Gare

Bene le squadre Azzurre nelle Fis di Val Casies, Pfelders e Zinal

Giada D’Antonio stava per compiere sotto gli occhi di tutti il terzo miracolo, ma è incappata in un errore e non ha terminato il suo primo gigante Fis della sua neo nata carriera ad Arosa. Partita col pettorale numero 91 era riuscita a concludere la prima manche al ventesimo posto a +1”55 dalla leader. Nella seconda si è presentata all’intermedio con 86/100 sulla capofila di quel momento, ma poi è uscita dal percorso. Ci riproverà!

Decisamente meglio è andata a Davide Leonardo Seppi che ha sfiorato la vittoria nel gigante di Zinal: secondo a 6 centesimi dal padrone dal francese Lio Baraldi, che aveva chiuso la prima frazione al terzo posto dietro allo stesso Seppi, primo su Thomas Lardon. Bella gara anche per Simon Talacci che nelle prime battute agonistiche della stagione si infila al settimo posto staccato di +1”07. In Top ten anche Lorenzo Thomas Binni, mentre Edoardo Baldo è 16esimo, Lorenzo Gerosa 24esimo.

Nello slalom maschile disputato in Val Casies, l’altoatesino Jakob Franzelin ha chiuso la sua performance al terzo posto preceduto dallo statunitense Jack Bowers 4/100 più veloce del tedesco Finn Klocke. Grazie a una super seconda manche è risalito dal 14esimo al quinto posto, Hans Peter Picco, quinto al traguardo. Nella gara femminile acuto della tedesca Sophie Mahon, 14/100 più veloce della nostra Sophie Schweigl, in ritardo di soli 14/100, ma 39 piò lesta della rumena Sofia Maria Moldovan. In top ten  Nicol Giaquinto (5°), Isa Maria Stella Trentin (6°), Nicole De Cassan (7°) ed Emma Ladurner (10°).

Non è andata così bene, invece, nel gigante femminile di Pfelders. Qui le giovani tedesche hanno fanno quasi l’enplein: la vittoria a Jana Fritz, davanti alla connazionale Romy Ertl (sì, è lei, la figlia di Martina) e alla slovacca Rebeka Jancova. La prima Azzurra si trova al 13esimo posto, occupato niente meno che da Sarah Thaler, poi Carlotta De Leonardis 19esima, 23esima Ludovica Bianco Dolino ed Eleonora Zanetti al 25esimo. Sonno purtroppo state squalificate nella run decisiva Ludovica Righi e Giulia Romele.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment