di Rovigo”. (QUI il programma gara)


Il pettorale rosso spetta a Beggiato e Zagnoni, vincitori della precedente edizione di Autodrive e sono tanti gli avversari che hanno dichiarato propositi di vendetta. La volontà di rifarsi per un risultato non soddisfacente è d’obbligo, parlando di atleti che hanno l’agonismo nel sangue e per i quali l’accontentarsi non è una espressione che fa parte del loro bagaglio. Ma tra esprimere dei buoni propositi e avere dei precisi «piani di attacco» c’è qualche differenza. Ecco perché, sperando che il Circuito sia combattuto e mai deciso in anticipo, si formulano alcune osservazioni che si spera possano essere utili in vista delle prossime gare.
Analizzando i risultati utili del vincitore della classifica assoluta Tommaso Beggiato, nella scorsa stagione, ci si accorge come il suo vero tallone di Achille siano le discipline veloci. Infatti, racimolare solamente 193 punti in cinque gare di supergigante è proprio pochino. E’ pur vero che, affrontando la disciplina per la prima volta, il punteggio dell’atleta non consente di partire nel primo gruppo di merito e questo è successo al forte atleta dello Sci Club Razzolo. Ma è anche vero che i risultati deludenti nelle discipline veloci non possono essere solamente attribuiti al deterioramento della pista. Ecco perché, in una stagione in cui abbondano le gare di velocità, il primo consiglio da dare agli sfidanti è quello di concentrarsi i quelle prove, magari sacrificando qualche giorno di lavoro, visto che le date delle manifestazioni sono distribuite anche durante la settimana.


Il più attrezzato tra gli sfidanti per ottenere buoni risultati nei supergiganti e nelle discese libere sembra essere Edoardo Vivian dell’Agonistica Sportmarket che, anche a discapito di un fisico non proprio da discesista, lo scorso anno si è destreggiato bene con gli sci lunghi, raccogliendo ben quattro primi posti. Complice forse un anno non centratissimo dello specialista della velocità Luca Miori, neo padre e quindi chiamato a compiti più elevati delle gare di sci! Anche Andrea Lepre del Cimenti Sci ha dimostrato una certa preparazione nelle discipline veloci, vincendo una gara e ben figurando nelle altre. Davide Grechi non ha mai dimostrato particolare abilità nelle gare di discesa libera o supergigante, tanto che anche negli anni in cui era più in forma sono stati proprio questi i risultati che gli sono mancati. Se le discipline veloci sono il punto debole del vincitore dell’assoluta dello scorso anno, lo slalom speciale è la sua materia primaria ed è un terreno sul quale non è il caso di confrontarsi. Meglio, quindi, puntare sullo slalom gigante, dove gli sfidanti hanno maggiore chance di rosicchiare punti utili.
La scorsa stagione il tabellino di marcia del campione non è stato così impeccabile e molte vittorie sono state conquistate dai suoi diretti inseguitori. Edoardo Vivian ha addirittura totalizzato più punti del vincitore nelle gare utili di slalom gigante, mentre sia Andrea Lepre che Davide Grechi hanno dimostrato di tenere decisamente il passo del forte atleta vicentino.

Esaminando la classifica femminile, per contro, è difficile trovare un punto debole nella vincitrice Maria Sole Zagnoni dell’OUEI di Treviso. La stessa ha primeggiato in tutte le discipline e poche sono state le gare in cui non si sia aggiudicata il podio. Ma si sa che il settore femminile è più labile di quello maschile, nel senso che durante tutta la storia del circuito si sono avvicendate più spesso differenti vincitrici rispetto alle più stabili classifiche maschili. C’è quindi speranza anche per le dirette inseguitrici della brava atleta trevigiana, Gloria Dall’Amico del Cai Schio, Martina Alberghini e Checchinato Vittoria, entrambe portacolori del Patavium Sci.
Non è, quindi, possibile individuare una specialità sulla q uale puntare per attaccare la detentrice della coppa della generale. La strada è aperta per nuove sfidanti e la classifica generale si vincerà a suon di gare e di sfide vinte in tutte le discipline.Ora basta soltanto attendere le prime gare della stagione.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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