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Beijing SuperG, Matthias Mayer 4 centesimi di felicità!

Beijing SuperG, Matthias Mayer 4 centesimi di felicità!
È sceso col pettorale 7, primo tra i probabili vincitori, ma quando supera il traguardo esulta come se già fosse sicuro dell’oro. Perché quando un campione di tale fattura capisce di aver fatto tutto bene intuisce che più di così non si poteva fare. Questa volta, però, Aleksander Aamodt Kilde sbaglia i calcoli: non poteva immaginare che Matthias Mayer potesse essere così veloce nel tratto conclusivo. Così quando ha visto che l’austriaco lo aveva preceduto di ben 42/100 le sue certezze si sono sgretolate, immaginando che altri avrebbero potuto togliergli anche l’argento. E così accade perché Ryan Cochran Siegle, in pieno stile americano quando c’è profumo di medaglie, disegna la sua migliore gara dell’anno e finisce alle spalle di Matthias per soli 4 centesimi.

Difficile se non impossibile stabilire in quale punto della pista si sia risolta la gara, perché la discesa di entrambi è stata davvero stupenda su un tracciato visivamente privo di grandi difficoltà. E così a Kilde, dominatore della specialità in Coppa con tre vittorie, rimane soltanto la soddisfazione della medaglia di bronzo.

Che Marco Odermatt e Beat Feuz gli servono su un piatto non d’argento ma comunque prezioso, uscendo abbastanza clamorosamente dal percorso.

Non succederà più nulla e così, la Head si porta a casa cinque delle sei medaglia nelle gare veloci: due ori, due argento e n bronzo. Non può essere una coincidenza, anche se obiettivamente i Ribelli degli sci bianchi sono davvero tanti.

Chi è mancato all’appuntamento è senz’altro Marco Odermatt, il dominatore della sfera di cristallo non ha gradito, evidentemente, questo tipo di neve. Oppure, fuori dal contesto della Coppa del Mondo, ha perduto parte delle sue certezze tecniche, perché finora è sembrato solo la brutta copia del fenomeno che è. Aveva certamente più chance di Beat Feuz, ma il campione olimpico della discesa aveva già dato ieri e la sua gara finisce dopo una quindicina di secondi.

La velocità Azzurra se ne torna a casa mestamente. Il migliore del superG odierno è Matteo Marsaglia che rimedia un ritardo di 2″22. Christof Innerhofer fa metri in più rispetto alla discesa di ieri, ma finisce per sdraiarsi anche oggi e non taglierà il traguardo. Dominik Paris non azzecca una linea, incapace di equilibrare velocità e traiettorie. 2 secondi e 68 sono davvero troppo, difficili anche da commentare. Ci sarà da lavorare parecchio in questo settore perché ciò che è accaduto ieri dopo la discesa è davvero deprimente.

Chissà se prima o poi verrà fuori la verità, anche se una questione del genere non può finire sotto la neve. Quando un DS invita un proprio atleta a fingere di avere un problema per far posto a un compagno di squadra escluso (Mattia Casse), dovrebbe essere squalificato a vita. Ma Rinaldi giura di non aver chiesto un bel niente a Marsaglia che dunque sarebbe stato colto da un momento di follia. Cose brutte da raccontare, roba da volta stomaco! Qualcosa accadrà, perché il presidente Roda non può insabbiare un episodio così grave.

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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