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Beijing Slalom, Strolz scatenato, Tommy Sala a 45/100, Alex sci all’aria…

Beijing Slalom, Strolz scatenato, Tommy Sala a 45/100, Alex sci all’aria…
Sembrava un pendio molto semplice e una tracciatura non così complicata, ma andatelo a spiegare a Feller, Jakobsen, Braathen e a Vinatzer… L’Azzurro in realtà è rimasto dentro ma rispetto alla testa paga 1″47. Sono in otto là davanti con Johannes Strolz che non si ferma più!

L’austriaco, già vincitore della medaglia d’oro nella combinata, è riuscito ad adattarsi meglio di tutti al cambio di neve tra la prima e la seconda parte di manche, senza mai cambiare ritmo. Si trova al comando con 2 centesimi su Kristoffersen e 4 su Foss-Solevaag. Quindi nella seconda, fare la corsa sull’oro o sul bronzo non cambierà nulla.

Poco distante Loic Meillard a 3 decimi tondi tondi, tallonato dal tedesco Linus Strasser a +33, mentre Clement Noel dovrà recuperarne 0,38. Colpo d’orgoglio di Michael Matt che è ancora perfettamente in corsa con soli 44 centesimi dalla testa, poi il primo Azzurro, Tommaso Sala, bravissimo ad affrontare un percorso che in alcuni passaggi si era rovinato.

Il brianzolo è ottavo a 45/100. Poi inizia il gruppo degli inseguitori comandato dal bulgaro Albert Popov nono a 7 decimi, seguito dal russo Alex Khoroshilov a +0,71 e Ramon Zenhaeusern a 8 decimi.

Il Razzo lo troviamo al dodicesimo posto. È partito come solo lui sa fare e infatti l’analisi dice che nel primo tratto è stato il secondo migliore, 26 centesimi più veloce di Strolzl.

Poi il suo ritmo è andato a calare di intensità porta dopo porta. Come se non avesse alcuna intenzione di rischiare. Oppure non si è fidato a proseguire con quella rapidità. 87 centesimi non sono tantissimi, ma con una classifica corta potrebbero rivelarsi fatali.

A oltre un secondo tutti gli altri, come dicevamo, compreso Alex che può affidarsi soltanto ai miracoli.

Vinni è andato sci all’aria in una delle primissime porte, poi però, si è messo ad andare come solo lui sa fare recuperando 2 decimi al leader.

C’è una porta che si allunga sulla destra su quel lieve cambio di pendenza che guarda il traguardo: ecco, come altri non si è preso il giusto anticipo e ci ha rimesso un altro secondo di ritardo. Lo ha capito anche lui e per un attimo è sembrato volesse addirittura abbandonare. Poi ha ripreso partendo quasi da fermo, ma il ritardo è pesante, specie in virtù di una classifica con distacchi limitatissimi.

Fare previsioni è ovviamente impossibile. Gli slalom di Coppa hanno dato ampia dimostrazione che tutto può cambiare rispetto alla prima manche. Appuntamento alle 06:45 Beijing SL Strolzl scatenato

LA CLASSIFICA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi.

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